Ci ripetiamo spesso che "le persone non cambiano". Grande massima di vita che ribadiamo fino all'esaurimento e nella quale vogliamo credere con ostinazione. Noi non cambiamo, tu non cambi, loro non cambiano. Eppure, Paris Hilton sembra cambiata, e pure profondamente, passando dall'essere un "vaso vuoto", che la vita non sapeva manco cosa fosse, a essere la regista della sua esistenza, della sua "bugia" continuamente sotto i riflettori. È cresciuta a quanto pare. Più solida, finalmente madre grazie a una mamma surrogata, meno segnata dal dolore che stando a quello che ora sappiamo ha ricevuto quanto il denaro: a vagonate. Tutto questo ce lo racconta lei nella sua biografia: "Paris: The memoir".
Un testo non leggerissimo: intervallato da vari momenti comici della sua vita, tra campeggi folli a Ibiza e una vita in generale "matta" per passare agli episodi di violenza di quando era ragazzina. Uno stupro da adolescente, abusi a scuola. Lo storytelling della teenager traumatizzata che sarebbe diventata poi un'adulta problematica c'era tutto.
E in effetti nei fatti la Hilton è stata un esempio di irrequietezza non indifferente: la prima influencer del pianeta ma molto più rock&roll delle attuali, braccata dai fotografi, la hitgirl che viveva tra party in giro per il mondo dove puntualmente finiva con l'essere la protagonista, fino ai noti problemi con l'alcol, i sextape, le amicizie estreme, le mille scelte assurde, il passare dall'essere un ospite strapagata in discoteca ad essere la dj della serata per un milione di dollari a sera. Continuamente al centro delle polemiche, la prima ad avere veri e affezionatissimi hater e la prima a creare un profumo nel metaverso e tra le prime a investire in un sacco di cose nuove: NFT, bitcoin eccetera. Mica scema la bionda.
Ma la Paris è cambiata adesso, o forse si è lasciata scoprire solo ora. Dopo Pamela Anderson con la sua serie verità su Netflix, ora anche l'altra bionda più famosa di Hollywood cerca e ottiene (ovviamente) la sua rivalsa.