Bla bla bla. Questo è il verso del parlare, del vociare. Il verso che si fa a qualcuno che parla troppo, che non riesci ad ascoltare. E Monir, concorrente di Masterchef10, di questo ne sa qualcosa. Il suo percorso finora è stato accompagnato sempre dagli stessi commenti da parte dei giudici. “Parla meno, concentrati di più”.
Monir è un po’ quel ragazzo che ne pensa una e ne fa dieci, inizia con un’idea e ne porta avanti una totalmente diversa. È una scheggia. E, nonostante qualche errore lo faccia, non manca mai una bella dose di autostima che è sempre a un passo dal sfociare in presunzione.
Ma poi c’è quel qualcosa che ti fa cambiare idea su di lui proprio nel momento in cui pensi che se la meni troppo. Ed è proprio questa sua logorrea, che lo fa essere così simpatico e ti coinvolge in tutto quello che fa. Non puoi non voler essere suo amico, ecco.
Però l’altra sera abbiamo assistito a una nuova versione del ventinovenne umbro: complice una Mistery Box che richiama all’amore, con ingredienti afrodisiaci che i giudici non hanno mancato di collegare alla passione, al piacere sessuale. Ma lui, il più scherzoso della classe, a quello non ci pensa proprio.
Lui cucina il piatto e lo dedica alla sua mamma, la donna più importante della sua vita.
Una mamma che, a detta sua, lo ha sempre sostenuto, anche nelle sue scelte sbagliate, senza mai fargli pesare nulla. Una donna a cui deve la sua vita, non solo per avergliela donata, ma anche per averla resa migliore. Una donna che ha cambiato vita a sessant’anni e lavora ancora come se ne avesse venti.
Ed è nel momento in cui Monir presenta il piatto “A mamma” che vediamo un nuovo lato di lui. Dedicare il piatto alla madre è una cosa che tutti possono fare, ma lui lo ha fatto con la voce tremante per il nodo in gola e con le lacrime agli occhi. Questo Monir non lo avevamo mai visto.
Ed è lì che si vede la sua sensibilità e l’amore che prova per quello che fa. Sono le stesse cose che lo chef Locatelli ha visto in lui il giorno dei live cooking, quando l’unico sì era stato il suo e aveva deciso di mettere la firma su un giovane ragazzo che sapeva che avrebbe avuto tanto da dire. Mai investimento fu migliore.