In un periodo di grandi difficoltà del mondo del lavoro, ogni impiego – ancor di più se stabile – diventa ambitissimo. Persino il sacrestano, che nell’immaginario comune non è mai stata una mansione a cui in tanti aspiravano. E invece, unendo uno stipendio fisso di 1300 euro, con vitto e alloggio, in uno dei luoghi più belli d’Italia, il gioco è fatto: sono arrivate 200 domande e c’è la fila per aggiudicarselo.
Accade a Cortina d’Ampezzo, dove tra chi ha risposto, un terzo è legato in qualche modo all’ambiente ecclesiastico, il resto suddiviso fra chi ha già fatto il sacrestano anche in forma di volontariato, ma molti sono anche coloro che sono in cerca di occupazione “poter mantenere la famiglia”.
La chiesetta è un miraggio di perfezione e dopo 16 anni, periodo in cui ha prestato servizio l’ex sacrestano che ora ha lasciato l’incarico, è stato necessario fare un’offerta di lavoro. Cercasi sacrestano, appunto, per 1300 auro al mese con tredicesima e quattordicesima, vitto e alloggio. Le candidature? “Non ce l’aspettavamo. Hanno riposto anche persone laureate, in Economia, Storia dell’arte, Lettere. Persone dai 25 ai 70 anni, provenienti dalla Sicilia alla Valtellina, però le donne sono state solo quattro – le parole del parroco, don Ivano Brambilla, al Corriere della Sera – Tra chi ci ha risposto, un terzo è legato in qualche modo all’ambiente ecclesiastico, persone che hanno fatto già il sacrestano anche in forma di volontariato, ma gli altri sono in cerca di occupazione, e hanno chiesto di essere assunti per poter mantenere la famiglia. Non possiamo accontentare tutti, ma questo ci fa capire la situazione in cui ci ritroviamo”. Le candidature sono 200 e continuano ad aumentare.
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