Vanni Oddera si è dovuto fermare. Ha lasciato la Sicilia, dove era impegnato con la Mototerapia Take Away, su di una sedia a rotelle e una sospetta frattura vertebrale. Lo ha raccontato con il sorriso, ma solo per gli altri. Poi gli esami, arrivati da pochissimo, che gli hanno detto che potrà camminare ancora. Lo abbiamo contattato per farci raccontare queste giornate.
Ciao Vanni. Come stai?
“Ho fatto tutti gli esami, mi hanno dato i risultati un’ora e mezzo fa. Le vertebre si sono salvate, ho strappato un fascio muscolare della schiena. Male così non l’ho mai avuto in tutta la mia vita, lo giuro”.
Cosa è successo?
“Ho esagerato durante un trick in aria, non sono neanche caduto, ho proprio esasperato il trick nel salto. Considera che durante un trick in aria fai sempre leva su di una moto da 100 chili, ed è come provare a fare degli esercizi su di una panca piana caricando 100 chili. Se esageri uno strappo ti può capitare”.
Eri in Sicilia per la Mototerapia Take Away.
“Si, sono andato in Sicilia ma poi il dolore mi ha portato di nuovo qui. Questo perché dalla lastra si sospettava una frattura e sono tornato su di corsa, però tutti i miei compagni hanno continuato lo stesso anche senza di me. Ed è bello, perché la squadra è unita ed ha fatto un lavoro stupendo. Molto bello”.
Tutto sommato però è andata bene…
“Si, assolutamente. Ma giuro che un male così non l’ho mai avuto. Mi hanno fatto di tutto… TAC, risonanza, lastre. Dalla lastra si pensò subito che la vertebra fosse rotta. Poi hanno visto che era già stata rotta in passato, pensa un po’. Ma la verità è che ho avuto proprio paura. Ho avuto paura di dover lasciare tutto. Il dolore mi piegava, non riuscivo né a camminare né a muovere le gambe. È stata un’esperienza terribile. Adesso sono tranquillo, ma ho passato tre giorni difficilissimi. E ho capito ancora di più cosa vuol dire per una persona finire sulla sedia a rotelle. Finisce tutto. Se non sei forte di animo è finito tutto”.
“Ho pensato a quanta forza hanno queste persone che reagiscono, una forza immensa. Ma devi avere le persone giuste accanto, perché altrimenti non vai da nessuna parte. Un poveraccio che rimane sulla sedia a rotelle così, senza delle belle amicizie e le giuste persone accanto… È finita. È veramente terribile, un conto è avere un dubbio come a me.
C’è stato un momento in cui hai pensato che dovesse andare proprio così?
“No. Non ho pensato che sarebbe dovuta andare così. Però ho avuto il dubbio che avrei potuto rimanerci. E lì, solo al pensiero crollavo. Non mi riuscivo a vedere. Non so se avrei trovato il modo di farcela. È stato un incubo che è durato più di tre giorni. E ho capito che basta un attimo. Bisogna avere tanto, ma tanto rispetto per le persone che si trovano in questa situazione. Ora con calma riprenderò, voglio fare qualcosa con l’elettrico. Perché secondo me è una bomba”.