Un infinito ed estenuante scontrino fiscale. A questo si è ridotta l’informazione online negli ultimi giorni per via di un problematicissimo fatto: una ragazza di ventidue anni è stata ritrovata colpevole di essersi comprata una macchina. Ma anche una casa (in affitto) e addirittura – scandalo degli scandali – un cucciolo di bulldog francese. Atrocità che la giovane ora sta espiando grazie a una delle più spietate socialmediatiche gogne accompagnata dal biasimo feroce della pubblica opinione che non ha perso l’occasione di intromettersi nelle tasche altrui per poter contare i centesimi che, evidentemente, non riesce a trovare nelle proprie. Forse già non era il massimo quando eravamo un Paese di “santi”, poeti e allenatori ma che saremmo diventati tutti contabili è certamente un plot twist degno del peggior film di Shyamalan. Quindi, non lavorando col favore delle tenebre, ora facciamo nomi e cognomi: Malika Chalhy, la giovane lesbica cacciata dai propri genitori nel gennaio scorso per via del suo coming out, di recente s’è comprata una Mercedes, una casa e un cagnolino grazie ai soldi ottenuti dalle due raccolte fondi nate sul web a suo favore. Tra le tante domande e perplessità, anche insidiose, che fioccano in queste ore sui social a nostro avviso ne manca una - la più importante di tutte - e suona più o meno così: “Ma saranno cazzi suoi?”.
La risposta ovvia sarebbe sì e invece, sorpresa, il web ha deciso di sovvertire i pronostici e non perdere la chance per confermare che siamo un popolo di imbecilli da tastiera. Di dubbi sulla storia di Malika se ne possono sollevare molti, primo fra tutti quello che riguarda l’arcinoto video dove registra i terribili insulti della madre. La clip è stata pubblicata direttamente su Fanpage, senza aver mai fatto, in precedenza, capolino sui profili social della giovane e da lì, magari, diventare virale e ottenere l’attenzione dei media. L’accaduto – in tutto il suo orrore - è passato da una panchina di Castelfiorentino alla stampa che l’ha reso trend topic sul web. Ciò è successo perché Malika era molto amica di un giornalista di Fanpage? Perché è stata segnalata alla redazione da terzi? Può darsi. Perché la ragazza ha inviato il proprio video choc o la sua triste storia alla testata e questa ha deciso di filmarla e pubblicarla in esclusiva? Non ci sarebbe nulla di male nemmeno in questo caso. Sta di fatto che la dinamica non sia stata chiarita e che manchi oggettivamente un pezzo a questa storia: la sua origine.
Grazie all’esplosione del caso, comunque, Malika ha potuto contare su un agente che le organizzava le schedule delle interviste sia social che televisive (ora ha lasciato l'incarico), aveva in cv amici famosi (da Tommaso Zorzi in poi, ma anche lui adesso l'ha disconosciuta) e almeno due ospitate di prestigio: l’abbiamo vista prima a Le Iene e poi al Maurizio Costanzo Show. Da giovane senzatetto a simbolo mediatico dell’urgenza del Ddl Zan nel tempo di un like. Tenendo presente che lei non abbia mai chiesto di diventare simbolo di alcunché e che, al massimo, è stato chi la segue a immolarla su un piedistallo forse troppo alto per una giovane ventiduenne, passiamo oltre augurandoci che sia comunque in buone mani. Una prece.
Ultimata la prece, andiamo subito a scoperchiare il vaso di pandora, il vero casus belli di queste ore tirato fuori da Selvaggia Lucarelli su Tpi che, nel corso di un’intervista alla ragazza, riesce a farle ammettere di essersi comprata una Mercedes Classe A e un cagnolino di razza grazie ai soldi ottenuti con le due raccolte fondi a suo favore in cui spontanei donatori hanno scelto, senza pistola alla tempia, di aiutarla a rifarsi una vita dopo il tragico abbandono dei genitori per omofobi motivi. La giornalista ha fiutato sui social il sopracciglio alzato di qualche follower di Malika alla vista della macchina nuova su Instagram e si è sentita quindi in diritto di chiederle come stia scegliendo di amministrare quelli che ora sono, a tutti gli effetti, i suoi soldi. Donati o guadagnati, l’aggettivo possessivo non cambia. Travestita da Santa Inquisizione - o peggio, da inviata de Le Iene – la Lucarelli affonda Malika trattandola come se fosse una narcotrafficante in latitanza da eoni con domande sempre più ficcanti e sinceramente fuori luogo tipo “Ma non potevi farti sostenere economicamente dalla tua fidanzata che è benestante?”, “Però non ti sembra di aver preso in giro le persone che ti seguono e che ti hanno dato del denaro comprando una macchina così invece di un’utilitaria?”. Le risposte a entrambe gli interrogativi sono due sonori “No” argomentati per altro benissimo. Vogliamo dire: Malika ha scritto da qualche parte che avrebbe voluto intraprendere una vita monastica fatta di sacrifici e privazioni? Con quei soldi, che ora grazie alla generosità altrui sono – lo ribadiamo - i suoi soldi, la Chalhy è libera di comprarsi una Multipla usata del ’98 oppure un’isola alle Baleari e nessuno si dovrebbe sentire in diritto di fare un plissè. O di rosicare. Per quanto riguarda la valutazione della questione “morale” sollevata sempre dalla Lucarelli, beh, non ci risulta che Selvaggia sia di recente divenuta pontefice. Ci risulta invece che nessuno, nemmeno il Papa, dovrebbe permettersi di mettere il naso nella gestione della vita altrui, finché questa gestione non comporti illeciti.
Ed è proprio questo il punto: per quanto sia vero che le raccolte fondi sul web (e non solo) siano spesso organizzate da wannabe Wanna Marchi, qui, in questo specifico caso, non c’è dolo né sussiste alcun tipo di truffa. Malika aveva dichiaratamente bisogno di soldi per rifarsi una vita, li ha ottenuti, li sta spendendo come meglio crede. Tutto liscissimo e nel pieno delle sue - finalmente raggiunte – libertà personali. I fulmini di guerra che la criticano e insultano – così tanto che la ragazza si è trovata costretta a disabilitare i commenti sui social come se davvero avesse finto un’aggressione omofoba o si fosse macchiata di qualche reato penale – si stanno semplicemente permettendo di dire, quando non di imporre, a una ventiduenne come – secondo loro - dovrebbe vivere la sua vita, cosa dovrebbe comprare e perfino quale animale da compagnia scegliere. Di base, queste migliaia di persone sono grottescamente diventate i suoi genitori senza nemmeno conoscerla di vista.
E di genitori stronzi Malika pare ne abbia già avuti abbastanza.
Due ci sembrano più che sufficienti.