Uno dei maggiori ostacoli per le valute virtuali deriva dal mancato riconoscimento dalle istituzioni. Un trend che sembra confermare in pieno il numero uno della Federal Reserve Jerome Powell, che ha definito le crypto “poco utili” e uno strumento “solo speculativo”.
Parole dure che non passano certo inosservate visto l’incarico ricoperto da Powell, e visto soprattutto che la stessa Fed sta definendo l'opportunità o meno di introdurre una propria moneta digitale.
Ma di certo le sue dichiarazioni di ieri non dipingono affatto uno scenario di aperture, e mettono in luce anzi la come la Fed “si muoverà lentamente”:
“Le criptovalute sono riserve di valore poco utili, di elevata volatilità e non supportate da nulla. La Fed non ha alcuna fretta e si muoverà molto lentamente su questo fronte”.
Il numero uno della Fed ha parlato nel corso di una tavola rotonda virtuale sul digital banking ospitata da Bank for International Settlements.
Proprio qui, interpellato sull'argomento valute virtuali, le ha etichettate in maniera molto schietta come “uno strumento solo speculativo, che può essenzialmente essere considerato un sostituto dell'oro piuttosto che del dollaro”.
Ecco perché - ha proseguito - le criptovalute restano una “riserva di valore instabile” e la banca centrale non ha “nessuna fretta” di lavorare alla presentazione di una valuta concorrente:
“Si tratta di depositi di valore altamente volatili e poco utili; non sono supportati da nulla, rappresentano un bene meramente speculativo”.
Al momento delle sue parole, il Bitcoin era in ribasso anche se continuava a scambiare attorno la notevole quota di 57mila dollari. La criptovaluta principe è reduce dal rally senza precedenti registrato negli ultimi sette mesi, per una crescita che segna +410%. Un rally che non sembra aver stupito Powell, che ha evidenziato come la Fed abbia bisogno di tempo per definire un'eventuale mossa verso il comparto: “Per andare avanti su un impegno simile avremmo bisogno del consenso del Congresso, dell'Amministrazione, e di ricavare grosse porzioni di utenza, tutte operazioni che non abbiamo ancora cominciato. Ci muoveremo lentamente, con grande attenzione e trasparenza, per quanto riguarda lo sviluppo di una valuta digitale della banca centrale”.