Nuova puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Si parte con un giovane Nathan Falco Briatore super richiesto dalle case di moda come testimonial, la fine dell’amore tra Rossella Brescia e Luciano Cannito, Serena Williams e il tweet su X in cui attacca un ristorante (a detta sua vuoto) per averla rimbalzata insieme ai suoi figli, l’appello di pace per recuperare il rapporto tra il manager Lucio Presta e Amadeus e su Alex Belli… con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha segreti.
UP
Mi chiedono il numero di Nathan Falco, il figlio di Briatore, per fargli fare il modello
Flavio Briatore è pazzo di suo figlio, Nathan Falco. Nathan per la mamma, Elisabetta Gregoracci, è un nome sensibile perché di origine ebraica (pare derivi dal verbo “egli ha dato”), e Falco è un nome geniale scelto dal padre. Pensate tra qualche anno a un articolo firmato Falco Briatore, in un'epoca in cui la grinta paga, è una garanzia. Oltre al nome (padre e figlio hanno le stesse iniziali), Falco è cresciuto che è un piacere: è bello come il sole, proprio come il padre alla sua età. E così, sapendo che Flavio è in contatto (raramente) con me, mi chiedono di arrivare a lui: in pochi mesi è già la terza volta che un imprenditore di moda mi chiede di poterlo fotografare come testimonial. Mi assicurano che non è per via del padre, celebre a livello internazionale. Vero o falso che sia, Falco non è sul mercato, anche se come modello ha posato per una linea, una capsule, che richiama il padre. Falco ha solo 14 anni ed è già alto quasi come il padre. Dove arriverà?
DOWN
Se vengono lasciate persone come Rossella Brescia, non c’è sicurezza per nessuno
Elvira Serra e il Corriere sono ormai i più temibili concorrenti di Novella 2000, e le interviste a taglio privato e sentimentale sono diventate un loro classico. Ecco una bella intervista a Rossella Brescia. Dopo tante domande sul lavoro, il ballo, la Tv, si arriva finalmente al sodo: la vita privata. E lei, Rossella, mia amica, risponde serena: “Beh, ormai lo sanno tutti... È finita una storia che durava da vent’anni”, riferendosi a quella con Luciano Mattia Cannito, coreografo e regista. “Sì, è successo… non l’ho deciso io, per me è stato uno choc... Se non sai perché succede, è più dura. Comunque siamo rimasti amici, sento sua figlia, che praticamente ho visto crescere. Cerco sempre di restare in armonia con le persone: il livore mi toglie energia”. Non c’era un’altra, Rossella è una donna meravigliosa, bella, sensuale. Che cosa è successo? Se vengono lasciate anche persone come lei, non c’è speranza per nessuno. Toccate ferro, me compreso.
UP
Alex Belli in Flashdance al posto di Michael Nouri
Il produttore musicale Tony Labriola, dopo tanti lavori, ora si è buttato su una produzione teatrale che potrebbe essere l’evento della nuova stagione: parliamo di Flashdance. Sì, il musical che è la riproposizione teatrale del film statunitense del 1983, diretto da Adrian Lyne. Un film scritto da Thomas Hedley e Joe Eszterhas, che lanciò la protagonista Jennifer Beals, all'epoca ventenne, e fece conoscere al grande pubblico il regista britannico. E Labriola, che ha affidato la direzione musicale alla bravissima Nada Mas, amante delle sfide, ha scelto Sara Riccio per il ruolo della protagonista, Alex, ancora sconosciuta (ma per poco). Ci voleva un nome popolare ed ecco la genialata: per interpretare Nick Hurley, il capo in fabbrica, è stato chiamato Alex Belli, che canta e danza (come?) seguendo la regia e le coreografie di Enzo Paolo Turchi. L’ultima data estiva sarà il 21 agosto al Teatro Ariston di Sanremo, proprio quello di Walter Vacchino che ospita il Festival. Nessun ruolo per le mogli di Alex Belli, Delia Duran, ed Enzo Paolo Turchi, Carmen Russo, ma assicurano che saranno presenti a ogni replica autunnale dello show.
DOWN
Serena Williams: anche le divine vengono rimbalzate
Emilio Fede, se avesse commentato da direttore del suo Tg, avrebbe detto: “Che figura di emme”. La figuraccia l’hanno fatta i responsabili del ristorante sul tetto dell’hotel a cinque stelle The Peninsula di Parigi. Proprio durante le Olimpiadi, anche se Serena ne ha parlato ancora più agitata ultimamente, l'ex tennista aveva scritto su X: “Mi è già successo di vedermi negato l’accesso al rooftop di un ristorante vuoto, ma mai con i miei figli. C’è sempre una prima volta”. Già, arrivata senza prenotazione (c’è chi lo fa sempre) al ristorante, si è vista rimbalzare. Il fatto è clamoroso non tanto per la popolarità della tennista più grande di sempre (e durante le Olimpiadi), ma perché il ristorante era vuoto. Il fatto è inusuale in Italia, fortunatamente, ma a Parigi non così inusuale visto l’atteggiamento diversamente accogliente di certi francesi. Certo il ristorante ha subito risposto pubblicamente: “Cara signora Williams, la preghiamo di accettare le nostre scuse più sincere per la delusione che ha ricevuto stasera. Purtroppo, il bar sul nostro rooftop era completamente prenotato e gli unici tavoli liberi che avete visto appartenevano al nostro ristorante, ‘L’Oiseau Blanc’, anch’esso riservato del tutto”. Ma avrebbero risposto se quel tweet l’avesse scritto un aspirante cliente qualsiasi?
UP
Leonardo Del Vecchio: se il cuore non paga, meglio giocare denari
Leonardo Maria Del Vecchio e Jessica Serfaty erano arrivati innamorati come pochi al Met Gala 2024. Tra i pochi, le nozze tra il ventottenne manager erede del gruppo Luxottica e la trentatreenne attrice erano già state annunciate dal magazine People. Lui le aveva fatto la proposta di matrimonio sulla Costiera Amalfitana. Ma neanche un mese fa il sogno si è infranto, lei è tornata in lacrime a Los Angeles, ma si è già ripresa alla grande e posta video e foto in cui dimostra di essere in gran forma, bellissima, abbronzata. Quando l’amore va storto, meglio gli affari e così Leonardo Maria è tornato protagonista, quale degno figlio di suo padre Leonardo, il creatore del gruppo Luxottica, sulle pagine economiche dei giornali che contano nel settore; non a caso, secondo Forbes, che ne sa, a fine aprile 2024, Leonardo Maria aveva un patrimonio personale di circa 4,6 miliardi di dollari. Ora leggiamo sul web che Lmdv Capital di Leonardo Maria Del Vecchio investe in 1686 Partners, il fondo di David Wertheimer, figlio di Gérard Wertheimer che, assieme al fratello Alain, fa parte della dinastia che possiede appunto Chanel. Tu dai una cosa a me, io do una cosa a te e così, in parallelo all’investimento di Lmdv Capital in 1686 Partners, anche il fondo di Wertheimer entrerà, come socio di minoranza, in Triple Sea Food Holding che possiede i ristoranti di Brera a Milano (credo quattro), di Vesta a Portofino e Marina di Pietrasanta. All’inizio Vesta (dal nome della dea del focolare) sembrava ai più un divertissement di Leo, ma l’imprenditore pensa in grande e ora vuole aprire a Londra e New York, ma anche a Roma e Firenze. Evidentemente il locale di Milano (si mangia alta cucina) è andato benissimo.
DOWN
Lucio Presta e Amadeus: ma che denunce, fate pace
Il comunicato è secco e chiaro: “Dopo l'archiviazione sulla vicenda della concessione dell'Arena di Verona per uno spettacolo di Checco Zalone, l'ex manager Lucio Presta ha querelato Amadeus per aver mentito sotto giuramento”. Non entro nella questione, veramente antipatica e contorta, dove Presta credo sia stato indagato, anche se poi non aveva fatto nulla di male, e Amadeus era stato chiamato come testimone (ma non si sa che cosa ha detto). Ma visto che tutto era stato archiviato, che necessità c'è di andare avanti con una denuncia? Voglio bene a Lucio Presta, il querelante un tempo così amico di Amadeus da fargli perfino da testimone di nozze con la moglie Paola. E Presta sa che gli voglio bene; portare avanti certi scontri fa male a tutti, credo soprattutto a lui che ha veramente voluto bene ad Amadeus e, anche se non ne parla, ha sofferto forse più per l’amicizia delusa (Amadeus non volle più averlo come agente quando stavano lavorando insieme all’ultimo Sanremo). E mi dispiace che Amadeus non sia riuscito a salvare un rapporto d’amicizia così profondo con lui, un’amicizia che valeva davvero un tesoro per tutti e due (il successo lo dimostrava). Non vorrei fare la figura del maestrino saccente nel dire: fate pace. Ma non solo lo dico, lo scrivo. Se serve un ambasciatore (da poco per carità), sono qui, il mio numero non è cambiato.