Il fotografo Marco Onofri ha incontrato Marco Mascetti, fondatore di MrSmith Studio, per la terza puntata di Storie di Design con BMW Serie 4. Nello studio di Milano, Mascetti mostra alcuni dei prodotti realizzati dalla sua azienda, che prende il nome dal mestiere del fabbro. “È la metafora che rappresenta per noi il designer, ci piaceva l’idea del fabbro perché con la forza, la fatica, il calore e il fuoco forgia la materia da uno stato amorfo e gli dà una forma e una funzione”.
Modellare, inventare e stravolgere, in un processo senza soluzione di continuità per trovare qualcosa di diverso. Per questo MrSmith può raccontare la nuova BMW Serie 4: non è un’auto come le altre, è prima di tutto design. È la linea elegante della coupé che si incontra con l’imponente doppio rene frontale, potenza e leggerezza. Chi disegna auto non può guardarsi indietro, anzi deve farlo, ma con l’obiettivo di evolvere: “Ci sono due correnti che si alternano - spiega Mascetti nell’intervista - una molto legata all’iconicità, quindi quando alcuni brand creano uno stile, qualcosa su cui nel tempo si continua a costruire. Poi ci sono dei momenti di rottura che ci permettono di stravolgere un po’ il paradigma. Prendere l’icona e reinventarla, ridisegnarla”.
La Serie 4 guidata da Marco Onofri è proprio questo, un momento di rottura. Rivedere le regole, oltrepassarle. La 440i xDrive combina la comodità tipica di Serie 3 alle prestazioni travolgenti di M4, collocandosi nel mezzo con i pregi dell’una e dell’altra. Il comfort di bordo risulta elevatissimo dall’insonorizzazione alla seduta, ma i dettagli - come le cinture M Sport ed i sedili sportivi con poggiatesta integrato - ci ricordano che sotto al cofano c’è un motore pensato per correre.
Il sei cilindri in linea da 3,0 litri turbo, combinato ad un modulo elettrico da 48 V, eroga la bellezza di 374 CV e 500 Nm di coppia che viene trasferita su tutte e quattro le ruote dalla trazione integrale xDrive: per la sicurezza ed il comfort, ma anche per emozionare. Stesso discorso per il cambio automatico ad otto rapporti, che si trasforma in sequenziale da azionare attraverso i paddle al volante. Un cambio comodo in città e nel traffico, ma immediato nelle reazioni nel momento in cui decidiamo di sfruttare al massimo le potenzialità della vettura. Tanta poi la tecnologia presente a bordo, dal cruise control adattivo (che regola in autonomia la velocità su chi ci precede) ai gruppi ottici a matrice di Led estremamente rifiniti.
BMW ha scommesso forte su Serie 4, reinventando uno stile - quello dell’iconico doppio rene - e rimettendo tutto in discussione. Perché? Perché il design è prima di tutto questo, e chi punta ad imporsi in futuro deve tenerlo sempre a mente: “Il design nel tempo deve cambiare per forza - ha spiegato Marco Mascetti - fa parte del DNA stesso del design. Proprio perché deve rispondere alle necessità delle tecnologie e dei materiali deve essere qualcosa in continua evoluzione”.
Come la nuova BMW Serie 4.
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