Ha scelto i suoi profili social per rendere pubblica tutta la sua preoccupazione per ciò che sta succedendo in Italia. Marco Melandri, è noto, è uno dei testimonial del Trentino Alto Adige e probabilmente è in nome di questo ruolo che ha scelto di dire pubblicamente quello che pensa. E di schierarsi dalla parte di quanti, in questi giorni, stanno contestando pesantemente le nuove regole imposte dal Governo che, in nome del contenimento del contagio, rischiano di mettere definitivamente in ginocchio l’economia del Paese. E, quindi, anche del suo Trentino, ormai prossimo al via della stagione invernale.
“Il 21 novembre – scrive Marco Melandri - dovrebbero riaprire gli impianti a Madonna di Campiglio. L’ Italia è decisamente fuori controllo. Sono convinto che il popolo italiano sappia e possa gestire, lavorando una situazione complicata come quella che stiamo vivendo. Giusto responsabilizzare ognuno di noi per fare del proprio meglio, ma chiudere un Paese già in difficoltà significa soffocarlo, ucciderlo. Il virus c’è ed i contagi sono alti, cosi come gli asintomatici e ricoverati solo perchè non possono permettersi la quarantena a casa con la famiglia. Le terapie intensive sono ancora sotto controllo anche se per la legge dei grandi numeri ci sarà sempre chi sta male. Ma stanno male di Covid o con il covid?”. E’ nella preposizione, per dirla con la grammatica, che stanno quindi tutti i dubbi dell’ex pilota di MotoGP e Superbike e oggi commentatore per DAZN. E il suo dubbio, a quanto pare, è quello di molti.
“Bisognerebbe spegnere la tv e guardarsi attorno per capire che la vita va avanti sempre e comunque e che il panico è nostro nemico – prosegue Melandri nel suo post - Vorrei vedere numeri veri e non sparati a caso. Contagiati, asintomatici, lievi sintomi, con altre patologie, guariti, in quanti lo hanno ricontratto e con che intensità. Fuori da un edicola ho letto di 2 deceduti in Trentino, quindi panico. Poi leggi l’articolo ed erano 2 persone di oltre 85 anni in uno ospizio con altre patologie. Perche non dire che avevano anche il Covid e non che sono morte di Covid? Poi, purtroppo, ci sarà sempre l’eccezione che conferma la regola”. Riflessioni, quelle di Marco Melandri, che in queste ore sembrano appartenere a molti, con l’assillante preoccupazione di una Italia messa in ginocchio da un secondo (semi) lockdown che rischia di compromettere in maniera definitiva diversi settori dell’economia. In particolare quello legato al turismo, da sempre vero volano per l’Italia. Tanto che lo stesso Melandri conclude il suo post con un accorato appello: “Viviamo nel Paese più bello del mondo! Restiamo uniti, compriamo Made in Italy e evitiamo di aver paura di vivere, adottando le giuste precauzioni. Chiediamo solo una cosa allo Stato: che ci sia permesso!”
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