Wheels and Waves, mega evento dedicato - soprattutto ma non solo - al custom, molla. È di poche ore fa l'ufficialità dell'annullamento dell'edizione 2020. La causa? Il Coronavirus model year 19/20, ovviamente. Eppure W&W è una manifestazione che si svolge completamente all'aperto, in spazi enormi dove non sarebbe stato difficile mantenere un corretto distanziamento. E allora? E allora il problema forse non è il Covid, ma lo strascico che il Covid ha lasciato nel mondo, anche in quello delle motociclette.
Il Motor Bike Expo di Verona, alla faccia dei tanti big che hanno mollato, tiene duro e conferma l'edizione 2021. Una kermesse nata 13 anni fa per dare visibilità alle special, ai preparatori italiani e non solo. Un salone dal successo immediato, che è cresciuto negli anni, fino a poter vantare grandi nomi e grandi presenze internazionali, in cui, oggi, non manca ormai nessuna delle grandi case - quanto meno attraverso un concessionario di zona - ma che, tuttavia, col tempo, ha deciso di ridimensionare lo spazio dedicato alle moto custom.
Qual è il motivo di questa evoluzione? Ha ancora senso parlare di custom in Italia? E com'è ulteriormente cambiato questo mondo a causa del Coronavirus? Abbiamo sentito qualche parere di chi ci è dentro e che di lasciar perdere, non ci pensa neanche lontanamente.
Mr Martini
Partiamo, non a caso, da lui: Mr Martini. Verona è la sua casa, la sua città, il Motor Bike Expo è la sua fiera, lì ha sempre tirato fuori tutto l'estro che lo anima, con stand pazzeschi e moto uniche. Ecco cosa ci ha raccontato.
"Il custom non morirà mai! Finché ci saranno i sognatori e finché ci sarà la voglia di dire qualcosa di diverso, il custom non morirà! Certo è che si è decisamente ridimensionato, dopo una bella esplosione è ora nella fase di calo, per diversi motivi: uno è certamente quello economico, Covid o non Covid, l'economia era già compromessa. Il lockdown ha contribuito anche in maniera positiva però, per quanto mi riguarda: il doversi fermare ha permesso alle nuove idee di farsi spazio!
Un altro motivo della discesa delle special riguarda le aziende, che hanno iniziato a produrre moto di serie, omologate - cosa molto importante - sul filone delle custom e con agevolazioni che il preparatore non può dare (pagamenti, leasing...).
Le moto moderne poi sono molto più difficili da personalizzare e questo ne fa aumentare anche i costi, per questo normalmente si prediligono basi d'epoca.
Ultimo e non ultimo, dopo un'ondata di moda del settore, due o tre anni, come ogni trend anche il custom è andato a scemare.
Per quanto riguarda il Motor Bike Expo, è ovviamente nato come evento orientato principalmente su questo mondo, ma si è naturalmente evoluto, è cresciuto e di conseguenza ha dovuto inserire anche tutta la parte delle moto di serie.
Il custom però resta il cuore pulsante della fiera, anche se meno visibile, una fiera dal livello molto alto che anni fa era l'unica grande kermesse dedicata al settore in Europa, mentre ora le scelte sono parecchie, e i preparatori magari scelgono di partecipare a eventi meno costosi in termini di stand e presenza".
Plan B Motorcycles
Anche Christian, di Plan B Motorcycles, ci dice la sua.
"Il custom in Italia sta semplicemente vivendo la fine di quella che è stata la moda delle cafèracer in generale; mi sembra che tutto si sia spostato verso l'enduro, verso "la terra", con il flat track che ha preso buona parte della scena e tanti bikers con moto dai semimanubri si sono spostati sulle vecchie enduro anni 80, ad esempio.
E onestamente credo che sia un bene, perché si toglie tutto quello che era solo moda: le moto tutte uguali e la mancanza della ricerca del bello. Può sembrare esagerato, ma io la penso così; è ovvio che c'è meno interesse e questo è negativo, ma quelli che sono ancora interessati sono quelli genuini!
Il colpo dato dal lockdown e l'impatto a livello economico probabilmente li sentiremo più avanti. Sicuramente però questo momento ha consentito un riordino personale e non solo: abbiamo avuto modo di portare avanti lavori in officina che aspettavano da tempo, e siamo ripartiti con un ambiente più ordinato e messo a punto.
Per quanto riguarda il Motor Bike Expo, sì, c'è meno visibilità per il custom ed è per questo che negli ultimi anni mi sono concentrato sull'estero, partecipo a manifestazioni in tutta Europa, dedicate solo al mondo delle special, dove il lavoro svolto dai preparatori è realmente valorizzato.
A Verona ci sono concorsi - con giudici del mondo dello spettacolo - che non fanno distinzione di categoria tra professionista e amatore e il costo per partecipare, per gli stand, non è indifferente, cosa che non incentiva il settore.
Bisognerebbe veramente fare un giro in Europa - e non solo - e prendere spunto da tutti gli altri eventi, primo su tutti il Bike Shed".
Gallery Motorcycles
"Fortunatamente come Gallery non ho riscontrato particolari differenze in termini di numero di commesse". Dice Mirko di Gallery Motorcycles, un'officina che lavora prevalentemente su base Harley-Davidson.
"Ho deciso di mia iniziativa di chiudere al pubblico per un periodo pre-lockdown e in questo lasso di tempo mi sono dedicato a due progetti (uno su base Crossbones e l’altro su base Breakout) che mi erano stati commissionati da due clienti affezionati. Pertanto, personalmente e soprattutto fortunatamente, la pandemia non ha influito negativamente sul numero di special. Basandomi sulla mia esperienza posso asserire che, indipendentemente dalla pandemia, un progetto special viene solitamente commissionato da clienti che hanno più moto a loro disposizione e ritengono il progetto special come il soddisfacimento del desiderio di possedere un pezzo unico. Il periodo di chiusura ha stimolato la mia creatività. Sto lavorando ad un nuovo progetto che presenterò al Campionato del mondo. Voglio essere ottimista. Siamo italiani e la nostra storia ci insegna che, quando ci impegniamo seriamente, non ce n’è per nessuno!"
Giulia, The Blonde Pipes
Ultima ma non ultima Giulia, aka The Blonde Pipes: "Le special sono quelle moto che partono da un'idea, da una storia, da un movimento, e diventano realtà. Non sempre sono capite ma di certo sono costantemente ammirate. Ma proprio perché le ritengo moto che racchiudono una personale ispirazione, al di là dell'investimento economico, credo che continueranno ad evolversi, comunicando al mondo delle due ruote una visione diversa, una storia nuova, che parla di rivalsa, di unione e di voglia di ripartire, una storia speciale, di come il mondo ricomincia piano piano a respirare.
Sicuramente all'interno di tante officine e tanti garage lo stop forzato è stato fucina di idee e fermento di valori culturali. Sono davvero curiosa di vedere i nuovi progetti che rimetteranno "in moto" il meraviglioso settore della creatività handmade".
Ok ma come funziona il prossimo Motor Bike Expo?
Sono parecchie le iniziative che lo staff del MBE ha in cantiere, tra cui alcune promozioni dedicate alle aziende per creare aree espositive più estese, in modo da favorire il distanziamento sociale. In programma anche lo sviluppo di una piattaforma di matchmaking per agevolare gli incontri B2B tra aziende e operatori.
Per quanto riguarda il pubblico, l'evento avrà luogo dal 21 al 24 gennaio 2021, ci sarà un potenziamento dei servizi di ticketing online, così da alleggerire i botteghini in fiera e non ci sarà alcun aumento dei costi del biglietto, anzi saranno riservate delle particolari agevolazioni a chi deciderà di acquistare il proprio titolo d'accesso in anticipo.
Proprio come l’ultima edizione, Veronafiere non sarà l’unica location coinvolta: l’intera città sarà protagonista con iniziative culturali e di intrattenimento fuorisalone che serviranno da volano per trasmettere la passione per le due ruote, oltre che per lo sviluppo di un importante indotto per gli esercenti del centro e dell’interland veronese.