Dopo due anni, si è chiusa l'amministrazione di sostegno per il patrimonio del filosofo Gianni Vattimo. La decisione, arrivata, in appello civile, accoglie quindi il reclamo dell'avvocato della parte in causa, Daniela Talarico, e arriva proprio in concomitanza con l'udienza del processo penale in cui è imputato l’assistente personale dell’intellettuale, Simone Caminada, con l'accusa di circonvenzione di incapace. "Ritiene la Corte che la lucidità mentale del professor Gianteresio Vattimo (il suo nome all’anagrafe), le sue capacità cognitive, la sua costante attività in ambito filosofico e sociologico con partecipazione a convegni in tutto il mondo, lo rendano tuttora capace di autogestirsi e di amministrare le proprie sostanze in maniera autonoma". E ancora, si legge nella sentenza, che "è fuori discussione che Vattimo tenda ad essere prodigo con i suoi amici e collaboratori che lo circondano però questa è una tendenza personale che egli ha sempre avuto anche in passato e a proposito va ricordato che il Caminada, cui è legato da affetto e amicizia profonda, ha messo ordine nei suoi conti" scrivono i giudici.
A tal proposito, proprio l’assistente personale del filosofo, Simone Caminada, dopo la decisione del tribunale ha così commentato: “Lunedì in tarda sera arriva la sentenza che libera definitivamente Gianni Vattimo dall’amministrazione di sostegno che, sentito poi il giorno dopo anche l'amministratore, il commercialista Maurizio Gili, si congratulava col professore per un altro meritato successo. Una lunga battaglia vinta grazie all’avvocato Daniela Talarico, che da anni assiste Vattimo, non risparmiando critiche nemmeno alla Procuratrice, la dottoressa Giulia Rizzo. Così, alle 9 del mattino di martedì 1 dicembre iniziava, ascoltando i primi testimoni, il processo a me, Simone Caminada, assistito dall’avvocato Corrada Giammarinaro. Quattro testimoni, per una dettagliata discussione che è durata fin circa alle 16. Inspiegabilmente la Procura si è opposta al fatto che un cameraman riprendesse l’udienza per inserirne stralci all’interno del docufilm sull’ultima parte della vita del filosofo Vattimo. A parte questa inspiegabile volontà della Procura di Torino di non far vedere al mondo la verità processuale, per la coppia Vattimo-Caminada cominciano finalmente le prime vittorie”.