Sale sul podio dopo tanto tempo, ma non ha alcuna voglia di ridere. Ok, Fabio Quartararo ha detto di essere contento per il risultato ottenuto a Mandalika, ma, al di là della breve festa che dura giusto il tempo di innaffiarsi di Prosecco, non nasconde che più della felicità sente un’altra cosa: la frustrazione. “Sono terzo ok, ma sono anche frustrato – ha affermato nelle interviste del post gara – perché oggi ho capito che non c’è alcuna possibilità per me, al momento, di lottare con Ducati e Aprilia”.
Una affermazione di spietato realismo, ma che diventa ferita nel cuore di un ragazzo che ogni santo fine settimana prova a guidare sopra i problemi, sperando in qualcosa di migliore nel fine settimana successivo. Quel qualcosa, però, non arriva mai o quasi. Marc Marquez, nella sua stessa situazione, ha fatto ben altre scelte. Fabio Quaratararo invece no: sceglie di restare, sceglie di dare comunque tutto, ma sceglie pure di continuare a chiedere. Anche con l’aria di chi rischia di passare per pretenzioso. “L’unico che sono riuscito a superare è stato Aleix Espargaró – ha spiegato - perché aveva una gomma morbida e perché sembrava in difficoltà. Il problema è sempre legato alla potenza, che non abbiamo, mi piacerebbe averne di più l’anno prossimo. Con quella, forse, avrei più spazio di manovra in rettilineo, soprattutto nello spazio di frenata. Oggi ero al limite ovunque”.
Essere al limite ovunque e sempre e ritrovarsi comunque a doversi accontentare. Come una condanna, come una maledizione che è toccata a un pilota che è perfettamente consapevole di potersela giocare con chiunque su tutti i circuiti, ma che non può contare su quello che gli altri hanno. O, peggio ancora, su quello che gli altri riescono a ottenere dalle loro squadre. “Quello di oggi è stato il miglior risultato della mia stagione – ha aggiunto - In India ho chiuso la gara 8 o 9 secondi dietro Bezzecchi, ad Austin sono salito anche sul podio, ma ero ancora troppo lontano dai vincitori. Oggi però sono riuscito a tenere il passo dei primi due, girando al mio ritmo. Quindi dovrei dire che sono contento e in parte lo sono davvero, però non può bastare”.
Per l’obiettivo grosso non si può fare altro che rimandare tutto alla prossima stagione, ma Fabio Quartararo lascia intendere che non ci sta a chiudere questo 2023 senza aver riassaporato almeno una volta il gusto del gradino più alto del podio. E è convinto che qualche margine di miglioramento ci sia ancora, tanto da chiedere a se stesso e alla squadra uno sforzo ulteriore, magari partendo proprio dal risultato del GP d’Indonesia: “Durante tutta la stagione – ha concluso - il problema principale sono sempre state le qualifiche: non sono quasi mai riuscito a partire dalle prime file, ma qualche podio l'ho comunque ottenuto, penso ad Austin, in India e oggi qui in Indonesia. Penso che se continuiamo a lavorare sulla moto i risultati potranno arrivare perché siamo competitivi sul passo, dobbiamo solo riuscire a partire più avanti in griglia”.