La moto non è solo un pezzo di ferro. Ce lo ricordiamo sempre, ma poi ci sono quelle volte in cui ricordarselo non basta e, se si può, bisogna fare qualcosa dipiù. Come, ad esempio, rispondere a un appello. A lanciarlo è Donatella, donna, zia e motociclista per rispondere a un dolore (che cosa significa lo raccontiamo più avanti). Questa mattina, in un gruppo social, ha postato un volantino che sulle prime ha rischiato di mandarci di traverso la colazione, perché è stato un pugno violentissimo sullo stomaco: “C’è un sorriso da regalare a Alessia”. Ad accompagnare quel volantino anche la foto di una ragazza che ha un sorriso di una potenza inversamente proporzionale al numero di capelli che ha in testa. Il resto non serve stare a spiegarlo bene. Quello che serve raccontare, invece, è chi è Alessia.
A farlo è proprio Donatella: “Alessia è una ragazza di diciassette anni che combatte con il cancro da quando ne aveva due. Ha lo spirito di chi non molla mai e se anche è finita in ginocchio qualche volta, s’è sempre rialzata. Io l’ho conosciuta mentre attraversavo un grande dolore. Anni fa, ricoverato con lei in un reparto di oncologia, c’era anche mio nipote: lui non ce l’ha fatta”.
Viene da chiedersi cosa c’entrino le moto e quale è il gancio con la storia di una ragazza che lotta, ma a spiegarlo è ancora Donatella: “Le moto c’entrano perché quando mio nipote s’è arreso al cancro io ho avuto bisogno di reagire. Dovevo trovare qualcosa che celebrasse la vita e così, senza sapere nemmeno dove sta l’acceleratore, mi sono presa una moto. La moto è stata la mia reazione al dolore e ad un certo punto mi sono detta che come ha aiutato me, la moto, o comunque la passione per le moto, avrebbe potuto aiutare altri. Nel frattempo conoscevo già Alessia, ci frequentavamo e insieme alla mia passione è nata anche la sua, anche perché sua mamma è stata una motociclista. Chiede sempre di raccontare i miei giri in moto o quelli dei gruppi di cui faccio parte e delle iniziative che portiamo avanti e da lì, in accordo con la mamma e il papà, è nata l’idea di farle una sorpresa. Una sorpresa da fare subito, da fare in fretta, perché il cancro ha deciso di provare a assestarle un altro colpo durissimo”
La moto, quindi, questa passione che spesso è vista come qualcosa che avvicina alla morte e che invece celebra la vita, che diventa un mezzo non per andare da qui a lì, magari pennellando curve o concedendosi un po’ di adrenalina, ma per spalancare il cuore insieme al gas, per rendere una sfida, una lotta, un combattimento che è personale, come qualcosa di condiviso. E dannatamente rumoroso, quasi a voler simbolicamente spaventare un mostro che invece è taciturno. Balordo. E che adesso ha attaccato i polmoni, lì dove l’aria, quella che sbatte sulle visiere e sulle carene, diventa vita.
“Insieme alle Charlie’s Angels Biker e al gruppo dei Disorientati – ha concluso Donatella - abbiamo deciso di presentarci con più moto possibili sotto casa di Alessia. Un gesto che magari potrebbe sembrare senza un particolare senso, ma che invece ha un valore grande e potrebbe essere importantissimo. Niente di troppo organizzato, solo dei punti di incontro per arrivare tutti insieme, portando ognuno qualcosa di blu acceso, il colore che Alessia adora, addosso. L’appuntamento è per giovedì 22, alle 16, a Latina, oppure alle 16,45 a Aprilia, oppure direttamente alle 17 a Rocca di Papa (le indicazioni precise nella foto sotto, ndr)”. E’ lì vicino, precisamente a Grottaferrata, che Alessia vive. Vive e combatte.