Il round del mondiale Superbike a Misano Adriatico ha offerto l’occasione anche per presentare la CIV Night 2024: la tappa in notturna del campionato italiano velocità che sarà riproposta proprio al Marco Simoncelli World Circuit il 3 e 4 agosto. Una presentazione, quella di questa mattina, a cui ha partecipato anche Jorge Viegas, presidente della FIM, che poi ha accettato di scambiare qualche battuta con MOW.
Presidente, la gara in notturna del CIV qui a Misano, lo scorso anno, è stata un successo straordinario e, a giudicare dalle premesse e da quanto detto oggi in conferenza stampa, quest’anno sarà un evento ancora più grande. Si potrebbe pensare a qualcosa di simile anche per la MotoGP?
La verità è che voi italiani siete matti (ride, ndr) e ne pensate sempre di nuove. Correre con i fari accesi è sicuramente suggestivo, ma penso che per la MotoGP sia tutto un po’ differente e anche a livello logistico diventerebbe una impresa enorme. In notturna si gareggia già in Qatar, per ovvie ragioni legate alle televisioni e poi c’è l’esperimento del Portogallo, con la gara in orario preserale; direi che per adesso va bene così.
I cambiamenti arriveranno comunque ora che Liberty Media ha acquistato Dorna…
In verità non è così: Liberty Media non è padrona della MotoGP. Mi spiego meglio: una operazione come questa dell’acquisizione di Dorna richiede una serie di passaggi fondamentali. C’è stata una proposta, un accordo e un relativo annuncio, ma adesso l’intera questione è in mano all’organo competente dell’Unione Europea che dovrà dare l’ok per finalizzarlo o meno.
Si tratta di una formalità o c’è il rischio concreto che non se ne faccia niente?
E’ un passaggio dovuto. Non penso ci saranno intoppi, ma sicuramente ci vorrà del tempo: verosimilmente qualche mese.
Come inciderà Liberty Media, nel frattempo e poi anche quando il passaggio sarà completato?
Non penso che ci saranno grandi cambiamenti dal punto di vista delle moto. Il loro lavoro, almeno a mio avviso, si concentrerà più su tutta la parte relativa allo spettacolo, al marketing e a tutto ciò che è intorno all’aspetto più strettamente sportivo e tecnico. Il lavoro portato avanti da Dorna in questi anni non sarà rivoluzionato: miglioreranno l’esistente con l’obiettivo di far crescere sempre di più gli appassionati.La formula funziona e la gente è rimasta vicina a questo mondo dpo un piccolo periodo di calo fisiologico dovuto a molti fattori.
A proposito di appassionati: cresceranno anche con Marc Marquez pilota ufficiale Ducati?
Marc Marquez non è l’unico. Già adesso il livello è altissimo e c’è una bella competizione, ma se guardiamo al prossimo anno è già evidente che lo spettacolo sarà ancora maggiore. Ripeto: non c’è solo Marquez con la Ducati, ma pure Jorge Martin con l’Aprilia, KTM che ha fatto uno squadrone e ora ha annunciato anche Maverick Vinales. Sarà una gran bagarre e in tanti si riavvicineranno alle corse.
Aspettando chi si avvicinerà, intanto si è allontanata Suzuki e si mormora che anche altri potrebbero seguirla…
Suzuki ha fatto una scelta ormai due anni fa, ma non c’è da temere che gli altri costruttori giapponesi possano seguire quella strada. Tra l’altro non tutti, anche nella stessa Suzuki, erano convinti di uscire dalla MotoGP e non è detto che non rivedremo quel marchio.
Quindi Yamaha e Honda, nonostante la crisi, saranno ancora della partita?
Saranno della partita e torneranno protagonisti. Magari da fuori non si vede ancora, ma stanno facendo un gran lavoro. Le concessioni sicuramente aiuteranno e sono certo che nel giro di un tempo relativamente breve li vedremo lì a lottare insieme agli altri. Le corse sono nel loro DNA.
Il riferimento agli “altri” è su quelli di sempre o c’è la possibilità di vedere qualche nuovo marchio in MotoGP?
Vedremo nuovi marchi.
BMW o Kawasaki?
Non farmi dire di più. Ma, fidati, c’è grande interesse intorno alla MotoGP e non mancherà chi vorrà provarci
Con il nuovo regolamento della MotoGP e prototipi che andranno inevitabilmente più piano è verosimile che assisteremo a qualche rivoluzione anche in Superbike…
E’ logico che sarà così, ma non parlerei di rivoluzione. Sicuramente ci saranno dei cambiamenti importanti e la FIM è impegnata sui tavoli in cui si discute come cambiare e che direzione prendere. Di sicuro anche nelle derivate di serie si farà in modo che le moto vadano più piano rispetto a adesso, anche per una questione di sicurezza.
C’è chi ha parlato di una SBK con le naked per andare incontro alle indicazioni che arrivano dal mercato. E’ una possibilità?
In questa fase tutto è una possibilità, ma non penso che la priorità sia eliminare le carene. L’ossatura a mio avviso rimarrà questa, senza snaturare troppo: le corse di moto si fanno con le moto da corsa. Poi è chiaro che qualche cambiamento ci sarà, anche per mantenere il gap prestazionale invariato tra le MotoGP e le Superbike, ma nessuna stravaganza.