Solo una settimana fa s’è reso protagonista di un gesto che potrebbe bastare da solo per vanificare un’operazione simpatia che in questi ultimi anni, insieme alle vittorie, stava portando i suoi frutti. Ora, dopo lo scapaccione rifilato a Franco Morbidelli a Losail e le velenose dichiarazioni di domenica, Aleix Espargarò se ne è uscito con un post su Instagram che non farà piacere a gran parte degli appassionati italiani. Il pilota dell’Aprilia, infatti, ha scritto testualmente: “Ora più che mai, sino alla morte, sto con il #teamMartin a Valencia! Una stagione da evidenziare, con una crescita come pilota degna di un campione. Sono molto orgoglioso, ho imparato tanto da te quest’anno! Ti adoro fratellino/figlio”.
Un commento, il suo scritto proprio sotto un post di Jorge Martin e che chiaramente non è passato inosservato, con Espargarò che, quando gli hanno chiesto conto della sua presa di posizione, ha ribadito ancora: “Trentasette punti sono tanti, Jorge deve crederci, perché non sono più solo venticinque come negli anni passati – ha spiegato - Recuperare ventuno punti su trentasette mi sembra più possibile in un circuito piccolo come Valencia. Jorge ha una sola opzione: andare avanti, attaccare. Direi che se Pecco avesse avuto un vantaggio di dieci o dodici punti sarebbe stato sicuramente più facile, ma penso che Jorge possa essere pericoloso. Dargli una mano? Cento per cento! È uno dei motivi per cui sono qui nonostante l’infortunio. Intendo aiutarlo in tutto ciò che posso, dentro e fuori dalla pista. Abbiamo già parlato, molto. Sono orgoglioso che Jorge, ogni volta che gli viene in mente qualcosa, o ha un piano, bussa alla mia porta: condividiamo molto”.
Tra i due c’è un rapporto speciale e umanamente le affermazioni di Espargarò sono anche comprensibili, anche se appaiono poco sportive. In pochi, infatti, sanno che il pilota dell’Aprilia, quando Martin era giovanissimo e senza un Euro, s’è speso in prima persona per farlo correre, consentendogli di mostrare tutto il suo talento e scongiurando un “prematuro addio alle corse” che invece sembrava già segnato. Un legame fortissimo, quindi, quasi da padre e figlio, o da fratello maggiore e fratello minore, con Jorge Martin che a Valencia, comunque, potrà contare di sicuro anche su altri due piloti. Uno è Marc Marquez, che già a Losail è stato molto chiaro: “Da molte settimane dico che vincerà Martin, ora la situazione per lui è più complicata, però deve provarci. A Losail ho evitato di attaccarlo perché anche pochi punti per lui potevano essere preziosi”. Qualcosa di simile l’ha detto anche Johann Zarco, spiegando che in Qatar ha provato in tutti i modi a proteggere il suo compagno di squadra, anche rifilando qualche sportellata di troppo. “E’ il mio compagno di squadra, è chiaro che lo aiuterò per come potrò a Valencia, per lui e per la squadra, pramac, in cui ho trascorso questi anni della mia carriera e con cui ho ottenuto anche la mia prima vittoria in MotoGP”
E Pecco? Anche il Team Pecco, per usare le stesse parole di Espargarò, appare comunque ben nutrito, anche se meno esplicito nelle dichiarazioni. Enea Bastianini, chiaramente, sarà il primo alleato del campione del mondo in carica, ma anche l’intera truppa della VR46 - Marco Bezzecchi, Luca Marini e Franco Morbidelli - potrebbe in qualche modo, se ce ne fosse bisogno, “spendersi a protezione” del 63, soprattutto se le cose dovessero mettersi male dopo la Sprint del sabato.