“Io andavo in pista con l’intenzione di essere più veloce di tutti gli altri, Valentino lo faceva pensando, invece, a bloccare gli altri. A volte ti toglieva la pazienza: Casey Stoner c’è cascato e spesso c’è riuscito anche con me, tanto che ho dovuto cambiare mentalità”. Lo ha raccontato Dani Pedrosa, nella puntata a lui dedicata di Cuatro Tiempos, la serie di DAZN Spagna su quattro piloti che ormai hanno appeso il casco al chiodo: Martinez Aspar, Crivillè, Lorenzo e, appunto, Pedrosa.
Il piccolo samurai, parlando del Dottore di Tavullia, non ha usato toni polemici, ma ha spiegato quale è stata la vera rivoluzione portata da Rossi nel mondiale: il modo di fronteggiare gli avversari. Considerandoli più come nemici da fermare che come rivali da battere provando a essere migliori. “Riusciva a innervosirti – ha concluso Pedrosa – io ho dovuto cambiare approccio alle gare per non lasciare che questo accadesse e condizionasse i miei risultati”. Un lavoro sul modo di ragionare che non è riuscito, ad esempio, a altri rivali storici di Rossi, tra cui Casey Stoner, che non ha mai nascosto di aver particolarmente sofferto l’atteggiamento del 46 in pista.
Rivelazioni, quelle di Pedrosa, che non sono certo una novità nell’ambiente, ma che arrivano da uno dei protagonisti principali degli anni d’oro della MotoGP. Tanto che lui, nonostante un talento pazzesco, non è mai riuscito a vincere il mondiale nella massima categoria, fino alla decisione di dire basta quando ormai nella sua vita aveva iniziato a farsi insistente una sensazione fastidiosa. “E’ come se a un certo punto una voce ti dice di dire basta – ha raccontato – All’inizio succede raramente e ignori quella voce, la contrasti. Poi comincia a accadere sempre più spesso. Alla fine un giorno sono caduto con un altro pilota, mi hanno dovuto operare alla mano. Ero in ospedale, mi sono svegliato dall'operazione e i miei genitori erano lì e ho detto loro che avrei smesso. Non volevo essere in ospedale tutti i giorni. Quell’infortunio mi ha portato a prendere quella decisione in maniera definitiva".