A Misano c’è arrivato da leader della classifica generale, con 23 punti di vantaggio su Pecco Bagnaia dopo il doppio secondo posto di Aragon e il fine settimana disastroso del campione del mondo in carica. Però il week end romagnolo per il pilota del Team Pramac è cominciato malissimo. Martin, infatti, s’è presentato alle tv di Misano e poi in sala stampa con la faccia letteralmente stravolta, spiegando subito di aver avuto una nottata terribile. Niente bagordi come i piloti di una volta: a metterlo ko è stato un virus. “Non sto bene e spero di rimettermi per domani – ha raccontato – Ho vomitato tutta la notte e quindi quella di oggi non è sicuramente la mia giornata”.
Virus passeggero a parte, però, Martin è consapevole che il Marco Simoncelli World Circuit ha un disegno ottimale per le sue caratteristiche di guida, ma è altrettanto consapevole che è la pista di casa di Pecco Bagnaia e, più in generale, di quei piloti italiani cresciuti allenandosi tra le curve del tracciato romagnolo. “Io sono contento di essere qui – ha proseguito – l’anno scorso ho vinto, ma il 2023 è comunque il passato”. Il riferimento, però, non è alle moto, con Martin che, anzi, ribadisce che le differenze tra la Desmosedici 2023 e la Desmosedici 2024 non sono poi così tante. “Magari nelle staccate più forti la moto di adesso può fare una differenza, ma sono simili – ha concluso prima di tornare a parlare delle sue condizioni – Vedremo cosa verrà fuori qui, ma io in ogni caso darò tutto come sempre anche perché il livello si sta alzando di gara in gara e quello che è successo nella stagione passata di sicuro non conta più. Se penso alla gara qui a Misano credo che sarà difficile avere un dominatore, perché c’è grande equilibrio e poi Pecco e Enea, ad esempio, si allenano spesso qui e quindi è uno dei tracciati in cui possono fare ancora meglio”. Un passaggio, quello di Martin, che è solo una considerazione, con lo spagnolo che risponde così a chi gli chiede se intende mettere pressione a Pecco: “E’ già sotto pressione, corre nel circuito di casa”.
In verità al Marco Simoncelli World Circuit ci si è allenato anche lui e chiaramente era anche tra i piloti che nell’ultimo WDW sono stati protagonisti della Race of Champions con le nuove Ducati Panigale. “Ho chiesto a Morbidelli se frenasse con la Panigale alla 11 e mi ha detto di no – ha raccontato scherzando – quindi già ho capito dove perdevo qualcosa. Loro si allenano sempre qui, sanno tutto fi questo tracciato e sono estremamente veloci. Per fortuna con la MotoGP bisogna frenare alla 11, quindi forse su quello avrò un vantaggio”.
Non è, di fatto, una questione di tracciati, ma di condizioni da mettere a posto sotto tutti i punti di vista per fare il massimo, con Martin che non vede una pista più favorevole di un’altra tra quelle che restano in calendario. “Tutti i punti contano, tutte le gare saranno cruciali perché se sbagli e perdi punti poi è difficile – ha concluso – Bisogna essere sempre lì, più avanti possibile. Io cerco sempre di vincere e faccio di meglio per vincere, è per questo che sono qui, ma a volte non è possibile e mi devo accontentare del secondo posto. Spero di tornare a vincere molto presto”.