Il fattore decisivo per vincere il campionato del mondo 2024 di MotoGP sarà non fare sciocchezze. Ne è convinto Roland Berger, ex tecnico di Honda per quasi un decennio e ora capo della commissione tecnica della FIM. Intervistato da Speedweek, Berger ha accettato di avanzare qualche ipotesi sulla stagione che sarà, ma le sue parole adesso stanno facendo il giro del mondo. Perché – pur non avendo detto niente di tremendamente assurdo o antisportivo – il ruolo istituzionale che ricopre avrebbe, forse dovuto suggerirgli un minimo di cautela in più. Cosa ha detto? A finire sui titoli dei giornali di settore di mezzo mondo è stato, per la verità, un dubbio: “Mi chiedo se Marc Marquez sarà in grado di non fare cose stupide”.
Una frase che, presa così, non suon certamente bene, ma che comunque è arrivata a conclusione di un ragionamento un po’ più articolato. “In termini di guida è Marc Marquez è un fuoriclasse, ma anche in termini di motivazione: a volte ne ha un po' troppa. Se lo si osserva da vicino, di tanto in tanto ritorna al vecchio stile che si usava una volta: ruota anteriore alzata, ruota posteriore alzata e così via. Gli pneumatici di oggi non lo gradiscono affatto. La domanda è se riuscirà a controllarsi abbastanza da non fare sciocchezze. Se ci riuscirà, credo che sarà un candidato per il campionato del mondo. Se non ci riuscirà, vincerà solo qualche gara” – le parole esatte sono state queste. Con Berger che, quindi, non ha voluto espressamente sparare su Marc Marquez, ma ha semplicemente ribadito la sua certezza: “a vincere sarà chi sbaglierà di meno”.
L’otto volte campione del mondo, almeno al momento, non è tra i suoi favoriti e Berger, le cui considerazioni muovono sempre e comunque dagli aspetti tecnici, è invece convinto che a vincere sarà un pilota Ducati. “Bagnaia ha già vinto due mondiali e potrebbe fare suo il terzo – ha spiegato – Vedo molto bene anche Bastianini e DiGiannantonio, soprattutto se sarà quello visto nell’ultima parte del . Speranze ridotte all’osso, invece, per tutti gli altri, con Berger che sembra avere un minimo di fiducia solo in KTM. “Nessuno trova 10 CV durante l'inverno. Ma avere un Einstein come Adrian Newey, che si interessa anche di cose diverse dalla F1, aiuta moltissimo, non c'è dubbio. Una migliore aerodinamica significa guidare più velocemente. Per esempio, le appendici laterali sulla carenatura con cui Jack Miller ha guidato nel test di fine stagione servono a dirigere il flusso d'aria verso il moto. Si chiama barriera dello strato limite. KTM, quindi, potrà forse fare un passo in più rispetto agli altri per avvicinarsi ulteriormente a Ducati, anche se secondo Berger il vero gioiello della casa austriaca non sta sulla carena, ma sopra la moto. “Pedro Acosta – ha affermato – ha un talento incredibile. Forse quest’anno riuscirà anche a vincere qualche gara, verosimilmente lo vedo già nei dieci nella classifica finale di questa sua stagione di debutto”.2023”
Chi, invece, dovrà faticare e tanto sono, sempre secondo Berger, i suoi ex colleghi della Honda. “Ho lavorato per Honda per quattro decenni – ha concluso - Sanno tutto e hanno tutti i mezzi per colmare il gap da Ducati. Ma bisogna mettere tutto insieme correttamente con le persone giuste. Riusciranno a farlo così in fretta? Dopo tutto, l'intero management è stato coinvolto. Questo fa parte della filosofia di gestione di Honda: ogni tre o cinque anni c'è un cambiamento. Questo cambiamento è avvenuto lo scorso marzo. Ci vuole tempo per trovare una squadra. A seconda della rapidità con cui verranno attuate le concessioni, la situazione dovrebbe migliorare sensibilmente verso la metà della stagione. Il primo test della nuova moto con Stefan Bradl ha fatto registrare tempi discreti, anche se le gomme erano molto vecchie. Inoltre, il feedback dei piloti indica che la nuova moto dovrebbe essere più facile da guidare rispetto a quella vecchia. Non è necessario forzare più di tanto. Ma cambiare le cose non è così facile; il vantaggio è che ora hanno a disposizione molti più test grazie alle nuove concessioni”.