Vittoria l’ha scritto con la maiuscola. E questo basterebbe da solo a capire cosa significa vincere per Valentino Rossi. Ma ora c’è pure un video in cui a raccontarlo dopo il ritorno sul gradino più alto del podio è stato proprio lui: Valentino Rossi da Tavullia, l’ex leggenda delle motociclette che adesso s’è reinventato pure pilota di macchine da corsa.
A Misano, ormai lo sanno anche i muri, ha portato la sua BMW prima sotto il traguardo, grazie anche al suo compagno di squadra Maxime Martin. i due hanno saputo approfittare di un incidente al giro undici tra tre Audi e poi, con gli uomini del box, non hanno sbagliato mezza mossa, dopo che nella giornata precedente avevano dovuto fare i conti con una foratura che li aveva costretti a rimontare dalla ventiquattresima fino all'ottava posizione. la domenica, invece, è stata perfetta, come perfetto deve essere necessariamente tutto quando si ha un appuntamento con la Vittoria, con Valentino Rossi che, dopo la premiazione, abbracciando il trofeo proprio sulla strada che dal retropodio riporta nei box, attraversando la sala stampa del marco Simoncelli World Circuit, ha raccontato le sue emozioni.
“Si dice che salire sul podio è importante – ha spiegato in una sorta di Valentino Rossi che intervista Valentino Rossi – però, cazzo, vincere ti fa venire quella cosa nella schiena e nelle gambe che ti fa fare 'brrr'. Bello, poi ti sembra di avere la situazione sotto controllo quando sei primo. Perché quando sei secondo ti viene da dire che potevi fare meglio, invece primo no”. Un racconto semplice, di quella genuinità che è da sempre caratteristica del 46, mentre se la passeggia abbracciando il trofeo e stringendo mani, prima di ripercorrere, nel video, i momenti più importanti di una domenica che è stata speciale per lui e che, di fatto, segna una pagina di storia del motorsport.
La festa con la squadra, l’arrivo della macchina al parco chiuso, la gioia della gente sotto al podio e un applauso finale al tramonto. Quasi a indicare che il tramonto, quando c’è di mezzo uno che si chiama Valentino Rossi, è solo luce che cambia. Definendo prospettive nuove. Annunciando l’arrivo di un altro giorno. Senza fare alcuna paura. Purchè con quella leggerezza che solo il 46 riesce a mixare alla perfezione con la fame di uno che per il dolce gusto della vittoria non teme nemmeno di rimettersi in gioco dopo essere stato una leggenda.