image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Lifestyle

Ok, ma chi c***o è Eric Zemmour, candidato presidente francese che sta creando scompiglio e di cui tutti sentirete parlare?

  • di Matteo Cassol Matteo Cassol

1 dicembre 2021

Ok, ma chi c***o è Eric Zemmour, candidato presidente francese che sta creando scompiglio e di cui tutti sentirete parlare?
Dopo mesi in cui in realtà aveva già cominciato una sorta di campagna elettorale con annessa promozione del suo ultimo libro, Eric Zemmour, popolarissimo giornalista “di estrema destra”, si è candidato ufficialmente alle presidenziali francesi. Lo ha fatto con un video di dieci minuti intitolato “Il tempo di agire” che ricorda anche nella scenografia l’appello di De Gaulle del 1940 a battersi contro i nazisti: “Non è più tempo di riformare la Francia ma di salvarla”, dice il polemista. Zemmour è un paladino del politicamente scorretto ed è stato difeso dal grande scrittore Michel Houellebecq. Per molti è un diavolo, se non il diavolo. Minacciato dagli islamisti, portato in tribunale da varie associazioni, negli anni molti ne hanno invocato il boicottaggio e la radio Rtl lo ha cacciato. Ma, come è odiato, è anche amato, anche se forse non abbastanza per poter asprirare realisticamente all’Eliseo. Sfida Macron e ha convinto Jean-Marie Le Pen a schierarsi con lui anziché con la figlia Marine. Per Giuliano Ferrara, “gli elementi di una guerra culturale ci sono tutti”

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Eric Zemmour, popolarissimo giornalista di solito definito “di estrema destra”, si è candidato ufficialmente alle presidenziali francesi, dopo mesi in cui in realtà aveva già cominciato una sorta di campagna elettorale con annessa promozione del suo ultimo libro. Lo ha fatto con un video di dieci minuti intitolato “Il tempo di agire” in cui vengono toccati i temi portanti della visione di Zemmour (come la contrarietà al multiculturalismo, al femminismo e all’accoglienza indiscriminata degli immigrati), con la sinfonia numero 7 di Beethoven come colonna sonora e con immagini evocative di Giovanna d’Arco, Luigi XIV, Napoleone e Charles de Gaulle. E, a proposito di De Gaulle, la scenografia (libreria sullo sfondo, luci scure e microfono vintage) e i toni ricordano quelli del generale De Gaulle quando nel 1940 si appellò ai francesi affinché si battessero contro i nazisti.

Nel video, il polemista autore di vari besteller legge ai francesi un messaggio drammatico e nostalgico: “Non è più tempo di riformare la Francia ma di salvarla”, dice. Zemmour spiega di essersi “accontentato per molto tempo del ruolo di giornalista, di scrittore, di Cassandra” credendo “che un politico avrebbe preso la torcia” che lui gli stava passando: “Mi dicevo: a ognuno il suo mestiere, il suo ruolo, la sua lotta. Mi sono ripreso da questa illusione […] Ho capito che nessun politico era pronto a riprendere in mano il destino del nostro paese” e che “destra e sinistra hanno mentito”.

Zemmour, storica firma del Figaro e dal 2019 protagonista su Cnews del programma più controverso della televisione francese, Face à l’Info, mischia orgoglio nazionalista e temi identitari, cita Cartesio e Rousseau, Brigitte Bardot e Alain Delon. Rievoca la Grandeur, promette di “restituire potere al popolo” e dice che i francesi “non si lasceranno sostituire” (il riferimento è alla “sostituzione etnica”) e che “non è più tempo di riformare la Francia, ma di salvarla”. Zemmour fa appello allo spirito combattivo dei francesi e delinea per loro una missione: battersi per “recuperare la sovranità” e lottare per smettere di “sentirsi stranieri nel proprio Paese”.

Zemmour è un paladino del politicamente scorretto ed è stato difeso dal grande scrittore Michel Houellebecq (a sua volta amato-odiato, ma a differenza di Zemmour premiato), che lo ha definito “la figura più interessante della contemporaneità tra i cattolici non cristiani”.

eric zemmour dito

Per molti Zemmour è un diavolo, se non il diavolo. Le organizzazioni islamiche e quelle della sinistra antirazzista da anni lo trascinano in tribunale, gli islamisti lo hanno minacciato di morte e costretto a girare con la scorta. Già condannato per incitamento all’odio, l’intellettuale autore tra gli altri del “Suicidio francese” ce l’ha con “potenti, benpensanti, élite, giornalisti, politici, sindacalisti, autorità religiose”, con “gli eurocrati” e con “l’islamosinistra”. Sfida Macron e ha convinto Jean-Marie Le Pen a schierarsi con lui anziché con la figlia Marine. Un paio di anni fa aveva scritto sul Figaro: “Noi tartufi puritani, passati da «io sono Charlie» alle leggi contro le fake news, dall’irriverenza alla riverenza. Il tempo ha rivelato la sua natura profonda. Puritana. I nuovi sacerdoti non officiano nelle chiese: predicano sui televisori o sui social. Sono giornalisti, associazioni, attori, cantanti, conduttori televisivi. E la loro inquisizione è molto più implacabile di quella dei loro predecessori”. Negli anni molti ne hanno invocato il boicottaggio e la radio Rtl lo ha cacciato. Ma, come è odiato, è anche amato, anche se forse non abbastanza per poter asprirare realisticamente all’Eliseo e forse, dopo un recente calo nei sondaggi frutto anche di qualche “incidente di percorso”, come il fucile puntato scherzosamente (?) contro i giornalisti e il dito medio mostrato a una contestatrice, e dal punto di vista tecnico-politico viene criticato per la presunta mancanza di una squadra all’altezza, capitanata dalla 28enne Sarah Knafo, che secondo Closer sarebbe incinta proprio di Zemmour.

En visite au salon Milipol, Éric Zemmour pose avec le sniper utilisé par le Raid. « Ça rigole plus là hein…Reculez ! », dit-il à la presse pic.twitter.com/oXKsGlZ4qG

— Lucas Burel (@L_heguiaphal) October 20, 2021

Secondo uno degli ultimi sondaggi, Zemmour è al 14%, Le Pen al 19%, Macron al 25%. Ma ci sono quattro mesi di battaglia in vista dei quali Zemmour promette ai compatrioti di recuperare un Paese “che sta scomparendo”, “che è come se vi avesse lasciato”. L’obiettivo è “che i nostri figli non siano più sottomessi, che si possa preservare il nostro modo di vivere, le nostre tradizioni, la nostra lingua”, in modo tale che “i francesi si sentano di nuovo a casa e gli ultimi arrivati si assimilino alla loro cultura”. Per Zemmour l’immigrazione “non è la causa di tutti i nostri problemi, ma li aggrava tutti”. E ancora: “Non ci lasceremo dominare, conquistare, rimpiazzare”. Quanto alle critiche, “vi diranno che siete razzisti e animati da passioni tristi, ma è la passione più bella che vi anima, quella per la Francia”. Infine l’appello: “Siamo un grande popolo, abbiamo sempre trionfato. Unitevi a me”.

20211201 133308941 8278

Per Giuliano Ferrara, con la candidatura di Zemmour che si materializza “divampa qualcosa di più e di diverso da una semplice battaglia politica o elettorale, esplode di nuovo una furiosa guerra culturale”. […] In apparenza Zemmour è come Trump, un nazionalista, Make France Great Again. Ma Trump è un brigante e un ignorante istintivo, un demagogo, un mercante di sé stesso e delle sue bellurie, mentre Zemmour è un giornalista, un intellettuale e un brillante oratore e scrittore politico, oltre che un mezzo fissato patologico, la specie di cui fu fatta la classe dirigente della Rivoluzione francese […]. È un ebreo algerino assimilato, di sé rivendica l’essere un berbero, radici popolari, bocciature all’ingresso della scuola delle élite, una formazione personale strappata con unghie e denti, una lunga pratica di giornalista e comunicatore sulla stampa alla radio in tv, un successo di pubblico enorme, madornale, con apparizioni e libri. Ha un viso aguzzo, parla un francese sontuoso e acuminato come il suo profilo, fa innamorare spesso di sé la gente, anche sbagliata e con venature profondamente razziste e in qualche caso antisemite, e provoca la detestazione furiosa di altrettanta gente, anche giusta, anche semplicemente tollerante, che si aggiunge ai conformisti dello sciame politicamente corretto, i più brutali e censorii”. E ancora: “Zemmour divide come nessuno. Naturalmente è antifemminista, critica la femminilizzazione della società. È tendenzialmente bonapartista, vive nel mito dei grandes hommes. Sa organizzare le sue idee, ma spesso si riduce in schiavitù della loro caricatura nevrotica. Aderisce alla teoria del grande rimpiazzo etnico e dell’invasione musulmana in Europa e in Francia […]. Vuole il rimpatrio […]. Detesta l’universalismo, che è una radice decisiva dell’ideologia francese, e il cosmopolitismo […] Sui temi societari, per esempio l’aborto, […] sostiene che la tutela di una maternità consapevole è stata trasformata nella banalizzazione del diritto all’aborto, come fosse una normale operazione di appendicite. Sospetto che sull’eutanasia la pensi come lo scrittore, un altro fissato di talento, Michel Houellebecq, che la scongiura e danna come emblema della morte dell’occidente. Gli elementi della guerra culturale ci sono tutti”.

20211201 133427723 9976

More

Benpensanti, mettetevela via: sul politicamente corretto ha ragione Ricolfi. E lo sapete anche voi

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Maschio bianco eterosessuale

Benpensanti, mettetevela via: sul politicamente corretto ha ragione Ricolfi. E lo sapete anche voi

Ehi, politicamente corretti, Dave Chappelle ha un nuovo monologo per voi. Altro che Pio e Amedeo

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Il grande comico "transfobico"

Ehi, politicamente corretti, Dave Chappelle ha un nuovo monologo per voi. Altro che Pio e Amedeo

Se Alfonso Signorini è il nostro faro morale e la nostra bandiera contro il politicamente corretto...

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Grande flagello

Se Alfonso Signorini è il nostro faro morale e la nostra bandiera contro il politicamente corretto...

Tag

  • Cultura
  • elezioni
  • Francia
  • giornalismo
  • Giuliano Ferrara
  • Politica
  • Politicamente corretto

Top Stories

  • Bianca Censori alla prova cul-in-aria: uscire senza pantaloni né mutande, perché no? Niente paparazzi, questa volta pubblica lei le foto. E Kanye West a volto coperto? Sempre più Cuck?

    di Jacopo Tona

    Bianca Censori alla prova cul-in-aria: uscire senza pantaloni né mutande, perché no? Niente paparazzi, questa volta pubblica lei le foto. E Kanye West a volto coperto? Sempre più Cuck?
  • Bianca Censori, Kanye West sgancia la bomba sulle abitudini sessuali della moglie (e sulle proprie)? E cosa c'entra la nuova canzone Heil Hitler (Hooligan Version) - ehm... - con l'essere "cuck"? E Kim Kardashian con l'avvicinamento al nazismo?

    di Otto De Ambrogi

    Bianca Censori, Kanye West sgancia la bomba sulle abitudini sessuali della moglie (e sulle proprie)? E cosa c'entra la nuova canzone Heil Hitler (Hooligan Version) - ehm... - con l'essere "cuck"? E Kim Kardashian con l'avvicinamento al nazismo?
  • La verità su Raoul Bova e Rocío Muñoz Morales, Damiano David si lamenta, le fake news su Donatella Versace e Blanco… A tutto gossip con Alessi

    di Roberto Alessi

    La verità su Raoul Bova e Rocío Muñoz Morales, Damiano David si lamenta, le fake news su Donatella Versace e Blanco… A tutto gossip con Alessi
  • Ma avete visto la NUOVA FOTO di Bianca Censori? Look alla Kim Kardashian? E Kanye West…

    di Otto De Ambrogi

    Ma avete visto la NUOVA FOTO di Bianca Censori? Look alla Kim Kardashian? E Kanye West…
  • Bianca Censori (con Kanye West) nuda anche in ufficio (e in diretta)? Ecco cos’è successo durante la live dello streamer Sneako. E quella parrucca che ricorda il look di Kim Kardashian…

    di Otto De Ambrogi

    Bianca Censori (con Kanye West) nuda anche in ufficio (e in diretta)? Ecco cos’è successo durante la live dello streamer Sneako. E quella parrucca che ricorda il look di Kim Kardashian…
  • Lorenzo Tano (figlio di Rocco Siffredi) concorrente all’Isola dei Famosi? Damiano David grande linguista, i capelli di Javier Milei, Serena Williams contro Jannik Sinner? E Giuseppe Conte… A tutto gossip con Alessi

    di Roberto Alessi

    Lorenzo Tano (figlio di Rocco Siffredi) concorrente all’Isola dei Famosi? Damiano David grande linguista, i capelli di Javier Milei, Serena Williams contro Jannik Sinner? E Giuseppe Conte… A tutto gossip con Alessi

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Al raduno dei paninari ho capito quanto facevano schifo gli anni '80

di Christian Contessa

Al raduno dei paninari ho capito quanto facevano schifo gli anni '80
Next Next

Al raduno dei paninari ho capito quanto facevano schifo gli anni...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy