L'app di incontri Tinder lancia una nuova funzione - annunciata circa un anno fa e ora effettiva - in partnership tra la società della piattaforma, Match Group, e Garbo (organizzazione no - profit che opera nell'ambito della prevenzione della violenza di genere, fondata da Kathryn Kosmides) tramite cui verificare la fedina penale dei propri match (ossia dei potenziali partner). La funzionalità, riservata per ora agli utenti statunitensi, permette di accedere, premendo l'icona blu nella Safety Center, in cui apparirà l'apposita voce legata a Garbo (con renderizzamento al sito del servizio), ai dati relativi riguardanti possibili arresti passati, denunce per violenze, abusi e crimini simili. Nel database di Garbo (aperto a tutti, anche ai non utenti Tinder) non confluiscono invece informazioni legate al consumo di stupefacenti né i dati personali, come l'indirizzo di casa.
La funzionalità è gratuita solo per due indagini sulla fedina penale, dalla terza scatterà il pagamento di 2,50 dollari più una tassa amministrativa.
Ma come funziona, in definitiva? Per scoprire se il match è un sex offender, basta inserire sul portale di Garbo nome e numero di telefono della persona, ma se la ricerca fornisce troppi risultati, sarà il portale stesso a chiedere informazioni aggiuntive, come l'età e il segno zodiacale. Nel caso emerga qualche precedente, l'utente sarà incoraggiato a segnalarlo a Tinder.