Auto elettriche ed e-bike stanno sempre più prendendo piede in questi ultimi anni e, piano piano, stanno facendo breccia all’interno del cuore degli appassionati. Un discorso analogo, invece, non può essere fatto per quanto riguarda le moto elettriche che, molto spesso, sono ancora mezzi goffi e pesanti.
Molto spesso, però, non significa sempre, e il customizzatore Walt Siegl ha voluto unire la leggerezza delle bici elettriche a soluzioni tecniche ed estetiche da moto in una concept bike, con un risultato ottimo.
Costruita partendo da un foglio bianco, questa nuova creazione di WSM è estremamente difficile da classificare e lo spiega bene lo stesso Siegl: "Volevo costruire un mezzo che sembrasse provenire dal mondo delle due ruote, e non solo da quello delle moto. Questo mezzo potrebbe facilmente essere la piattaforma per una bici a pedalata assistita, una moto o una bici elettrica ad alte prestazioni. La tecnologia delle biciclette elettriche si presta a questa versatilità".
Non è la prima volta che Walt si cimenta con un mezzo a batterie, avendo realizzato qualche tempo fa la Alta ma, in questo caso, ha pensato a qualcosa di più radicale per il proprio committente, l'Haas Moto Museum di Dallas, in Texas.
"Quando abbiamo discusso del progetto", ha raccontato Walt, "Bobby Haas, il fondatore del museo, e la direttrice Stacey Mayfield hanno appoggiato in pieno il mio progetto per un'altra moto elettrica. Bobby è un grande sostenitore dei costruttori di moto custom (ha tre mie moto) e continua ad acquistare ogni moto che sia veramente rilevante nella storia del trasporto su due ruote. Il museo è assolutamente da visitare".
Tutto è stato concepito per ridurre il peso all’osso e il design è molto filante. L’unica vera parte di carrozzeria è costituita dalle due cover in alluminio che vanno a celare la batteria, tant’è che il peso complessivo, prima della verniciatura, ammontava a soli 45 kg.
Il cuore della WSM è un motore Sur-Ron da 3000W realizzato da Luna Cycle e collegato a una batteria Panasonic da 65 volt. Per tenere sotto controllo il livello della batteria c’è un piccolo display inserito tra i due semi manubri che ricordano un po’ quelli di una cafè racer. Tanti poi i dettagli di pregio, a partire dalla base in fibra di carbonio della sella, rivestita in Alcantara, fino alla forcella a steli rovesciati e al mono a marchio DNM.
Tutto è al proprio posto e nessun dettaglio stona, andando a donare a questa opera d’arte un design radicale. Purtroppo questa, nello specifico, non vedrà mail la produzione e rimarrà solo un prototipo per il museo texano ma… Walt non ha escluso che possano nascere nuovi modelli da questa piattaforma.