Inizia oggi Mimo: il Milano Monza Motor Show, l'esposizione "diffusa" che fino a domenica popola Milano e l’Autodromo Nazionale di Monza, con novità e anteprime mondiali proposte da 63 case costruttrici, a quattro ruote e anche a due. Le automobili e i nuovi modelli sono i protagonisti di installazioni, esterne e dotate di QR informativi, che si snodano in un classico percorso nel pieno centro di Milano: da piazza del Duomo, a piazza San Babila, passando per Corso Vittorio Emanuele e per il Castello Sforzesco.
E passando accanto al Castello meneghino, precisamente in via Gladio, MOW ha visto l'allestimento dello spazio Honda, che illustra la varia produzione della casa di Tokyo: non le pedane con le nuove automobili, ma due potenti motori fuoribordo, alcuni tagliaerba e ovviamente parecchie motociclette, settore merceologico in cui l'azienda nipponica è attiva fin dal 1948. Esclusa la RC213V MotoGP di Marc Márquez, i motocicli in esposizione si possono anche provare, partecipando ai test ride: la regina del deserto Africa Twin, tra le poche enduro sopravissute al mondo con ruota anteriore da 21'', sia in versione Adventure Sports DCT che nei tre modelli 2021, oppure la CB1000R in Black Edition e ovviamente gli scooter: dall'X-ADV, al diffuso SH350i.
Tra due modelli in livera Repsol, tutt'altro scooter ha catturato la nostra attenzione: è l'SH del progetto europeo H-Gear.
In breve, si tratta di un sistema tecnologico che si basa sul satellite europeo Galileo: all'interno dei veicoli, piccoli e in movimento come sono gli scooter, un dispostivo è in grado di tracciare gli spostamenti e fornire dati e informazioni, che i software trasformano in servizi gestibili dall'utente con un'app sul telefono. La prima applicazione killer del progetto è chiaramente l'antifurto e la comunicazione di assistenza (e-call) per le emergenze, come già è la norma su alcune automobili: in caso di furto o incidente, il sistema satellitare è in grado di: registrare le coordinate geografiche, notificare la posizione del veicolo, mapparne i movimenti, contattare i soccorsi e via dicendo.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l'European GNSS Agency (GSA) che ha co-finanziato il progetto. La creazione dello scooter è di un consorzio tecnologico di aziende spaziali europee, con tanta Italia al suo interno. A contribuire al progetto, infatti, Honda Italia, che ha fornito l'SH, l'azienda Spaceexe, che ha eseguito le prove nella propria sede di Roma, e la belga Vitrociset, coordinatrice del progetto e responsabile dello sviluppo dell'intero software, che è parte del gruppo Telespazio del colosso nazionale della difesa Leonardo. Secondo Il Giornale, il progetto sarà presentato ufficialmente, in ogni suo dettaglio, a novembre, in occasione della prossima edizione di EICMA. Noi nel frettempo, gli abbiamo già fatto una foto.