Problemi nell’organizzazione della sicurezza al Gran Premio d’Australia, che continua a far discutere. Infatti, prima che venisse esposta la bandiera a scacchi, c’è stata un’invasione di pista da parte degli spettatori, che hanno eluso tutte le misure di sicurezza. Al centro di quanto accaduto sono finite le due Haas di Nico Hülkenberg e Kevin Magnussen. Nel primo caso alcune persone si sono avvicinate alla monoposto parcheggiata in curva 2. Nel secondo caso invece la vettura del danese, che è finita contro le barriere quando mancavano due giri alla fine della gara, nell’impatto ha perso dei detriti che sono finiti addosso a un tifoso, Will Sweet, ferendolo al braccio. Nonostante tutto le conseguenze avrebbero potuto anche essere peggiori: “Magnussen è andato contro le barriere, e qualcosa mi ha colpito al braccio, e sono rimasto lì a sanguinare, il braccio mi copriva il collo, ma se avesse colpito la mia fidanzata, l’avrebbe presa in testa. Le persone si stavano arrampicando, in parte cercando di togliersi di mezzo e altri per afferrare i detriti. Quando poi ho raccolto il pezzo di ruota mi sono reso conto di quanto fosse grande e pesante. Una parte di essa era frantumata e molto tagliente, e se mi avesse colpito con un’angolazione diversa, sarebbe stato orribile”.
L’incidente si è verificato in una zona in cui c’erano anche dei bambini. Sweet ha raccontato di aver ricevuto assistenza medica solo al termine della gara: “Nessuno è venuto a guardare la mia fidanzata era piuttosto spaventata e al limite dello shock. Poiché si trattava di un finale davvero eccezionale, siamo rimasti a guardare la fine della gara, e poi siamo andati all’ambulanza del St John e mi hanno medicato. In qualche modo il detrito ha scavalcato la recinzione, e proveniva anche da una certa altezza, ed è riuscito ad atterrare tra la folla, in una collina molto affollata a lato della curva due”. Andrew Westacott, Responsabile del Gran Premio d’Australia: “Sembra che si sia trattato di un caso isolato, perché non è detto che le barriere di sicurezza e anti-detriti vadano a 20 metri d’altezza. Queste sono uguali in tutto il mondo. Siamo in regola con le norme FIA, ma come in tutti gli sport motoristici, e come in tutti i grandi eventi, alla fine si organizzano dei debriefing per indagare e per vedere cosa possiamo fare per migliorare. Ci metteremo in contatto con il tifoso, visto che Sweet è un fan di Magnussen. Sono sicuro che riusciremo a organizzare un incontro tra lui e il pilota tramite la Haas. Spero che il ragazzo stia bene, sono contento che anche la sua fidanzata accanto a lui non si sia fatta male e questo ci ricorda che la sicurezza è fondamentale quando si tratta di Formula 1 e di motorsport in generale”.