image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Lifestyle

Molise, una regione
e un solo medico per abortire.
Michela Murgia: «Obiezione di coscienza
vera dittatura sanitaria»

  • di Redazione MOW Redazione MOW

26 luglio 2021

Molise, una regione e un solo medico per abortire. Michela Murgia: «Obiezione di coscienza vera dittatura sanitaria»
L’avviso pubblico per reperire altri medici non obiettori è stato una chiamata nel vuoto. Così per il ginecologo Michele Mariano è arrivata la proroga, che lo terrà in servizio all’ospedale Cardarelli di Campobasso fino alla fine dell’anno. Come mai? «Chi fa aborti non fa carriera» ha spiegato. Sul caso è intervenuta anche Michela Murgia

di Redazione MOW Redazione MOW

«Ho rinviato la pensione per garantire la 194 in Molise». È piuttosto incredibile la storia raccontata da Repubblica, attraverso l’intervista al ginecologo Michele Mariano. In pratica l’unico rimasto non obiettore in tutto il Molise. Il medico, che lavora al Cardarelli di Campobasso ha spiegato la situazione delle interruzioni volontarie di gravidanza nella sua regione e che a 69 anni si è sentito in dovere di rimandare la pensione: «Per sostituirlo non si è fatto avanti nessuno - si legge nell’articolo -. L’avviso pubblico per reperire altri medici non obiettori è stato una chiamata nel vuoto. Così per Mariano è arrivata la proroga, che lo terrà in servizio all’ospedale Cardarelli di Campobasso fino alla fine dell’anno. La caccia al sostituto continua, ora è stato bandito un concorso. Intanto, da pochi giorni, l’Azienda sanitaria ha assegnato al Dipartimento Ivg la ginecologa Giovanna Gerardi, che affiancherà Mariano per 18 ore a settimana. Una buona notizia, che però non basta a tranquillizzare i sostenitori della 194».

Ma come mai in Molise nessuno ha risposto al bando? Mariano non ha dubbi: «Perché chi fa aborti non fa carriera: trovatemi un primario che ne faccia. In Italia c’è la Chiesa, e finché ci sarà il Vaticano che detta legge questo problema ci sarà sempre. Ci sarà sempre un vescovo che chiama il politico di turno e si assicura un primario non obiettore per un pugno di voti. E poi perché la maggioranza dell’opinione pubblica — e dei colleghi — considera chi pratica le Ivg come qualcuno da mettere da parte, ginecologi di serie B, che fanno qualcosa di brutto. Io qui sono “il medico degli aborti”: si scordano che faccio anche partorire».

E così, una intera regione è rimasta con un solo medico che si presta a far abortire le donne perché, ha aggiunto, “la legge lo consente, e allora la battaglia va fatta a monte: già all’università, non bisognerebbe permettere a chi vorrà fare il ginecologo di diventare obiettore. Poi bisogna impedire che un ginecologo possa scoprirsi di colpo obiettore dopo essere stato assunto magari con un concorso bandito per garantire l’applicazione della 194. In Svezia, i ginecologi che rifiutano di praticare le Ivg vengono licenziati, perché un aborto è parte del loro lavoro. In Italia no: si fanno assumere, diventano obiettori e arrivederci. La lotta va condotta a livello nazionale, su scala locale si può fare poco. Poi è vero, le amministrazioni territoriali trascurano il problema, ma anche un direttore generale non può mettersi contro una legge che permette ai medici di esercitare un diritto». Ma nonostante tutto, non sente la fretta di dover andare in pensione: «Ne ho di tempo davanti per bighellonare al mattino e la felicità di far nascere bambini mi spinge a continuare. Ma ho la sensazione che, dati i tempi dell’Italia, non si riuscirà a fare questo concorso per quando me ne dovrei andare».

E sul caso è intervenuta anche la scrittrice Michela Murgia sulle pagine di Repubblica: “La vera dittatura sanitaria viaggia sotto il nome di obiezione di coscienza, viene agitata da decenni in tutte le strutture sanitarie e, benché metta a rischio il diritto alla salute psicofisica di oltre la metà della popolazione, non fa alcun rumore”.

More

Codice identificativo per gli agenti, La Russa: «Sì a legge europea, ma basta con l’ipocrita condanna delle forze dell’ordine»

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Politica

Codice identificativo per gli agenti, La Russa: «Sì a legge europea, ma basta con l’ipocrita condanna delle forze dell’ordine»

De Masi: «Crescita economica è falso problema: se diamo più soldi agli imprenditori non assumeranno più dipendenti, ma compreranno più robot»

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Politica

De Masi: «Crescita economica è falso problema: se diamo più soldi agli imprenditori non assumeranno più dipendenti, ma compreranno più robot»

Paolo Becchi: «Il Green pass è come la stella gialla per gli ebrei. Dal campo di concentramento al ghetto di casa nostra»

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Politica

Paolo Becchi: «Il Green pass è come la stella gialla per gli ebrei. Dal campo di concentramento al ghetto di casa nostra»

Tag

  • Attualità
  • Michela Murgia
  • obiezione di coscienza

Top Stories

  • Tra Bianca Guaccero e Giovanni Pernice va alla grande, la verità su Giuseppe Cruciani e la storia di Ballando con le stelle, il successo di Mahmood e Andrea Bocelli… A tutto gossip con Alessi

    di Roberto Alessi

    Tra Bianca Guaccero e Giovanni Pernice va alla grande, la verità su Giuseppe Cruciani e la storia di Ballando con le stelle, il successo di Mahmood e Andrea Bocelli… A tutto gossip con Alessi
  • Ma davvero il caffè al bar dovrebbe costare almeno 2,50 euro, come dice Farinetti? Risponde Raspelli per MOW: “Tazzina della felicità a prezzi moderati per tutti”

    di Angela Russo

    Ma davvero il caffè al bar dovrebbe costare almeno 2,50 euro, come dice Farinetti? Risponde Raspelli per MOW: “Tazzina della felicità a prezzi moderati per tutti”
  • Abbiamo provato Contrattino, il nuovo ready to drink estivo di Cannavacciuolo pensato per i giovani, ma com’è? È davvero una novità o bastava il Sanbittèr?

    di Alessandra Cantilena

    Abbiamo provato Contrattino, il nuovo ready to drink estivo di Cannavacciuolo pensato per i giovani, ma com’è? È davvero una novità o bastava il Sanbittèr?
  • “Ogni palato è tribunale”. A Chef on Track, Filippo La Mantia, il cuoco viaggiatore che preferisce le cruiser alle sportive

    di Redazione MOW

    “Ogni palato è tribunale”. A Chef on Track, Filippo La Mantia, il cuoco viaggiatore che preferisce le cruiser alle sportive
  • SCELTE STUPIDE (o problemi da ricchi)? Fedez dimentica l’orologio da 200 mila euro in Versilia e se ne accorge a Milano? Non bastava l'estate “proletaria” nelle piazze, pure il furto...

    di Irene Natali

    SCELTE STUPIDE (o problemi da ricchi)? Fedez dimentica l’orologio da 200 mila euro in Versilia e se ne accorge a Milano? Non bastava l'estate “proletaria” nelle piazze, pure il furto...
  • Elodie e Diletta Leotta criticate per il jet privato. Ma ve li immaginate i "danni ambientali" di loro due su un volo di linea?

    di Angela Russo

    Elodie e Diletta Leotta criticate per il jet privato. Ma ve li immaginate i "danni ambientali" di loro due su un volo di linea?

di Redazione MOW Redazione MOW

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

“Draghi è un figlio di papà che non capisce un ca**o, né di giustizia, né di sociale, né di sanità”: tutti contro Travaglio, ma nessuno risponde nel merito

di Matteo Cassol

“Draghi è un figlio di papà che non capisce un ca**o, né di giustizia, né di sociale, né di sanità”: tutti contro Travaglio, ma nessuno risponde nel merito
Next Next

“Draghi è un figlio di papà che non capisce un ca**o, né...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy