Nuova puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore di Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che stanno facendo discutere e che, con ogni probabilità, infiammeranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Come sempre, si parte con il motto che ha reso celebre questa rubrica: "Il gossip è la prima forma di democrazia". Fedeli a questa filosofia, siamo lieti di ospitare ancora una volta Roberto Alessi, tra i giornalisti più informati d’Italia, per fare il punto su chi sale e chi scende nel mondo dello spettacolo. Questa settimana si parte con il ritorno di Sangiovanni, il successo (meritato) di Rose Villain e un pesce d'aprile forse evitabile... con "Torna a casa Alessi" il mondo dello spettacolo non ha segreti.

Down
Monica Setta, paura a mille per la regina di uno mattino in famiglia
Quando ho letto che Monica Setta, che è una mia amica personale da almeno trent’anni, è stata operata d’urgenza per un blocco intestinale mi è venuto un colpo: si rischia di morire. Oltretutto non mi ero mai reso conto che potesse avere qualcosa perché ho continuato a incontrarla spesso in quest’ultimo periodo in Rai dove ha continuato a condurre, e con enorme successo, le sue trasmissioni come Storie di donne al bivio, Generazione Z e Uno Mattina in famiglia che dopo anni è sempre da record di Cher. Ovviamente l’ho chiamata, passata la buriana, e dopo averla rivista in TV domenica mattina proprio a Uno Mattina in famiglia. «Sì, sono stata operata d’urgenza, ma non per un blocco intestinale, per un’ernia strozzata che mi dava dolori fortissimi, e che non sapevo di avere. Per fortuna il mio medico personale e di fiducia, il professor Luigi Masoni, dopo avermi visitato, mi ha ricoverata e mi ha operata d’urgenza, ma solo dopo molto tempo ho deciso di raccontare sui social questa mia esperienza per questo mi hai vista lavorare sempre. Ma sono contenta di parlarne con voi perché voglio ringraziare tutti coloro che si sono interessati al mio stato. Non immaginavo questa valanga di amore e di solidarietà. È stato davvero immenso, tanto dolore è stato assolutamente sovrastato da questa infinita manifestazione d’affetto. Non finirò mai di dire grazie».
Up
Sangiovanni, dopo il buio ha girato pagina, e che luce sia
Il concerto è stato annunciato per mercoledì 2 aprile nel cuore di Roma. L’ingresso gratuito, la prenotazione del biglietto attraverso Internet fino a esaurimento posti. Anche la location è stata tenuta segreta fino all’ultimo. Ed è stato un tutto esaurito meraviglioso. Il concerto era di Sangiovanni il cantautore scoperto da Maria De Filippi attraverso i suoi Amici, arrivato secondo battuto, ma non ne ha sofferto, da Giulia Stabile con la quale allora viveva una storia d’amore. Mi fa molto piacere questa notizia perché Sangiovanni dopo l’incredibile successo di Amici a febbraio 2004, dopo essere arrivato penultimo a Sanremo con Finiscimi, aveva parlato della sua salute mentale, e della volontà di prendersi una pausa e qualcuno in quell’occasione aveva parlato degli aspetti tossici dell’industria discografica italiana. Forse molti di discografici, parlo di quelli più importanti, ma anche di quelli meno appariscenti, dovrebbero farsi delle domande e darsi delle risposte: sanno tutelare i loro artisti? Si rendono conto che uno spirito creativo è molto più sensibile rispetto ad altre persone? Forse dovrebbero chiedere a chi ne sa di più, quegli artisti che hanno pagato prezzi altissimi alla loro creatività. Casi come quelli di Mia Martini, e di altri artisti che anche in tempi recenti hanno confessato il loro dramma interiore dovrebbero fare riflettere. Sangiovanni ha girato pagina, va tutto meglio, ora esce anche un nuovo singolo, Luci allo xeno. E che luce sia.
Up
Rose Villain, col successo si mette alla cassa e fa bene
Mentre la sua canzone è presentata a Sanremo, Illegale, sta diventando la colonna sonora di molte storie tra innamorati (la strofa “forse ho oltrepassato il limite di ore senza te“, è un tormentone), Rose Villain si mette alla cassa e guadagna come poche. Un successo tutto meritato, sostenuta la marito musicista Sixpm, sposato a New York, nel Bronx. E ora la vediamo pure nella pubblicità che sta tapezzando le strade d’Italia e non solo della Adidas Originals. Pare che queste scarpe siano un classico, ma vogliono essere rilanciate per le nuove generazioni proponendo il modello più classico: tomaia bianca e inserti neri con il solito motivo delle tre strisce, ma guai chiamarli così: ma non dette in americano free Stripes, fa più chic. Pensano quelli della Adidas che Rose sia la testimonial giusta per loro. Tocchiamo ferro per tutti.

Down
Amanda Lear, mi sa che la sua boutique è ancora aperta
Amanda Lear è andata ospite nella trasmissione, non fortunatissima (ha fatto anche meno del 4% di share) di Alessai Marcuzzi dove ha confessato, ironica come lei sola, di non essere assolutamente fedele, che la fedeltà non fa assolutamente per lei (se volete un partner fedele prendetevi un cane). È giù risate e battute. Amanda è una magnifica bugiarda e certe dichiarazioni un po’ sfrontate le fa perché fanno parte del suo personaggio che ha fatto della trasgressione la sua cifra. Per la verità, fonti molto molto precise e vicine a lei, durante tutto il suo matrimonio con Alain Philippe Malagnac gli è stata più che fedele come un santa e quando lui è morto nel dicembre del 2000 per un incendio scoppiato nella sua casa di campagna, dove Amanda vive tuttora dopo averla ricostruita, è stata più che disperata. «Non mi era rimasto nemmeno un vestito e mi è venuto in soccorso il mio amico Stilista Gai Mattiolo che mi ha mandato un sacco di vestiti per poter continuare a lavorare). Fu un dolore della vedova intenso, disperato e velocissimo. L’anno dopo arrivò Manuel Casella e so per certo che anche durante la sua lunga relazione con lui, che aveva incontrato nella trasmissione di Italia1 Il brutto anatroccolo è stata più che fedele. So che la notizia potrebbe spiazzare molti fan: ma Amanda sa amare anche un solo uomo e per molto a lungo. Oggi confessa a ripetizione (la prima volta lo fece con Mara Venier Domenica In) che ha chiuso la boutique, basta uomini e basta sesso. Anche qui le credo poco: non solo frequenta, ma è corteggiatissima da ragazzi giovani (al punto che dive «La gerontofilia è di moda»). Una magnifica bugiarda?
Down
John Galliano, scherzi da prete per il genio della moda
Quando ho letto sul web che John Galliano sarebbe stato nominato alla direzione creativa di Dior, sostituendo la collega Maria Grazia Chiuri, che peraltro ha riportato la griffe francese ad altissimi livelli, mi ha fatto molto piacere: John Galiano, grandissimo stilista, è divorato da un talento che lo porta a volte a farneticare (per colpa di alcune sue dichiarazioni, che sono certo non pensava, si è giocato la carriera: ora fa paura). “Ringrazio profondamente Maria Grazia Chiuri per aver custodito l’anima di Dior con Grazia e Forza. È un onore tornare dove tutti è cominciato“. Questo è quello che si leggeva su un importantissimo giornale di moda francese. Tra l’altro Galliano dal 1996 al 2011 era stato stilista di Dior con collezioni giudicate dagli esperti spettacolari. E il giornale scriveva pure “Bentornato a casa, John!”. Io, boccalone come pochi, avevo preso la notizia come tutti con entusiasmo. Era un pesce d’aprile: così imparate, ha scritto il giornale. Spiritosoni, vero?
Up
Angelo Duro, così cattivo da esser schiavo del barboncino
Io spero che i ragazzi italiani non si ispirino ad Angelo Duro che ha fatto del cinismo e della provocazione ingrediente principale della sua comicità. A lui riesce bene, ma non credo che riesca bene a tutti e a me benché meno. Il suo spettacolo “Ho tre belle notizie” in tour dall’inizio dell’anno, il quarto tour, sta facendo tutto esaurito in tutta Italia, quando vedo i suoi filmati su internet io mi ipnotizzo tanto m diverte. In alcune città prolunga di due o tre date tale è la richiesta. E lo capisco molto bene: diverte, fa riflettere, ed è anche un modo per far capire quali sono i nostri limiti personali nei confronti di chi dovremmo amare senza riserve. Non so come sia la sua vita privata accanto a Marilu Pipitone, la sua ragazza. Di lei lui parla abbastanza frequentemente e la chiama “quella che sta con me“. Insieme hanno pure un cane, un barboncino color nocciola, che lui finge di subire (ma so che è pazzo di lui). «Quando sono in auto autostrada», dice, «penso a quelli che lasciano il cane legato al guardrail e a mia volta penso: quasi quasi lascio lei: il cane mi rompe meno il cazzo“. Allegria portami via.
Down
Lady Gaga, l’invidia del prossimo è il miglior propellente per sfondare
Ogni tanto leggo delle cose così cattive che alla fine le trovo veramente molto divertenti se riguardano personaggi che sono assolutamente incontrastati per la loro fama e per il loro talento. Ho scoperto che Lady Gaga quando era alla New York University (università che non ha finito), dove è stata ammessa a soli 16 anni (a quattro anni già suonava il piano) si era creato un gruppo di compagni su Facebook così intitolato: Stefani Germanotta, you will never be famous, Stefani Germanotta (il vero nome di Lady Gaga), non sarai mai famosa. Era un vero e proprio atto di bullismo contro una ragazzina che aveva voglia di sognare in grande e soprattutto aveva voglia di fare cose grandi. Lady Gaga ha mantenuto i suoi propositi tanto che è diventata la prima donna a vincere un Grammy, un Oscar, un Golden Globe e un Bafta nello stesso anno. Quando vinse l’Oscar forse fece un riferimento a quel periodo della sua vita: «Quello che devo dire è che è stato per me un duro lavoro. Ho lavorato duramente per molto tempo. Non si tratta di vincere, si tratta di non mollare. Se avete un sogno, lottate!». Molto spesso mi capita di leggere pesantezze indegne contro chi poi alla fine ce l’ha fatta, perché la persona di grande talento è un’eccezione, un diverso e per questo a volte vittima di mobbing, se non addirittura di bullismo, come è successo Lady Gaga. Lo stesso è capitato al suo fidanzato Michael Polanski, un vero Nerd, stanno insieme da cinque anni e ancora oggi lo chiamano perculandolo Mister Gaga, con disprezzo: lei famosa, lui un nessuno. Poi si scopre che Michael che non ha ancora cinquant’anni è un cosiddetto tech guru, un pezzo grosso dalla Silicon Valley, laureato ad Harvard, amministratore delegato di società e cofondatore di Nutter e Facebook, nonché amministratore di non so quante altre società famosissime e impegnato persino in un istituto per le immunoterapie contro il cancro. Mister Gaga, come lo chiamano ancora i detrattori, è un genio e ha accumulato un patrimonio personale stimato intorno ai 600 milioni di dollari e parlo del 2023, forse oggi, passati due anni, è ancora più ricco, di certo più ricco della fidanzata. Gli invidiosi sono serviti e ora schiattate.

