Torna la Formula 1 e torna anche la possibilità per Lewis Hamilton di eguagliare i record di Michael Schumacher. Dopo la vittoria di Bottas in Russia per il britannico potrebbe arrivare il tanto atteso traguardo proprio in Germania, nella terra del Kaiser.
E dopo i tanti dibattiti sulla possibilità di paragonare il talento di Hamilton a quello di Schumacher, e le relative prese di posizione (ricordiamo quella di Alonso qui) anche Jackie Stewart ha detto la sua.
Per il tre volte campione del mondo di Formula 1 fare un confronto tra i grandi di oggi e di ieri non è solo poco sensato - visto che, tra le altre cose, non ci è concesso vederli sfidarsi in pista (e ad armi pari) ma anche per le grosse differenze tra la Formula 1 di oggi e quella del passato.
“Hamilton guida molto bene e non commette quasi mai errori, non sto in alcun modo sminuendo le sue capacità. Ma non è paragonabile a quello che faceva Fangio - che Stewart mette al primo posto tra i piloti più talentuosi della F1 - era straordinario e anche le sue scelte coraggiose lo erano. Non ha mai firmato un contratto di molti anni, ha sempre cercato la monoposto migliore e le migliori persone con cui lavorare".
Jackie ha poi parlato dell'assoluta egemonia Mercedes, un fattore che non ci permette di valutare il reale talento di Hamilton in relazione al resto del gruppo: "Lewis ha preso un'ottima decisione quando ha lasciato la McLaren ed è andato alla Mercedes, e mi tolgo il cappello davanti a quella decisione. Ma francamente, la macchina e il motore ora sono così superiori che è quasi ingiusto per il resto del gruppo".
Vincere con la macchina più forte significa aver successo, vincere in tutte le condizioni significa essere i migliori. Così Jackie Stewart chiude il discorso sulle capacità del pilota in relazione alla propria monoposot. E il tre volte campione del mondo ha una sua personale classifica dei migliori piloti di tutti i tempi: "Juan Manuel Fangio per me è il più grande pilota della storia, con Jim Clark al secondo posto, anche davanti ad Ayrton Senna. Perché quei grandissimi uomini hanno corso solo forse sei, otto o nove gare all'anno in Formula 1. Oggi invece, Lewis Hamilton o uno qualsiasi degli altri migliori contendenti oggi, fanno 22 gare o 21 gare a stagione".
Paragoni impossibili, quelli di cui parla giustamente Jackie Stewart: epoche diverse, numero di gare diverse, contratti e regolamenti diversi. Tantissimi motivi per chiudere il dibattito sul trono di Re Lewis Hamilton: no, non è migliore di tutti. Ma il suo talento e la sua intelligenza lo porteranno presto sul gradino più alto dell'albo d'oro della Formula 1. E questo si chiama successo, parola di Jackie Stewart.