È venuto il momento di decidere se vaccinare i nostri figli contro il virus che causa il COVID-19. Il 10 Maggio, la Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia americana che regola l’uso dei farmaci, ha dato l’approvazione d’emergenza per il vaccino Pfizer/ BioNTech nei bambini tra i 12 e i 15 anni (l’approvazione per i giovani sopra i 16 anni era stata data precedentemente). Poco dopo, il 28 Maggio, anche la European Medicine Agency (EMA), che dà direttive sull’uso dei farmaci nella Unione Europea, ha approvato il vaccino ai bambini. In Italia, è ora possibile fare vaccinare i giovani dai 12 ai 18 anni. La domanda che tanti genitori si fanno in questi giorni è la stessa: faccio bene o no a vaccinare i bambini? E poi, quali rischi ci sono? Come virologo e come padre, la mia risposta è che sia bene fare vaccinare i bambini, ma vorrei anche spiegare brevemente perché penso questo.
La buona notizia
La buona notizia è che il COVID-19 non solo è raramente mortale nei bambini, ma ha anche molto spesso effetti meno gravi che negli adulti. Per dare un’idea più precisa, tra i casi gravi di COVID-19 finiti in ospedale, solo tra lo 1% e il 4% erano bambini. Questo però non significa che i bambini siano tutti al sicuro. Infatti, i bambini asmatici, sovrappeso, con problemi cardiaci, immunodepressi o con altre infezioni in atto sono assai più a rischio, come dimostrato anche da un eccellente studio italiano chiamato CONFIDENCE. Inoltre, il virus del COVID-19 può provocare una sindrome multi-infiammatoria che si manifesta con febbre alta e dolori, che può portare a shock e compromettere la funzione del cuore, anche a lungo termine. E poi bisogna pensare alla realtà quotidiana. Il virus circola nelle scuole e quando ci torna a casa un figlio con la febbre e la tosse, ci tocca fare il test. Se positivo, scatta l’isolamento per tutta la famiglia e niente ritorno a scuola per altri 10 giorni. Rimane poi una certa agitazione di fondo, anche se gli adulti sono tutti vaccinati. Immaginiamoci la situazione questo inverno.
Il vaccino funziona nei bambini?
Eccome! È stato fatto uno studio su 2.260 adolescenti tra i 12 e i 15 anni. Metà di loro hanno ricevuto il vaccino Pfizer/BioNTech e metà un “finto” vaccino. Lo studio è stato condotto in modo che né i bambini riceventi il vaccino, né i medici che hanno fatto l’iniezione, sapessero chi aveva ricevuto il vero vaccino e chi il “finto”. Al completamento delle due dosi, si è visto che nessuno dei vaccinati con lo Pfizer/BioNTech aveva contratto il COVID-19, mentre 16 bambini che avevano ricevuto il “finto” vaccino si sono ammalati. Quindi, in questo studio, l’efficacia è del 100%. Inoltre, lo stesso studio ha anche dimostrato che i bambini vaccinati producono molti anticorpi che proteggono contro l’infezione. Questo è molto promettente, perché suggerisce che i bambini vaccinati non saranno infettati per niente dal virus del COVID-19 e quindi non lo potranno trasmettere ad altre persone, a scuola o in famiglia.
Quali sono i rischi?
Lo studio che ho descritto prima ha anche valutato gli effetti indesiderati su tutti i 2.260 bambini. Un po’ più della metà dei bambini che hanno ricevuto lo Pfizer/BioNTech ha avuto mal di testa e un po’ di febbre per circa uno o due giorni massimo. Questo è successo più spesso dopo la seconda dose che dopo la prima dose. Ci possiamo perciò aspettare che i nostri figli abbiamo questa reazione, che è facilmente migliorabile con la somministrazione di paracetamolo/tachipirina. Quindi, meglio non programmare grandi attività nei due giorni successivi al vaccino. In Israele, hanno notato una rarissima possibile associazione tra vaccino Pfizer/BioNTech e una forma di infiammazione del cuore (circa 150 casi sotto i 30 anni su 5 milioni di persone vaccinate). Questa associazione non è ancora stata confermata in altri paesi ed è soggetto di studio al momento, perché questo tipo di infiammazione cardiaca ha circa la stessa incidenza nella popolazione non vaccinata. Circolano poi voci che il vaccino Pfizer/BioNTech possa in qualche modo modificare permanentemente il DNA dei bambini con conseguenze serie. Questa idea è strampalata. ll vaccino è fatto di RNA, non DNA. Una R(NA) al posto della D(NA) sembra poca cosa ma è fondamentale. Il frammento di RNA contenuto nel vaccino porta l’informazione necessaria per la produzione da parte delle cellule della proteina virale “S”. Di per se, lo RNA non presenta alcun pericolo, le nostre cellule fisiologicamente producono milioni di copie di RNA al giorno. Per fare un esempio di vita quotidiana, lo RNA è come la pagina della ricetta di cucina che dà le informazioni su come preparare un piatto. Il piatto cucinato potrà essere ottimo, e allora lo rifaremo tante volte e passeremo la ricetta in giro, oppure cattivo, e allora butteremo la ricetta. Lo RNA è una molecola labile che si degrada in pochi giorni e comunque le cellule che producono la proteina virale a partire dallo RNA del vaccino vengono attaccate e distrutte dal sistema immunitario (è un vaccino, giusto?). Inoltre, il virus che causa il COVID-19 contiene anch'esso RNA, ma molto di più del vaccino (il vaccino usa solo un piccolo segmento dello RNA virale). Quindi, se questa teoria fosse vera, ci sarebbe da domandarsi perché non ci siamo finora preoccupati delle modificazioni genetiche del DNA causate dall’infezione virale. Insomma, se il piccolo RNA è nel vaccino, dobbiamo preoccuparci, ma se il grande RNA è nel virus, allora tutto bene!
Quando vaccinare i bambini?
Tante volte abbiamo sentito parlare dell’immunità di gregge, e spesso per le ragioni sbagliate. La vaccinazione di ragazzi e bambini darà un contributo importante a raggiungere al’immunità di gregge. Ci vogliono due dosi di vaccino e più di un mese per ottenere l’immunità per cui è utile cominciare il prima possibile, altrimenti a Settembre le scuole ricominceranno con i ragazzi suscettibili al virus. Cosa significa? In breve, dare al virus la strada giusta per entrare nelle nostre case, con varianti magari più aggressive.
Non sto qui a discutere tutte le altre teorie ugualmente strampalate che girano e invece dico di guardarsi in giro: quanti parenti, conoscenti, amici si sono vaccinati e ora sono protetti e stanno benone? Cosa sta succedendo in Italia: i morti di COVID-19 crescono o scendono? E gli ospedali si stanno riempiendo o svuotando? È un caso che tutto migliori quando la gente si vaccina? Come scrisse il filosofo e teologo Guglielmo da Occam (1287-1347), la risposta più semplice è quasi sempre quella corretta!