In tempo di pandemia e di social ipersensibili a qualsiasi notizia virale è bastato un attimo per gridare all’allarme: l’Unione Europea ha deciso di vietare l’utilizzo degli inchiostri sulla pelle in quanto potenzialmente dannosi, perché in grado di irritare gli occhi, seccare l'epidermide, causare danni al sistema nervoso e potenzialmente cancerogeni. A salvarsi saranno solo il nero, il bianco e il grigio, gli unici privi di isopropanolo. Tradotto: dal 4 gennaio o poco oltre mai più tatuaggi a colori. Potenzialmente una disposizione che avrebbe sconvolto un intero settore in tutta Europa, ma le cose non stanno proprio così. Ce lo ha confermato Lucille Ninivaggi, in arte Lucille Roots, una delle tatuatrici più apprezzate di Milano.
Lucille, cosa sta succedendo nel mondo del tatuaggio?
Come al solito in una Italia si è scatenato un allarmismo incredibile. Sicuramente dal 4 gennaio ci saranno dei cambiamenti, ma da qui a dire che non si potranno fare più tatuaggi a colori ce ne passa. I nostri fornitori si stanno muovendo per tutelarsi e tutelare noi come professionisti.
Quindi non è vero che dal 4 gennaio quasi nessuno dei colori usati potrà essere riutilizzato?
Ma no, il provvedimento era già nell’aria, ma non dovrebbe essere così esagerato come viene descritto. Certo, verranno eliminati alcuni colori in base alla sostanza che contengono, tra l’altro sostanze presenti anche in altri prodotti molto comuni. Ma a tempo debito ci diranno tutto, per ora è una tempesta in un bicchier d’acqua esplosa tra le persone che non conoscono il settore. Però non è che non esisteranno più i tatuaggi a colori.
Per cui la notizia di questi giorni non ha destabilizzato più di tanto il vostro lavoro?
Con il Covid abbiamo imparato a prendere le cose con i modi e i tempi giusti. Ognuno di noi ha dei fornitori di fiducia, quindi sono loro che si adoperano per gestire al meglio la situazione. La prima cosa è confrontarsi con loro, il resto viene di conseguenza. E loro ci hanno dato delle rassicurazioni in merito. Stanno aspettando di sapere quali sostanze non potranno più essere usate, altre rimarranno o verranno modificate in base alle normative, ma non è la fine del mondo come sembra. È scoppiato un caos davvero ingiustificato.
Pensi che questo tipo di notizie possano far desistere qualcuno dal farsi un tatuaggio nei prossimi tempi?
Non credo, perché ogni artista del tatuaggio si prende cura del proprio studio, dell’igiene e la sicurezza sul lavoro, della comunicazione con i clienti e quindi instaura una fiducia che va avanti da tempo per farli sentire a loro agio e più al sicuro possibile. Si può fare tutto, basta rispettare le norme. Noi lavoriamo da sempre con il sangue e seguiamo scrupolosamente ogni disposizione, per noi e per i clienti. Questa notizia ci ha fatto più sorridere che altro.