Ieri abbiamo scritto “Dovi bacia tutte, ma sposerà il primo amore”. Chiedendoci, però, se il primo amore fosse la Honda o, come sostengono da sempre quelli che gli sono vicini, il motocross. E abbiamo sbagliato a chiedercelo, perché la risposta ce l’aveva data tempo fa proprio il papà di Andrea, Antonio Dovizioso. Cosa farà Andrea? Gli avevamo chiesto. “Motocross con me!” – era stata la sua risposta. Poi aveva cercato di mettere una toppa, spiegando che quello era il suo pensiero e la sua idea, non certo la decisione presa dal figlio. Oggi, dopo aver praticamente appreso che Andrea Dovizioso ha effettivamente scelto il cross, quelle parole ci sono tornate bene in mente.
La notizia non è ancora ufficiale, ma sembra che Dovi e il suo manager, Simone Battistella, stiano solo aspettando il momento giusto per l’annuncio. Stando alle indiscrezioni trapelate in queste ore, i due hanno interrotto le trattative prima con Yamaha e poi con Honda all’inizio dell’ultimo weekend di gara. Alla base della scelta non ci sarebbero motivi economici e nemmeno sfiducia nei progetti, ma la volontà dello stesso pilota di Forlì di stare un anno alla finestra per dedicarsi alla passione della sua vita, piuttosto che accontentarsi di fare qualcosa che non vuole fare. Cioè il collaudatore. L’idea, come anticipato nei giorni scorsi anche da Carlo Pernat è quella di dare vita anche ad una scuola per giovani promesse del motocross, oltre che partecipare ad alcune competizioni regionali e nazionali.
L’impressione, però, è che per quanto riguarda Honda possa esserci ancora un minimo spiraglio, visto che la situazione di Marc Marquez sembra non promettere nulla di buono. Per salire in sella alla RC213V, comunque, se le cose non dovessero andare per il meglio per il campione di Cervera, ci sarebbe comunque tempo, visto che non c’è una regola che impone di sostituire il pilota titolare con il collaudatore. E’ chiaro, a questo punto, che Stefan Bradl sarà confermato nel ruolo di tester e che se davvero Marc Marquez dovesse sottoporsi ad un nuovo intervento chirurgico che potrebbe tenerlo fuori nelle prime gare della prossima stagione, Andrea Dovizioso sarebbe la prima scelta.
Anche perché “anno sabbatico” non significa “appendere il casco al chiodo”. Andrea Dovizioso lo ha detto chiaramente: “Sento ancora il fuoco della competizione, io voglio ancora correre”. Tanto che tra le suggestioni di mercato, per il 2022, c’è quella che vorrebbe Andrea Dovizioso in Suzuki, a fare da “padre pilota” alla nascita di un team satellite che potrebbe vederlo lavorare fianco a fianco con Valentino Rossi e la struttura della VR46.
Se siete arrivati fino a qui seguiteci anche su Facebook e su Instagram