Durante la settimana della moda, Leonardo DiCaprio è venuto a Milano per far compagnia alla sua ragazza, la top model italiana Vittoria Ceretti. Già che c'era, si è fatto una serata mondana ed è andato a mangiare al Vesta, il ristorante che fa parte della società di Leonardo Maria Del Vecchio. All'uscita, ovviamente, c'erano moltissimi paparazzi che volevano riprenderlo, essendo una superstar internazionale. All’uscita, prima di lui, c'era un signore, un suo “accompagnatore”, con una sorta di torcia elettrica in mano, che lanciava dei flash verso i paparazzi. Non capivo cosa fosse, poi i miei amici paparazzi - che saluto - mi hanno spiegato che si tratta di uno strumento per far andare in tilt le loro macchine fotografiche. In pratica, gli esposimetri delle macchine digitali vanno in tilt e non riescono a fare le foto. Questo strumento si chiama “Strobe Flash Light” ed è l'ultimo ritrovato dei cosiddetti vip - e sicuramente Leonardo DiCaprio è un vip - per non essere ripresi. In effetti, lui ha una vera e propria nevrosi da questo punto di vista, perché addirittura quest'estate, in Sardegna, andava in giro col cappello sempre calato sugli occhi, anche di notte, con la mascherina, che purtroppo tutti noi abbiamo dovuto usare durante la pandemia da Covid e che lui non ha mai smesso di indossare.
Io trovo che sia veramente una “barbonata” (scusatemi il termine), perché inficiare e invalidare il lavoro di un ragazzo che si ritrova alle due di notte fuori da un ristorante, che costa anche 200 euro a testa, e che è lì per portarsi a casa magari 200 euro (dato che quelle foto non in esclusiva verranno poi vendute a un'agenzia fotografica per quella cifra) è davvero ingiusto. Non permettere a queste persone di guadagnare quei 200 euro, quando lui guadagna milioni e milioni solo per un film (pare che DiCaprio sia pagato anche 30 milioni di dollari a film), mi sembra un atteggiamento più che antipatico. La mamma di DiCaprio faceva la segretaria, e se tutto andava bene guadagnava - siamo larghi - 2000 dollari al mese. Se non ci fosse stato il mondo del cinema, compreso quello dei paparazzi, dei fotografi, degli operatori - gente che guadagna uno stipendio molto risicato - probabilmente DiCaprio, che ha un talento immenso, si sarebbe ritrovato a fare un lavoro con lo stesso stipendio. Certo, se Leonardo DiCaprio è dov'è, è perché ha un talento immenso ed è un attore straordinario, però io non mi permetterei mai di rovinare il lavoro altrui, un lavoro che da un certo punto di vista è più che complementare al suo, quello di attore. Apparire sui giornali, sui siti, sui social, è una fortissima promozione anche per il proprio lavoro nel cinema, ma evidentemente Leonardo non la pensa così.
Ho scoperto poi c’è chi come Paris Hilton che si è fatta fare una sciarpa con uno speciale materiale che riflette la luce dei flash, ed è in grado di oscurare il volto di chi indossa la sciarpa, durante lo scatto. Inoltre, mi dicono che ci dovrebbe essere una linea di vestiti analoghi che si chiama “Flash Back” che, a prima vista, sembra una linea normale, ma se le persone che indossano i vestiti vengono fotografate, il fotografo si ritrova con un'immagine sorprendentemente sottoesposta del soggetto. Ricordo però a tutte queste persone, compreso DiCaprio, che il giorno in cui non verranno più fotografati, il giorno in cui potranno vivere liberi e felici senza la rottura di scatole di avere l'interesse popolare intorno, si ritroveranno inevitabilmente a essere più che disoccupati. Se fossi DiCaprio, Paris Hilton e altri pseudo divi che pensano di ricorrere a questi stratagemmi come lo “Strobe Flash Light”, io sceglierei il male minore: i paparazzi, che per di più sono simpatici, gentili e si guadagnano da vivere onestamente.