L’avvocato Ivano Chiesa reagisce alla notizia dell’avviso di garanzia per l’ipotesi di reato di tentata evasione contestata al suo assistito, Fabrizio Corona. Tutto lascia pensare che l’episodio contestato sia quello immortalato nel video pubblicato in esclusiva da MOW, dal quale si vede Corona che apparentemente prova a buttarsi da una finestra dell’ospedale Niguarda, dov’era ricoverato.
Avvocato, il suo cliente l’aveva informata dell’accaduto? E che idea si è fatto vedendo il video?
“Fabrizio mi ha raccontato, dopodiché – dice Chiesa – ora ho visto il video. Abbiamo avuto un’informazione di garanzia cumulativa un mese e mezzo fa, dalla quale è emerso che indagini riguardavano, oltre all’ipotesi di resistenza a pubblico ufficiale, anche quella di tentata evasione. Sulla resistenza a pubblico ufficiale ho già parlato, sulla tentata evasione mi sono messo a ridere. Sarebbe quello del filmato il tentativo di evasione? Fabrizio ha messo fuori la gamba dalla finestra evidentemente non per evadere, ma per cercare di fare qualcosa d’altro: una stupidaggine, e per fortuna l’hanno fermato. La cosa mi ha rattristato e mi ha confermato che all’epoca avevo ragione a essere preoccupato. Le valutazioni psichiatriche che erano state fatte purtroppo erano tutte fondate: del resto erano state fatte dallo stesso ospedale Niguarda, da specialisti di altissimo livello. Che ci fosse il rischio di un gesto estremo lo avevano già detto più volte. Non sappiamo se la contestazione riguarda quell’atto, ma essendo che lui non ha mai tentato di evadere, non vorrei che si riferissero proprio al momento ritratto in quel video, dove si capisce perfettamente che non era in corso alcuna fuga, ma stava provando a buttarsi dalla finestra: se effettivamente gli contestassero quello sarebbe veramente pazzesco. Vogliamo fare processi su queste cose? Facciamoli. Il problema non è nostro. Il problema sarebbe di chi porta a giudizio sulla base di robe del genere. La gente, il popolo sovrano, poi valuterà. Sono imputazioni paradossali. Ma se proprio vogliono andiamo a processo e vediamo chi vince”.
Crede che ci sia un accanimento nei confronti di Corona?
“È chiaro, ormai se ne sono accorti tutti. Ogni persona che incontro me lo dice, e ormai mi sono convinto anch’io che ci sia una persecuzione in corso. Quando c’è di mezzo Corona c’è un’attenzione molto forte. Oltre all’episodio dell’ultimo arresto che tutti hanno visto, Fabrizio è stato spostato alle 22.45 dal Niguarda a Monza da parte di otto agenti. Poi qualcuno si lamenta di ipotetici schiamazzi notturni e arrivano nove agenti alle 3 di notte. Sono trattamenti che normalmente vengono riservati al massimo ai terroristi, a chi mette le bombe. C’è un atteggiamento muscolare da parte dello Stato. E a me gli atteggiamenti muscolari da parte di uno Stato in generale fanno venire l’orticaria. Il risultato è che Fabrizio e io ci difenderemo sempre più ferocemente”.
Rispetto al momento ritratto nel video, Fabrizio sta meglio?
“Sta meglio, certo. Segue le cure, segue le terapie, dunque migliora continuamente, perché c’è un percorso che ha intrapreso e che rispetta. Certo che se lo prendi e lo butti in galera poi mandi all’aria tutto e si deve ricominciare da capo. In quei giorni era completamente fuori. Era in un ospedale psichiatrico ed erano due settimane che non mangiava, era all’apice della difficoltà”.
Dunque non dobbiamo temere altri gesti estremi?
“A meno che non si verifichino circostanze destabilizzanti, ossia fuori dalla logica. È chiaro che se Fabrizio commettesse un delitto per il quale deve essere arrestato, allora andrebbe arrestato. Ma non ci si può attaccare a episodi ridicoli, altrimenti le cose diventano difficili da sopportare, soprattutto per un uomo che è in detenzione domiciliare da tantissimo tempo e che in quel modo lì sta scontando ancora pene per reati commessi 14 anni fa. Lo considerano socialmente pericoloso, ma se lui è socialmente pericoloso io sono un fruttivendolo”.
Quanto gli rimane da scontare?
“Due anni e mezzo, anche se speriamo che alla fine sia meno. Una pena frutto di revoche su revoche. E tutti si dimenticando che Fabrizio ha fatto 16 mesi di custodia cautelare per un provvedimento di cattura che si è rivelato infondato, perché è stato assolto. Qualcuno – conclude l’avvocato – gli ha chiesto scusa? Figuriamoci”.