Oltre 2 milioni e duecentomila telespettatori sono rimasti incollati a Rai 2 per seguire l'attesissima intervista di Francesca Fagnani a Fedez in quel di Belve. Il talk raggiunge così il proprio picco di share, rendendo ufficialmente Federico Lucia l'Alba Parietti della trasmissione. Per la prima volta, l'ex 50% dei Ferragnez ha raccontato la fine dell'amore con la moglie ("solo legalmente è ancora così") Chiara, travolta dalle accuse per truffa aggravata in seguito al pandoro (e non solo) gate. E alle note quisquilie, si fa per dire, sulla beneficenza scambiata per visibilità, causa "errore di comunicazione". Insomma, il divorzio all'italiana dei reucci dell'Instagram entra pubblicamente nel vivo tra lacrime e amor di paternità. Nel corso della chiacchierata XXL (59 minuti!), anche un piccolo mistero. Quando la conduttrice gli ha riportato "Grazia Sambruna scrive di lei che è l'apoteosi della paraculaggine", il rapper (?) ha sbottato: "Ma chi è?! Ah, scrive su MOW? Un premio Pulitzer!". Visto che si dà il caso che Grazia Sambruna sia la sottoscritta, provvedo a smentire: il mio Pulitzer si trova nel felice universo parallelo in cui risiedono anche tutti i Grammy vinti da Fedez. Premesso ciò, per rispondere al suo oltremodo legittimo interrogativo, proviamo a far scendere in campo alcuni amici...
Fedez questa Grazia Sambruna che lo definisce "l'apoteosi della paraculaggine" proprio non la conosce. E Grazia Sambruna può confermare di non averci mai mangiato insieme. Però, subito dopo, il signor Lucia ricorda un altro epitaffio scritto dalla medesima sciagurata. Qualcosa su Orietta Berti e una presunta "circonvenzione d'incapace" che il nostro avrebbe perpetrato ai danni dell'usignolo di Cavriago coinvolgendolo nel tormentone "Mille". "Per far capire il tenore delle asserzioni di questa giornalista", rintuzza Federico. Ora, il sospetto qui è che il nostro abbia formulato con tono imperioso, manco fosse un'accusa grave rivolta da qualche Procura alla (ex) moglie, una semplice battuta. Strano per un campione di autoironia e sarcasmo come vuol far credere di essere il nostro beneamato. Ottima memoria, comunque, per uno che non ha idea di chi si stia parlando. E complimenti anche per sostenere di non aver mai sentito nominare MOW, così asserisce, salvo poi, due secondi dopo, rivelare di aver preso in prestito proprio da cotanto sciagurato sito il titolo per un suo disco, "Disumano". Forse, glielo leggerà qualcuno dello staff. Pure con solerzia ed efficacia, a quanto pare (anche se ha probabilmente confuso un articolo di MOW con uno uscito su Tpi a firma di Giuliana Sias). Ma soprattutto: dove sta l'assegno per i diritti d'autore? Posto che se davvero MOW gli dovesse aver ispirato l'arte, ce ne scusiamo profusamente con tutti, l'interrogativo resta: "Ma chi è Grazia Sambruna?". Ebbene, per scoprirlo, facciamoci dare una mano dall'irresistibile Fabio Balsamo del sempre comico collettivo The Jackal che, forse un filo infastidito da una recensione negativa del quiz The Floor redatta dalla suddetta perfida penna, ha una teoria che non ha mancato di esprimere pubblicamente a favor di tutto l'Instagram: "È una che non prende il cazz0 da troppo tempo".
In soccorso di Fedez, può arrivare anche Elisabetta Gregoraci che, ospite a TvTalk, si è mostrata leggermente risentita a causa delle bocciature in pagella ricevute dalla sciagurata firma sul Corriere della Sera per via del mezzo disastro che fu "Mad in Italy", Rai 2. La showgirl ha dato in escandescenze in uno sbrocco subito divenuto virale "Non sei oggettiva, parti prevenuta!", ha infatti proferito insieme ad altri improperi collegata con la trasmissione dal salotto di casa, e quindi sostanzialmente urlando in faccia allo smartphone. Ne sono derivati parecchi, croccantissimi meme. In studio, una affannata Grazia Sambruna ha cercato di spiegare a Gregoraci, conduttrice di uno show comico, la differenza tra offesa personale e semplice battuta. Purtroppo o per fortuna, invano.
Veniamo poi a un altro vip che potrebbe aiutare Fedez a capire chi caz*o sia Grazia Sambruna. L'Ambrogino d'Oro Andrea Pucci, proprio sotto Natale, si era espresso tramite storie e post Instagram in cui la definiva "pick pocket", le dava della "cessa" e schierava una serie di storie con svariate combo-dito medio (in macchina, al parco, dentro casa, prima di salire sul palco), infervoratissimo per via di un'altra bocciatura. Il suo monologo a Zelig a tema dissenteria aveva rimediato un 4 sul sito del Corriere. Onta, pare, tanto immeritata quanto imperdonabile.
La lista potrebbe continuare, ma ci fermiamo qui. Il quadro sembra comunque piuttosto nitido, alla portata di tutti, forse perfino di Federico Lucia. A cui, immaginiamo, forse qualcuno leggerà questo sventurato pezzo, visto che lui, il reuccio di Instagram, teme che se le sue cornee possano esplodere qualora le dovesse mai rivolgere verso le scabrose pagine del nostro sitarello che, è verissimo, non ha mai nemmeno vinto un Pulitzer. In compenso, però, Grazia Sambruna ha vinto una ciabatta. Che le ha virtualmente lanciato dietro, solo lo scorso anno, l'esuberante concorrente di Amici Wax, non gradendo un'altra bocciatura. In quell'occasione, si spese perfino Maria De Filippi nel corso di una puntata del Serale, ricordando al wannabe divetto che essere criticati in positivo come anche in negativo, faccia parte delle incombenze di ogni artista. Altrimenti, si può sempre cambiare mestiere. Cosa che, per il momento, non ha ancora fatto Grazia Sambruna. Che è, tanto per riassumere, una che non scopa, parte sempre prevenuta nei suoi giudizi, borseggia in metropolitana per professione e disgraziatamente sarebbe pure bruttina assai. Proprio da lì, infatti, dall'insoddisfazione per il disastroso design che dalla nascita l'accompagna, le giungerebbe l'ardire di criticare esimi professionisti e personaggi dello spettacolo nostrano. Sarà mica un lavoro recensire programmi tv, non scherziamo! Comunque, il bocciato ex gieffino Pierpaolo Pretelli non ha dubbi: Aldo Grasso, altro noto borseggiatore, può dormire sereno. Così come Fedez, immaginiamo, ora che ha scoperto chi sia 'sta Grazia Sambruna. Una rancorosa belva da tastiera che ruggisce nel deserto, insomma "una". Con la speranza di essere stati utili e concisi, un saluto affettuoso a Federico Lucia. Insomma a coso lì... non proprio Mogol, diciamo.