Andrea Scanzi ha pubblicato un video su Instagram in cui mostra la “strafottenza” del suo mezzo, ma di che moto si tratta? La sua Jennifer, così l'ha chiamata, l'aveva già presentata ai follower in un post, quella volta muto, dello scorso marzo. “Era un mio vecchio sogno. Una moto che ho sempre mitizzato: la Indian. Di più: la Dark Horse Indian, il modello iconico. La versione Chief Bobber monoposto, quella più americana, quella più vintage. Quella più affascinante. Oggi è arrivata, dopo un raid di due settimane fa alla Sevar di Empoli. Bella come il sole, per nulla sobria, arrogante e tronfia come nessuna. Un monolite di bellezza pura, di quel grigio Titanium Smoke che mi fa impazzire. L’ho guidata finora (ovviamente ci sono andato subito a padel) ed è stato amore a prima vista. Ti rende felice e scemo neanche fossi dentro la versione a lieto fine di Sons of Anarchy (dove usano le Harley, lo so, ma tanto ho anche quella e quindi il paragone lo posso fare)”. Ecco svelato l'arcano: una Indian Chief Bobber Dark Horse 1890.
Non è l'unica moto del giornalista, ma la quarta e ultima, in ordine di arrivo. “In realtà sarebbe la quinta, ma per fare posto a lei ho dovuto rinunciare (non senza dolore) a una delle due Triumph. La Scuderia Scanzi si completa quindi nel migliore dei modi: una Harley Davidson (Roadster 1200), una Triumph (Bonneville Speedmaster), una Ducati Scrambler (Full Throttle). La Guzzi V7 Stone di mio padre. E adesso la più grossa e smargiassa di tutte, americana fino al midollo e ignorante come poche: Indian Chief Bobber Dark Horse 1890. E ora ci si ferma, perché va bene così. Signore e signori, vi presento “Jennifer”. Ma vediamo nel dettaglio di che modello si tratta.
Dal sito ufficiale Indian, la moto parte da un prezzo di 22790 euro. La Indian Chief Bobber Dark Horse 1890 è una moto che parla da sola. Linee muscolose, dettagli essenziali e un’imponente presenza su strada la rendono una cruiser dal carattere forte, perfettamente in equilibrio tra tradizione e tecnologia. Il cuore pulsante di questa bobber è il Thunderstroke 116, un bicilindrico a V di 49° da 1.890 cc, raffreddato ad aria e capace di erogare 162 Nm di coppia a 2.900 giri/minuto. La potenza dichiarata è di 122 cavalli, più che sufficienti per regalare un’esperienza di guida intensa e coinvolgente. Il cambio a sei rapporti e la trasmissione finale a cinghia assicurano fluidità e robustezza, mentre le tre modalità di guida, Sport, Standard e Tour, permettono di personalizzare l’erogazione del motore in base alle esigenze del pilota. Esteticamente, la Chief Bobber Dark Horse incarna l’essenza delle bobber classiche con un tocco moderno. Il manubrio alto e largo in stile ape hanger, i parafanghi avvolgenti e le ruote a raggi da 16 pollici ne enfatizzano il look old school, mentre l’impianto di illuminazione full Led e il display touchscreen da 4 pollici con Gps e connettività Bluetooth la portano nel futuro. Il telaio monotrave in acciaio mantiene una linea snella e pulita, mettendo in risalto il motore, vero protagonista del design. Dal punto di vista ciclistico, la Chief Bobber Dark Horse si presenta con una forcella telescopica da 132 mm di escursione e un monoammortizzatore posteriore regolabile, nascosto sotto la sella per preservare l’estetica rigida delle bobber di una volta. L’angolo di piega di 28,5° garantisce una guida fluida e stabile, mentre la sella a soli 662 mm da terra assicura una posizione bassa e dominante. Nonostante un peso a secco di 304 kg, la moto si lascia condurre con naturalezza, offrendo una stabilità invidiabile anche nelle curve più ampie. La frenata è affidata a un doppio disco da 300 mm con Abs che garantisce sicurezza e controllo anche nelle situazioni più impegnative. Il serbatoio da 15,1 litri permette una buona autonomia, rendendola adatta non solo alla città ma anche ai lunghi viaggi. Scanzi potrà confermare?