A parte il piccolo dettaglio che da queste parti la monarchia non esiste dal 1946, anche l’Italia avrà la sua “regina”. Si tratta di Vittoria, figlia di quell’Emanuele Filiberto di Savoia che ha annunciato di voler rinunciare al diritto di successione al trono (che in realtà non esiste più), abdicando a beneficio della primogenita, non ancora ventenne: “Sono certo – ha dichiarato Emanuele Filiberto in un'intervista al Corriere Torino – che farà meglio di me. È stato mio padre a prendere questa decisione che io trovo molto giusta e moderna. Tra poco, in Europa, ci saranno più regine che re”. In realtà già nel 2020 la principessa (nome completo Vittoria Cristina Adelaide Chiara Maria di Savoia) era stata insignita dal nonno Vittorio Emanuele del simbolico titolo di erede al trono d'Italia, in virtù della modifica della legge salica: "Il più bel regalo che mi potesse fare", aveva dichiarato lei.
Chi è Vittoria di Savoia
Poi il debutto anche sui social network nel 2021, con l’idea di sfondare nel mondo della moda. Il suo profilo Instagram (vittoria.disavoia), su cui si trovano foto di shooting con brand francesi come Dior, ha raggiunto circa gli 80 mila follower. Nel marzo 2022 è stata messa in copertina da Vanity Fair in Francia come “nuova musa” di Ralph Lauren.Nata a Ginevra nel 2003 e “di casa” a Parigi, Vittoria di Savoia, principessa di Carignano e marchesa d'Ivrea, ha “preso” la bellezza di mamma Clotilde Courau: pensa a un futuro nel campo della moda ma partecipa anche agli appuntamenti istituzionali della famiglia. Nell'ultimo impegno "reale" è stata vista al fianco del padre nell'Abbaye d'Hautecombe per la cerimonia per i quarant'anni dalla morte del bisnonno, re Umberto. Il suo “debutto in società” avvenne quando aveva 16 anni.
Vittoria di Savoia è impegnata anche con lo studio (storia dell'arte e scienze politiche) e l’anno scorso, qualche mese dopo l’inizio della guerra in Ucraina, andò con la Croce Rossa a portare aiuti alle popolazioni colpite.
L'interessamento del New York Times
Un parcheggio semi deserto come esempio, calzante, di una monarchia che in Italia è stata quasi dimenticata. Così il New York Times raccontava nel 2021, in un articolo firmato da Jason Horowitz, la stirpe dei Savoia, la discendenza diretta della giovane Vittoria e le accuse dei Savoia-Aosta, mentre il Paese faceva spallucce, completamente insensibile alle problematiche di una casata reale che non potrebbe sentire più lontana.
Il parcheggio è quello di Piazza Savoia a Carignano, alle porte di Torino, un tempo orgoglio della famiglia reale. Lì la maggior parte delle persone - scrive il New York Times - di Vittoria Savoia non ha mai sentito parlare. Conoscono il padre Emanuele Filiberto, certo, ma forse non nel più reale degli aspetti: sul trono del serale di Amici di Maria De Filippi, giudicando aspiranti cantanti e ballerini. Prima Quelli che il Calcio, Vacanze di Natale a Cortina, Ballando con le stelle, e l'indimenticabile partecipazione al Festival di Sanremo, con quel secondo posto tanto discusso tra televoti truccati e spartiti volanti.
"Può passare come il più instancabile lavoratore dello show business italiano - scriveva il NYT tracciandone la figura - perché negli ultimi 20 anni, è riuscito a convincere lo scettico pubblico italiano attraverso la sua istituzione più venerata, il varietà in televisione".
Vittoria forse non lo sa, ma è una figura pionieristica per la parità di genere nel mondo (o almeno è ciò che dice mamma Clotilde Courau).
Dopo che all'inizio del 2020 Vittorio Emanuele di Savoia aveva incluso le donne della famiglia nella linea di successione, cancellando di fatto la legge salica secondo cui l’erede al trono di una famiglia reale debba essere maschio, rendendo così Vittoria l'erede dei Savoia, la notizia ha fatto infuriare il clan rivale - come l'ha chiamato il New York Times - della stirpe Savoia-Aosta, che si è espressa sulla questione definendola "totalmente illegittima".
Problemi tra monarchi che in passato avrebbero causato la caduta di qualche testa, ma che oggi non interessano alla maggior parte degli italiani, abituati a sentir parlare dei Savoia solo grazie alle comparsate di Emanuele Filiberto. E, ora, grazie all'avvenenza di Vittoria.
Vittoria vive l'idea di diventare - un giorno - regina d'Italia come un'ipotesi astratta, ancora non sa che cosa farà della sua vita. Le piacerebbe aprire un suo marchio di moda, ma intanto studia a Parigi, dove vive con sua madre e la sorella più piccola, ama i social e stare con gli amici.
"Non voglio essere diversa - ha detto - io sono Vittoria". E mentre medita sull'idea di diventare un giorno regina, guarda con un occhio preoccupato un Paese che non ha mai vissuto da vicino: "Ho sentito dire che l’Italia non è molto progressista. Ma impareranno".
Un commento da Maria Antonietta, degno di una vera regina, seguito da quello di mamma Courau "È una cosa enorme nella storia. Vorrei avesse più tempo per prepararsi, perché adesso Vittoria è la futura regnante".
E in questo strano quadro dipinto dal New York Times, tra clan rivali che definiscono illegittima la successione di un regno che non esiste più e piccole principesse con 40mila follower su Instagram, l'Italia continua a fare spallucce alla monarchia. E a chiedersi chi sia questa Vittoria.