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Ma si può morire così,
a 13 anni
in monopattino?

31 agosto 2021

Ma si può morire così, a 13 anni in monopattino?
La morte nel Milanese del tredicenne Fabio Mosca, caduto mentre provava il mezzo di un amico, riaccende il dibattito sui monopattini: prima incentivati da una legge che li equipara alle biciclette, poi poco regolati e pochissimo controllati. Mentre si attende che il Parlamento si pronunci al riguardo (attualmente comunque l’età minima prevista per i conducenti sarebbe di 14 anni, con casco fino ai 18), alcuni sindaci stanno correndo ai ripari con specifiche ordinanze un po’ più restrittive. Ma non senza difficoltà

La morte in monopattino. Impensabile fino a qualche tempo fa, ma ormai sempre più ricorrente, in Italia e non solo. Il caso più recente, riportato da tutti i giornali e avvenuto a Sesto San Giovanni, riguarda un ragazzino tredicenne, Fabio Mosca, che è caduto mentre provava il monopattino elettrico di un amico, ha sbattuto la testa e ora non c’è più. Lo ha scritto lo stesso sindaco del comune milanese, Roberto Di Stefano: “Addio Fabio, non si può morire così a 13 anni”. Un tragico episodio che riporta in auge il dibattito sulla regolamentazione di questi mezzi.

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Il luogo dell'incidente del tredicenne

Tra le poche norme in vigore, poco conosciute e altrettanto poco fatte rispettare, c’è l’età minima del conducente: 14 anni, con obbligo di casco fino a 18. Dunque il povero Fabio su quel mezzo non sarebbe potuto nemmeno salire. Ma il suo non è certo un caso isolato: “Nel 2020 – riferisce La Stampa – ci sono stati in Italia 564 sinistri che hanno coinvolto monopattini elettrici, con 518 feriti e un morto, mentre nel 2021 il conteggio è da aggiornare in continuazione e i deceduti in incidenti stradali a bordo di monopattini sono già 5, inclusa la giovanissima vittima di ieri. Le regole a livello nazionale sono forse un po’ lasche, vari sindaci stanno provando a imporre più severità a livello comunale, e la commissione trasporti della Camera ha all’esame una proposta di legge per stringere le maglie, anche se le associazioni dei consumatori già chiedono qualcosa di più”.

In verità sono stati gli stessi legislatori a favorire la diffusione di questo sistema di mobilità, tramite la legge 160/2019 che “ha equiparato questi mezzi di trasporto alle biciclette, e non ha imposto regole di omologazione, approvazione, immatricolazione, targhe o copertura assicurativa. Però alcuni vincoli ci sono: motore di potenza non superiore a 0,50 kW (cioè 500 Watt) e in grado di far correre il monopattino non oltre i 25 chilometri orari; a prescindere dalle caratteristiche tecniche, il mezzo non può viaggiare oltre i 6 km/h nelle zone pedonali, e può muoversi sulle strade urbane solo se in queste vige il limite dei 50 km/h, mentre gli sono precluse le strade urbane a scorrimento veloce e tutte quelle extra urbane. Il monopattino elettrico deve anche avere un campanello, come una bici, e per circolare col buio deve essere equipaggiato con luci bianche o gialle anteriori e con luci rosse e catadiottri posteriori. Il conducente deve avere 14 anni, e se ne ha meno di 18 deve indossare il casco. Per tutti c’è l’obbligo del giubbetto riflettente se fa buio. Vietato viaggiare su monopattini affiancati, o con due persone a bordo, o portare oggetti ingombranti”.

La proposta di legge che (forse) arriverà in Parlamento “alzerebbe lievemente il limite di velocità a 30 km/h sulle strade urbane, e lo lascerebbe invariato a 6 nelle zone pedonali, ma lo abbasserebbe a 20 sulle piste ciclabili, come nel caso dell’incidente di ieri a Sesto San Giovanni. L’età minima di guida verrebbe aumentata a 18 anni, con obbligo del casco esteso a tutti. Divieto assoluto di circolare in monopattino quando fa buio. Verrebbe inoltre vietato di utilizzare i marciapiedi, e verrebbero stabilite sanzioni contro la «sosta selvaggia»: non solo multe ma anche la rimozione del mezzo. L’associazione di consumatori Codacons condivide queste proposte, ma ritiene che al disegno di legge ne manchi una, cioè l’obbligo di assicurazione per i monopattini elettrici, come avviene per le auto e le moto”. 

Nell’attesa di una legge, le Regioni si muovono (se si muovono) in ordine sparso. Tra le più attive la Toscana, che ha appena dato il via libera all’unanimità a una norma regionale che prevede che i monopattini elettrici possano circolare nelle aree consentite alle bici, “nel rispetto delle indicazioni della segnaletica e delle limitazioni e prescrizioni impartite dagli enti proprietari della strada o dal comune; fra queste prescrizioni vi può essere appunto quella dell'uso del casco. E la prima città a recepire la proposta è stata Firenze, dove dal primo dicembre anche i maggiorenni dovranno circolare sulle strade comunali di Firenze con i monopattini elettrici indossando il casco. È quanto prevede una nuova ordinanza sulla sicurezza stradale. L’obbligo – sottolinea il quotidiano torinese – scatterà solo a dicembre per dare tempo alle società di sharing di mettersi in regola dotando i monopattini a noleggio di alloggio per il casco”. Contro una precedente ordinanza del primo cittadino fiorentino Dario Nardella c’era stato un ricorso al Tar.

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