In questi giorni sta facendo i conti con un mal di schiena micidiale, ma Carlo Pernat è uno che non mancherebbe un week end di gara neanche se lo legassero nella sua Genova. C'era a Jerez e non è mancato, chiaramente, neanche nel consueto appuntamento con GPOne in cui analizza, ormai come da tradizione, il fine settimana della MotoGP. Il tema più caldo? Ovviamente Honda e Marc Marquez
"Per Honda è stato cappotto pieno! - ha detto il settantaquattrenne - Quello che è successo a Austin, con Rins che è andato a vincere il GP della domenica è stato la classica rondine. Com'è che si dice? Una rondine non fa primavera. E a Jerez, purtroppo, l'abbiamo visto. Sono in crisi profonda e credo che questo sia innegabile. Tra l'altro ho il serio sospetto che Marc Marquez possa non tornare neanche a Le Mans e che, anzi, non riuscirà a tornare presto. Questo non aiuta Honda e non fa bene neanche alla MotoGP, che comunque ha bisogno di un campione come Marc in pista". Non ci sarà Marc Marquez e, probabilmente, in Francia non ci sarà nemmeno Enea Bastianini: "Non lo so - ha spiegato ancora Pernat - ma rischia di non esserci e è un peccato. Lui sicuramente vorrà provarci, ma vedremo cosa diranno i medici".
Intanto, però, al di là di Marc Marquez e Enea Bastianini e delle loro sfortune, il ritorno in Europa della MotoGP ha segnato una nuova certezza secondo il manager genovese. "Dicevamo tutti che l'avversaria numero uno di Ducati sarebbe stata Aprilia e invece è KTM. Il lavoro che è stato fatto in KTM è molto buono. Quindi direi benvenuti a loro nel ruolo di sfidanti Ducati. Sono arrivati prima di quanto pensassero e non è un caso, soprattutto grazie ai tecnici italiani ex Ducati. La situazione Aprilia, invece, è un po' oscura. Maverick Vinales fa tempi pazzeschi, ma se parti così dietro il mondiale lo vedi con il binocolo, mentre sono un po' deluso da Aleix Espargarò, da lui mi aspettavo qualcosa di più, perchè è lui che guida lo sviluppo della moto e è lui il capitano della squadra". Una squadra che comunque è lì a giocarsela, appena un gradino sotto a Ducati, mentre chi proprio non c'è è yamaha. Il marchio giapponese non riesce a dare a Fabio Quartararo e Franco Morbidelli la moto che vorrebbero, ma per Pernat il problema è che nessuno riesce a individuare le cause: "Se subiscono un sorpasso o si trovano indietro la moto, a detta dei piloti, diventa inguidabile e non è performante. A Jerez sia Quartararo che Morbidelli, però, hanno dovuto fare i conti con penalità assurde che hanno condizionato le loro gare, ma i tempi erano più che buoni e se guardiamo il cronometro non sono messi malissimo".
Tutti, chi più e chi meno, quindi, a fare i conti con qualche problema di troppo e pure in Ducati, se si va a stringere, la situazione non è idilliaca. "E' un Pecco contro tutti in questo momento - ha concluso Pernat - Ma non è facile nemmeno per lui. Non dimentichiamo che deve portare avanti tutto da solo perchè comunque non può contare sul contributo del compagno di squadra, con Enea che è fuori da Portimao. Pecco e Ducati a Jerez hanno fatto una gara fantastica e spesso le critiche a Bagnaia sono ingiuste. E' vero che ha fatto due zero, ma è vero pure che sta lassù davanti a tutti. Pecco ha dimostrato che se non perde la concentrazione è il più forte di tutti e a Jerez lo ha fatto vedere ancora una volta, perchè Brad Binder non è uno facile da mettersi dietro".