“Sono innamorata dello stesso ragazzo che corteggia la mia migliore amica; io ho fatto un passo indietro senza confessarle nulla, anzi aiutandola ad aprirsi e a mettersi in gioco, ma lui è più attratto da me. Cosa faccio con la mia amica? Le dico quali sono i miei reali sentimenti?”

Gioia

Lo dico a titolo di cronaca per dare al lettore tutti gli strumenti per giudicare questa triste missiva alla “Beautiful”: l’utente in questione se ha vent’anni ne ha tanti. 

Cara Gioia, le uniche considerazioni che mi vengono in mente sono le seguenti: gli uomini (e gli innamoramenti) passano, le amicizie (quelle serie) restano e hanno la decenza di trattarti sempre con affetto e rispetto. Quindi, a meno che lui non sia l’uomo della tua vita e futuro padre dei tuoi figli, lascia perdere e cedi il passo alla tua amica, visto che da quello che mi scrivi mi sembra che la priorità per te sia lei e non lui (il che potrebbe essere già un indizio sulla serietà dell'infatuazione). 

Detto questo, se però vedi che comunque verso questo giovane virgulto senti di provare un’attrazione incredibile, una roba che il sud-ombelico pija fuoco ogni volta che si presenta e la materia grigia si riduce a omogeneizzato ogni volta che appare all’orizzonte, allora parla con la tua amica e confessa il fattaccio: primo perché almeno tra amiche, la sincerità e la trasparenza è d’obbligo, secondo perché non vedo per quale motivo i tuoi sentimenti debbano valere meno dei suoi. Tra l’altro, il ragazzo mi dici essere attratto da te e non da lei, quindi in verità potresti aiutarla a non perdere tempo con qualcuno che già in fase di corteggiamento si dimostra pronto a tenere il proverbiale piede nelle ancora più classiche due staffe. Fai le tue considerazioni, ma non fare la martire della patria per salvare un’amicizia, che se solida, non crollerà di certo per un tizio di passaggio nella vita di entrambe.

“Mi piacerebbe molto comprare un sex toy, anche perché il mio compagno non ha quasi mai rapporti con me a causa di forti gastriti. Vorrei sentirmi più apprezzata, ma ormai…”

Samantha

Fermi tutti. Momento serietà in una rubrica che da contratto non dovrebbe toccare toni seriosi nemmeno su richiesta (non me ne voglia il grande capo), ma la faccenda “mi nega il sesso che faccio?” si ripete troppo spesso perché non ricordi a tutti e tutte una cosa fondamentale: people, il sesso in una coppia è un dovere e un diritto!

E sottolineo diritto!

Una cosa che non si può e non di deve togliere. 

Cara Samantha, non solo t’invito a comprarti un vibratore e a usarlo da sola come se foste in un rapporto co.co.co (collaborazione coordinata e continuativa, per i meno avvezzi al precariato lavorativo, oltre che amoroso), ma ti consiglio di trascinare l’uomo della “gastrite che dice no” da uno specialista (con la velocità con cui lo farebbe lui se tu soffrissi di continue cefalee, per dire). Va bene tutto, ma la “reflusso-gastrico-zone” anche no. Programmate il sesso lontani da pasti, sottoponilo a una dieta a base di pollo al vapore e verdure, metti durante la copula dei canti delle balene, accendi un cero in chiesa, quello che vuoi, ma se nonostante le cure e i canti dei mammiferi d’acqua continua a negarsi, cerca di decidere se lanciarla con la fionda al primo fattorino che passa oppure se regalarti oltre a un sex toy anche la possibilità di usarlo con chi ti pare e piace quando ti pare e piace: ovvero un sana e velocissima separazione.

“Non lo amo più ma lo stimo moltissimo”

Elena

No, non arriva da Pina Fantozzi, ma da Elena. Niente, l’ho messa nelle mail alle quali rispondere perché mi faceva ridere lo stile fantozziano. Chissà se anche lei non lo ama più per colpa di un Abbatantuono selvatico e infarinato.

Vabbè Elena, mollalo. Su che basi stai insieme ad uno per profonda stima? Daje, per favore.

“Studiamo insieme, è un’amica, lei mi piace moltissimo già da un pochino. Non capisco se sono in friendzone, ma vorrei dirglielo, faccio bene? Come glielo comunico?”

Antonio

Direttamente dall’amore al tempo della DAD chiudiamo con Antonio. Allora ragazzo, normalmente è giusto che uno segua il detto del “chi non risica non rosica”. E onestamente lo quoto spesso pure io all’urlo di “ma vai lanciati cos’hai da perdere”. E però, in realtà, di cose da perdere ne hai, almeno ipoteticamente: una compagna di studi, probabilmente un’amica e una buona compagnia. Quindi, permettimi solo una considerazione rapida e indolore: esponiti se lei ti ha dato almeno UN segnale di VAGO interesse. Se lei ti parla, oltre che dei Camuni da portare agli esami, di altri ragazzi, di professori, di esperienze che farebbe con chiunque tranne che con te, ecco allora lì mi fermerei un attimo e mollerei il colpo sul nascere. Per quanto riguarda il come farglielo sapere, nel caso appunto lei ti abbia dato almeno un segnale d’interesse, io proporrei la via vintage e retrò dell'invio di un fax, rituale tristemente lasciato alle disdette assicurative, nel caso che la comunicazione normale, diretta e pulita non sia efficace.