Partenza nel pomeriggio da Milano in direzione Bologna, inforcando l'alta sella di una BMW G650 GS, in versione Sertão con ruota anteriore da 21''. Il ritorno dell'Enduro, che è meglio di quello dello Jedi del 1983, almeno da ciò che raccontano le tendenze 2021, che anticipano la prossima EICMA tra due mesi. Davanti al naso ci sono quasi 230 chilometri di pura autostrada e con le gomme nuove e appena montate. Che però sono tassellate: si comincia bene, sarà di sicuro un successone. Dopo quasi 3 ore di noia in rettilineo, la pianura e l'odore di sterco introducono sulla provinciale, dove spunta la sagoma della destinazione: la storica Osteria del Fibbia di Granarolo (BO), sede del primo Biker Fest organizzato nelle campagne dell'Emilia.
Nel parcheggio della cascina ci sono poche bancarelle distanziate, ma parecchie motociclette, che è un buon segno. Dopo aver posteggiato vicino a una Ducati Multistrada, tra sidecar Ural, stilose Harley, enormi Goldwing e rare bobber, spunta anche il nonno della moto con cui sono arrivato: un nipponico e monocilindrico Suzuki DR 650 Djebel, targato più di trent'anni fa. Nel parcheggio c'è anche un astro splendente del motorsport in TV: la bionda conduttrice Francesca Agnati. Che è affascinante e stilosa come la sportiva Audi A1 S-line da cui è scesa. Optional inclusi. Dopo uno spot tv con Ibrahimovic e uno scherzo al figlio di Zenga per Le Iene, la bombastica Francesca da Monza è sempre il volto dei programmi di Go-TV canale 163, dove ha condotto a inizio anno un talk sull'eros con Franco Trentalance. La bionda conduttrice televisiva è salita e scesa dalle motociclette, per concedere gentili e sorridenti selfie, con indosso una corta gonna che ha reso felici tutti i motociclisti presenti, non solo le memorie dei loro smartphone.
Il bolognese ex pornodivo, Franco Trentalance, oggi è scrittore, personal coach e testimonial di “grosso calibro” di MotorLab. Associazione sportiva dilettantistica che, tramite sponsorizzazioni private, contribuisce a installare protezioni in materiale plastico per rendere meno letali alcune curve pericolose dell'Appennino. L'iniziativa ha il nome di "Adotta un DSM" e la protezione salva vita è progettata per consentire una deformazione e assorbire parzialmente l'urto del motociclista durante l'impatto contro il guardrail, in conseguenza a una caduta o a una scivolata. L'inteprete di oltre 400 lungometraggi a luci rosse è un motociclista appassionato: ora possiede una Royal Enfield, ma nel corso dei decenni a cavallo delle due ruote ne ha viste parecchie, come ha ricordato a MOW durante l'evento: "ho assaggiato l'asfalto 3 volte nella mia "carriera" di motociclista. E non è mai piacevole." - aggiungendo il motivo per cui ha scelto ti fare da testimonial alle iniziative di MotorLab per promuovere e incentivare la sicurezza stradale - "Nella vita ci sono pochissime cose sicure, almeno sulla strada cerchiamo di farle aumentare di numero." ha chiosato saggiamente Franco Trentalance. Lo slogan dell'associazione è "idee in movimento".
E quello che c'ha le idee, risponde al nome del presidente Mario Volta: con un accento emiliano e il berretto del giovane Balilla, è un aridto inventore. Lo stand di Motorlab ha infatti un esplicito cartello, “Qui pompe di qualità”, perché sono la sicurezza stradale è anche armata con un sistema a tre fusti di birra, che si pompa tramite la pistola del distributore. Franco Trentalance la impugna per spillare i calici dei visitatori che hanno acquistato il buono in cassa. E dopo aver fatto il pieno, si può anche dare un po' di gas, con il “Desmo Rider Espresso”: è una macchinetta per fare il caffé, che sgomma in faccia a quelle tecnologiche di George Clooney o con l'intelligenza artificiale di Alexa. Con questa si sgasa di polso e i bicchierini si prendono dalla marmitta. In più c'è anche un tachimetro, che informa a quanto corre il tuo espresso. A testimonianza un breve video del caffé di Francesca Agnati.
La serata prosegue alle tavolate esterne, con cena e musica dei grandi classici: dal rock al rockabilly, in queste 2 varianti. Da Nashville all'Emilia, con un battito di ciglio e forse anche il Mississipi c'ha il problema dell'invasione delle nutrie. Ma il vino rosso ghiacciato e un piatto di Bud Spencer con salsiccia e fagioli, aumentano la temperatura non solo ambientale. Come il proverbiale cacio sui maccheroni, arriva l'ospite della serata: la Pornostar Vittoria Risi. Che MOW intercetta poco prima che inizi il conturbante spettacolo di Burlesque in programma. Si parte dal diploma all'accademia di Belle Arti: "Sì, sono diplomata e nel 2019 avevo già avviato il mio studio, perché mi è sempre piaciuto dipingere ed è un po' di tempo che mi dedico alla pittura - racconta a tavola - ma dopo è arrivata la Pandemia e ha un po' incasinato alcuni progetti". Circa le novità della piattaforma OnlyFans per vendere contenuti per adulti in Rete, anche la pornoattrice Vittoria Risi conferma ciò che già Malena aveva raccontato a MOW: "Non mi importa molto. Perchè, avendo già il mio sito da tempo, non metto questi contenuti su OnlyFans. Le mie foto e video, sono già sul mio sito che è a pagamento. Su onlyfans al massimo metto dei pezzi, limitati. Ma se uno vuole qualcosa di mio eslcusivo va sul mio sito, dove i contenuti sono a pagamento". Infine una curiosità sull'ex relazione tra il critico e storico dell'Arte, Vittorio Sgarbi e l'attrice di Venezia: "ci sentiamo e siamo rimasti amici. Ultimamente mi ha chiamato anche alle 4 di notte. Perché sa che sono una notturna: avevo lasciato il telefono acceso e così all'improvviso è suonato ...."
"Facciamo un applauso alla mia collega, la bella, brava e intelligente... Vittoria Risi." - richiama tutti all'ordine la voce di Franco Trentalance dal palco - "Da quanto ci conosciamo Vittoria, da quanti anni? Una decina? Forse di più". Parte l'ultimo capitolo dell'immersione nel Biker Fest dell'Osteria del Fibbia di Granarolo (BO): è una compilation di bustini, tango argentino e ventagli piumati. Lo spettacolo riporta alla memoria che Vittoria Risi conosce la salsiccia di Trentalance da almeno 11 anni. C'è infatti un lungometraggio supercult della cinematografia a luci rosse in cui hanno lavorato insieme i due pornoattori che amano le motociclette: “Casino '45”, girato nel 2010 e ambientato sul finire della seconda mondiale, dove Trentalance è un soldato che torna a casa dopo la disfatta della guerra, ma finisce in una serie di avventure sessuali in un Bordello. Si tratta del primo titolo a luci rosse, sia italiano che europeo, con la tecnologia 3D, innovazione dell'epoca. Il regista di questo masterpiece per adulti, risponde al nome di Steve Morelli, alias Vincenzo Gallo, noto autore dell'epoca in cui, anche in Italia, si giravano kolossal a luci rosse con l'occhio del cinema d'autore. E in cui i mitologici titoli di Morelli si stagliavano sulle copertine di DVD e VHS, come: "Schizzi a parte" e “Via Montenapoleone hard-core”, fino a “Casino '45”. Il film con Vittoria Risi e Franco Trentalance che, con il titolo di “Cathouse '45”nel mercato USA, è stato anche candidato come miglior produzione in 3D all'AVN di Las Vegas del 2013, premio equipollente all'Oscar del cinema. Bene, bravi, Biker Fest.