L’elettrico è pesante, non urla al limitatore - per forza, il limitatore non c’è - ha bisogno di tempo per ricaricarsi. Su di una moto metti benzina, se sei fortunato aggiungi olio al tre percento e magari hai anche uno scarico in titanio che sfiamma: altra roba, non c’è da discutere. Vedere la Ducati V21L a Vallelunga però, con Alex De Angelis a spingerla tra i cordoli, è un’emozione che ha poco da invidiare alla scampanellata di una frizione a secco. Ducati il prossimo anno prenderà in mano l’intero campionato MotoE, attualmente affidato ad Energica, per farne qualcosa di speciale, puntando (ce lo raccontava Andrea Ferraresi, Direttore del Centro Stile) a fare moto elettriche più leggere, veloci, potenti. Per farsi trovare pronti ad un futuro elettrico, ma anche per dimostrare che a Borgo Panigale sono in gradi di produrre moto a batterie simili per prestazioni e tempi sul giro al tre cilindri Triumph impiegato in Moto2.
Il video non racconta i dati tecnici, Ducati è ancora in fase di sviluppo, ma qualcosa si riesce a vedere. Ci sono le classiche tre mappature (A, B, o C) per il controllo della trazione, così come per il ride by wire e per il freno motore, oltre ad una lunga serie di dati che vanno dalla temperatura delle batterie ai parametri del motore. Soprattutto però ci trasmette una sensazione. Quella di una moto che va fortissimo, che sibila come un’astronave da guerra in Star Wars. Il sibilo di quando la vedi passare dice a denti stretti tecnologia, velocità. Se ti piacciono le corse sono queste le cose che metti davanti, altrimenti i piloti girerebbero tutti su grosse e incasinatissime custom. Invece per la Ducati V21L vale lo stesso principio per cui una moto da corsa non deve essere bella, deve andare forte. Se poi ha anche le linee di una moto da corsa, con il muso scavato ai lati e una coda armoniosa per massimizzare l’aerodinamica, tanto meglio. I piloti della MotoGP possono storcere il naso, loro sono in grado di chiedere più potenza ad una moto da 280 CV e 150 chili di peso, ma per tutti gli altri la MotoE marchiata Ducati sarà qualcosa di mai visto prima. Velocissima, con quel suono da incrociatore stellare, tanto male non dev’essere.