Negli scorsi giorni, sul circuito di Jerez de la Frontera, una ventina di fortunati hanno avuto l’opportunità di seguire un corso di guida sportiva con un insegnante d’eccezione: David Muñoz, pilota del team BOE Motorsports. Dopo aver iniziato la stagione con un ottimo secondo posto al GP di Portogallo, ricopre ora la decima posizione in classifica, a 95 punti dal primo - Dani Holgado - complici due ritiri e, soprattutto, l’infortunio rimediato proprio a Jerez, al quinto round, che lo ha costretto a saltare le gare di Le Mans e Mugello. Nonostante il gap che lo separa dalla vetta, il diciassettenne rimane uno dei talenti più interessanti della Moto3.
Intercettato durante un evento a Jerez de La Frontera, Munõz si è concesso a una breve intervista, in cui, tra i vari temi trattati, gli è stato chiesto il suo parere sul futuro di Marc Marquez. “Fossi in Marc, andrei in Ducati. Sarebbe interessante vederlo su quella moto”, ha dichiarato il pilota spagnolo, per poi proseguire: “Aiuterebbe molto a ravvivare l’audience televisiva della MotoGP. Marquez ha fatto cose che nessuno era riuscito a fare”.
Una decisone, quella dell’otto volte campione del mondo, che dunque interessa parecchio anche ai piloti delle categorie minori, non solo per tifo - lo stesso Muñoz ha dichiarato come Marquez fosse uno dei suoi idoli -, ma anche per il peso specifico della stessa: la scelta, infatti, potrebbe sancire definitivamente il futuro corso della carriera di Marc, consegnandolo alla leggenda come, forse, il più grande di tutti i tempi, oppure portandolo all’inevitabile declino e fine della carriera.
È noto a tutti quanto, negli ultimi giorni, il fenomeno di Cervera si sia divertito a confondere il più possibile tifosi e giornalisti circa il suo futuro, in conferenza stampa e sui social, sfruttando le voci di un suo possibile approdo in Ducati. Una possibilità che si fa sempre più concreta, dato che da dopo i test di Misano il rapporto tra il pilota e Honda sembra essersi ulteriormente incrinato, specialmente dopo le lamentele mosse dallo spagnolo nei confronti dello sviluppo della nuova moto.
Se nei giorni scorsi il flirt con il Team Gresini sembrava essere nient’altro che una scusa utilizzata da Marquez per fare leva sulla casa giapponese, ora appare come l’unica via percorribile. Palla che passa, dunque, nelle mani di Ducati, che dovrà analizzare bene i pro e i contro della situazione. Un rebus senza apparente soluzione, quello sul futuro del 93. Eppure Marc aveva affermato di avere già un’idea chiara in testa e di averla comunicata a due suoi collaboratori. Che l’ufficialità di Franco Morbidelli al Team Pramac abbia scombussolato i piani dell’otto volte campione? Chi può dirlo. Per avere notizie certe dovremo solo aspettare il Giappone, gran premio di casa per Honda, dove Marquez avrà anche l’occasione di visitare il quartier generale dell’azienda.