Tuttiinvitati è la nuova App, la prima in Italia, ad avvicinare la disabilità con il concetto di bellezza. Come? Al momento conta più di 50 locali milanesi, recensiti secondo diversi parametri: la qualità del cibo e dei prodotti, i prezzi, la simpatia e professionalità del personale. Non solo, anche l’accessibilità del luogo nonché il modo con cui è portato avanti il concetto di integrazione: è solo un sassolino dalla scarpa che bisogna togliersi, o un’integrazione realizzata in modo che sia anche esteticamente uniforme al resto dell’estetica del locale? E com’è la disponibilità e la preparazione nell’accogliere anche chi è portatore di disabilità? Tuttinvitati si occupa diffondere una nuova idea della disabilità, che mette al centro la bellezza come filtro da cui guardare il Mondo. Bellezza nella vita di tutti i giorni, bellezza nella considerazione del tempo libero dei disabili (spesso moltissimo), bellezza nelle stesse strutture che non devono più eliminare le barriere aggiungendo l’aiuto per i disabili, ma essendo progettate direttamente per chiunque. L’obiettivo di Tuttinvitati è fare in modo che la bellezza diventi un’idea inclusiva, fin dall’inizio, per tutti. Si parla di “Diritto alla Bellezza”, concetto espresso e realizzato dalla città di Reggio Emilia grazie al lavoro sul territorio svolto dall’assessore Annalisa Rabbiti con cui si vuole collaborare fin da subito. Tuttinvitati è un progetto di miglioramento che si basa sul concetto secondo cui se l’occhio con cui si guarda il mondo è quello di chi è in difficoltà, risulta poi accessibile per chiunque. Data l’idea che tutto ciò che è accessibile è ancora più comodo per un “normale”, Tuttinvitati è consultabile anche da chi non è disabile. L’ottica di Tuttinvitati è un’inclusione al contrario: se va bene per un disabile va bene per tutti.
Tuttinvitati, il progetto della giornalista Marta Calcagno Baldini, ha preso vita durante la Design week, alla Casa degli Artisti, locale che ha accolto e supportato l’idea: “Quando a vent’anni, dopo un incidente, mi sono trovata nei negozi ortopedici a scegliere tra pochi modelli di scarpe di nessun valore estetico, mi sono chiesta perché chi le disegnava non avesse pensato che anche ai disabili interessasse indossare calzature di un design gradevole e moderno. Se la bellezza è considerata un diritto, questo comincia dalla progettazione delle calzature, degli oggetti di vita quotidiana e degli ambienti, in modo che siano belli per Tutti”. La bellezza è fondamentale, per tutti. È per questo che in pochi mesi ha recensito una cinquantina di ristoranti milanesi valutandone, oltre al design e la cucina, come viene interpretata l’accessibilità. È la prima l’app che pone l’accoglienza di tutti tra i criteri di valutazione di un locale, e sarà disponibile da metà maggio: “Non per punire, semmai per premiare chi fa anche soltanto un piccolo sforzo per rendere più facile e piacevole l’esperienza di uscire a cena con gli amici”. Alla presentazione sono intervenuti protagonisti di una quotidianità difficile che fanno parte della Commissione Esperti dell’app: Oriana Imelda Chiorazzi, massoterapista laureata in scienze motorie, personal trainer, preparatrice atletica e docente, che, da sorella di un disabile, si è scontrata con la richiesta di dimostrare la veridicità della condizione del fratello, allettato: “Per farlo visitare dalla commissione preposta avremmo dovuto portarlo a Roma da Milano e fargli salire 27 gradini per arrivare davanti alla commissione”; o Eunice Gordon, mamma di un ragazzo con Sindrome di Down fondatrice di Team Down e de La Tela-Osteria Sociale del Buon Essere, e di Mario Arrighi, posturologo e papà di un bimbo audioleso che non poteva ascoltare le lezioni per l’acustica dell’aula: “È bastato poco per insonorizzarla e fare felici tutti, maestre incluse”. Silvestro Serra, direttore di Touring: “Il Touring Club Italiano, un’istituzione con la quale per più di un secolo sono cresciuti tutti gli italiani, supporta Tuttinvitati. Perché il nostro territorio, dalla bellezza riconosciuta in tutto il mondo deve diventare più accessibile. Si tratta di comprendere che oltre all’aspetto etico c’è l’opportunità di dare un impulso al nostro turismo, perché i disabili che passano dall’Italia sono milioni e si aspettano un’accoglienza adeguata”.
The Millennial, la prima testata online di intelligence generazionale che parla alle nuove generazioni e alle aziende, sarà partner del progetto Tuttinvitati ideato da Marta Calcagno Baldini per fare incontrare estetica e disabilità. Nato con l’obiettivo di identificare tendenze, scenari ed esigenze future di utenti, lettori e consumatori, il sito ha portato avanti negli ultimi sei anni un costante report quotidiano delle ricerche rilasciate ogni giorno da enti, università, aziende e altre fonti open data. Il focus editoriale è sui Millennial (nati dal 1980 al 1996) e sui cosiddetti Zeta (nati dal 1996 al 2010 circa). Interpretare il cluster di pubblico più numeroso, connesso e globalizzato è essenziale per prevedere l’evoluzione dei consumi e degli stili di vita. The Millennial inoltre intreccia le sue analisi con il monitoraggio del rapporto tra generazioni attraverso i principali social network. Dai quali emergono i segnali dei conflitti generazionali e dell’evoluzione emotiva e psicologica delle giovani generazioni, utilizzando anche la leva interpretativa dei testi delle canzoni. In tal modo la testata stabilisce connessioni e dialogo con i più giovani a partire dai “nuovi” valori di autenticità, trasparenza, sostenibilità e uso virtuoso della tecnologia.