C’erano Valentino Rossi, Andrea Dovizioso e Dani Pedrosa. Potrebbe sembrare l’attacco di un vecchio racconto, invece è semplicemente la cronaca di quello che è successo esattamente ieri al Marco Simoncelli World Circuit di Misano Adriatico. In pista, infatti, sono stati protagonisti i campioni della MotoGP e hanno guidato veramente di tutto. Per alcuni, come Dovizioso e Pedrosa, infatti, s’è trattato di veri e propri test con i prototipi di Yamaha e KTM, mentre gli altri hanno approfittato per girare con derivate di serie da allenamento. E poi c’è stato Pedro Acosta, che s’è presentato a Misano in sella a una Moto2 e ha macinato un gran numero di giri con quella. Suoni che si mescolano, vecchi campioni che tornano a incrociarsi in pista e, su tutto, l’occasione per preparare al meglio la doppia sfida che andrà in scena proprio a Misano in questo settembre.
E’ chiaro, però, che il lavoro maggiore l’hanno fatto quei piloti che sul tracciato romagnolo avevano il compito di provare materiali per la MotoGP e quindi quelli che erano lì in veste di collaudatori. In Yamaha, in particolare, il lavoro fatto è stato tantissimo, con Andrea Dovizioso che, chiamato all’ultimo momento in sostituzione di Cal Crutchlow, ha provato la M1 in tantissime configurazioni differenti. E’ noto, infatti, che gli ingegneri di Iwata stanno cercando soluzioni aerodinamiche che consentano alla moto giapponese di ritrovare l’agilità perduta a vantaggio della maggiore potenza del motore sviluppato da Marmorini. I piloti titolari di Monster Energy, Fabio Quartararo e Alex Rins, hanno seguito da vicinissimo il lavoro del Dovi, approfittando anche loro per qualche giro d’allenamento in una giornata che per Yamaha – dopo la sfortuna del giorno precedente – s’è rivelata particolarmente importante. E’ chiaro, però, che non è ipotizzabile una M1 da subito capace di tenere il passo delle Ducati, ma i progressi si vedono.
A proposito di Yamaha, non è mancato chi ha provato a chiedere a Andrea Dovizioso se dopo questo ritorno di fiamma con la velocità potrebbe trovare accattivante l’ipotesi di una wildcard, ma il forlivese è stato perentorio: “Per ora no, grazie”. Molto più probabile, invece, che l’italiano possa diventare una sorta di consulente del test team vista la sua grande esperienza, mentre il vero e proprio ruolo di collaudatore sarà destinato a Augusto Fernandez, in uscita dal Team Gas Gas.
Sempre in sella a una Yamaha, ma chiaramente non una MotoGP, al Marco Simoncelli World Circuit s’è visto anche Valentino Rossi che ha lavorato insieme a Pecco Bagnaia, Marco Bezzecchi e Franco Morbidelli, che invece erano chiaramente in sella alle Ducati Panigale V4 con cui solitamente si allenano. Diversi giri messi in fila per preparare, oltre al prossimo appuntamento di Aragon, il GP di San Marino e quello dell’Emilia Romagna insieme al grande capo dell’Academy. Presente, ovviamente, anche Luca Marini, ma in sella alla Honda, insieme al suo compagno di squadra Joan Mir.