Il premier britannico Boris Johnson ha creato scompiglio fra gli imprenditori e la stampa del Regno Unito, a causa di un discorso in cui si è vantato del suo passato da giornalista di auto in cui pestava il piede sull’acceleratore, ha imitato il rombo di un motore, ha lodato Peppa Pig, si è paragonato a Mosè, ha citato Lenin e a un certo punto ha perso il filo del discorso, scusandosi con l’assemblea mentre per una ventina di secondi cercava il foglio degli appunti con cui proseguire.
Ampio spazio è stato dedicato alle macchine: “Ho avuto lavori bellissimi nella mia vita – ha detto Johnson davanti alla CBI – ma tra i più puramente edonistici metto l’essere stato corrispondente di motori di GQ. Ho guidato Ferrari, Maserati, Nissan Skyline, Proton Saga. Ditene una, e io l’ho guidata. E ho passato ore nel traffico ad ascoltare il borbottare e lo scoppiettare tipo porridge dei più sofisticati motori a combustione interna che siano mai stati realizzati. E ho sentito quel borbottio trasformarsi in un ruggito pestando il piede sull’acceleratore fino a velocità che non potrei confessare agli agenti della mia scorta. A quell’epoca ho provato solo due veicoli elettrici. Una macchina così piccola che potevi parcheggiarla di lato e la prima Tesla. Ho provato per GQ la prima Tesla venduta in questo Paese, che si è scaricata in corsia di sorpasso sulla M40: ora sono molto migliorate. Qualche anno dopo come sindaco di Londra ho provato a far convertire gli automobilisti all’elettrico. Abbiamo messo punti di ricarica in giro per la città. E devo dire che non fu un successo, perché rimasero lì abbandonati come attrezzi da palestra inutilizzati. Ma dieci anni dopo, il punto di svolta è arrivato, no? […] E dopo aver raggiunto quel punto di svolta, il cambiamento sta accelerando come una nuova Tesla. Perché da ex corrispondente di motori posso dirvi che i veicoli elettrici potranno non borbottare come colombi e potranno non fare quel brum brum araaraaaraaa che amate, ma hanno così tanta coppia che al semaforo scattano più veloci di una Ferrari”.
Dopo essersi impappinato, Johnson come accennato ha trattato anche il tema Peppa Pig: “Ieri sono stato a Peppa Pig World, cosa che tutti dovrebbero fare. Quanti di voi ci sono stati? Troppo pochi. Peppa Pig World è proprio il mio posto ideale. Strade sicure, disciplina nelle scuole, enfasi sui nuovi trasporti di massa”, ha affermato, con qualche risata udibile in sottofondo, lamentandosi però del fatto che “Papà Pig è un po’ stereotipato”.
Non è mancato un paragone con Mosè: “Per assicurarci che voi, aziende britanniche, abbiato successo in questo nuovo mondo, abbiamo stabilito un piano in dieci punti. Un nuovo Decalogo che ho prodotto esattamente un anno fa, quando sono sceso dal Sinai e ho dettato ai miei funzionari i nuovi dieci comandamenti che dovrete portare avanti”.
C’è stata pure una citazione di Lenin: “Lenin una volta disse che la rivoluzione comunista era il potere sovietico più l’elettrificazione dell'intero Paese. Ebbene, ho un po’ di remore a citare Lenin davanti alla Confindustria, ma la prossima rivoluzione industriale è energia verde più l’elettrificazione dell’intero Paese”.