Fa il collaudatore e è finito fuori dalla MotoGP più per sfortune varie e intrecci di mercato che per la scelta maturata di dire basta con le corse. Pol Espargarò è, di fatto, ancora nel giro come commentatore per DAZN e nel doppio ruolo di quello che è un po’ al dentro delle cose e che può pure raccontarle ha recentemente svelato qualche retroscena sul mercato. Niente che non fosse immaginabile, sia inteso, ma che fino a ora non era mia stato chiaramente detto. In particolare in riferimento al fatto che sia Marc Marquez che Jorge Martin, prima di accasarsi definitivamente in Ducati l’uno e in Aprilia l’altro hanno avuto più di un contatto con KTM.
“Sono sicuro – ha detto nell’intervista rilasciata a motorsport.com – che Martin ha avuto la possibilità di salire su una moto del Pierer Mobility Group e che, quindi, ha ricevuto un'offerta per guidare una KTm nel prossimo biennio. Come questa offerta c’è stata per Martin, molto probabilmente c’è stata anche per Marc Marquez e per altri top rider. Significa, quindi, che KTM ha chiaramente deciso di scommettere sui migliori piloti in circolazione”. Una affermazione, quella di Espargarò, che di fatto smentisce quelle ufficiali rilasciate dai manager del marchio austriaco, che hanno ammesso qualche contatto con Marquez, ma mai di aver avanzato una vera e propria offerta o di essersi spinti più oltre in una vera trattativa.
Come sono andate le cose, poi, è noto: in KTM ci sono finiti Enea Bastianini e Maverick Vinales, con Pedro Acosta promosso nella squadra factory (anche se questa distinzione non piace a nessuno nel Gruppo Pierer) insieme a Brad Binder. Quattro prime linee. Quattro prime donne. Con Espargarò che, però, si dice convinto che in KTM sapranno gestire l’abbondanza di campioni senza rischiare di finire a fare i conti con rivalità così accese da non rivelarsi in grado di generare futuro. Anche perché l’attuale collaudatore di KTM ha una certezza: il concetto di “migliore” è qualcosa che in realtà non ha un fondamento concreto.
“E’ impossibile dire esattamente chi sia migliore – ha spiegato – Tra Marquez e Martin definiamo uno migliore dell’altro perché ha vinto più titoli, ma non perché è più bravo a guidare. Magari prendi Bagnaia e lo metti su una KTM e inizia a vincere, oppure come è successo con Jack Miller non vince. O ancora: prendi Luca Marini che stava facendo podi con la Ducati e ora in Honda è arrivato ultimo in tutte le gare; non credo proprio che di colpo Marini sia diventato un pilota peggiore. Alex Rins è un pilota peggiore adesso rispetto a quando vinse con la Suzuki? Beh, non credo. Quindi è molto difficile sapere se un pilota è migliore o peggiore. Che guadagni di più, che abbia più titoli, che sia migliore a livello mediatico, che sia migliore a livello commerciale, sono d'accordo. Ma un pilota migliore? Dobbiamo stare attenti a questo. Cosa farebbe Pedro Acosta su una Ducati? E Pecco adesso è migliore di lui nonostante quello che fa con una GasGas? Le fabbriche lavorano duramente per essere le migliori in griglia e sono convinto che KTM prima o poi arriverà al punto in cui si trova la Ducati, ma chi è il pilota migliore è impossibile da dire”.