“Sto bene, mi sento in un momento straordinario della mia carriera e lotterò per il titolo fino all’ultima curva dell’ultimo giro dell’ultima gara” – Jorge Martin è carico e alla vigilia del GP d’Indonesia s’è detto pronto a dare ancora battaglia per recuperare anche quei tre soli punti che ormai lo separano dal leader della classifica generale, Pecco Bagnaia.
“Ducati – ha spiegato il pilota di Pramac – ha investito molto su di me, mi ha dato una moto ufficiale e stesse opportunità di Pecco, quindi penso che potrò lottare alla pari con Pecco per il titolo. Non mi sento più forte della scorsa stagione, ma sono sicuramente più costante. Ormai l’ho capito: il vero segreto è non commettere errori. Da Jerez ho finito ogni gara. Ho mancato qualche risultato solo a causa di errori in qualifica o di sfortuna in partenza. Ma ho sempre avuto il ritmo e la velocità”.
Di diverso, rispetto alla scorsa stagione, c’è anche l’atteggiamento nei confronti di Pecco. Martin non lo dice espressamente, ma è come se l’anno scorso un po’ tutti i piloti Ducati si siano trovati nelle condizioni di riservare attenzioni particolari al pilota di Chivasso, che era in lotta per riportare il mondiale a Borgo Panigale dopo tantissimi anni. “Ci dissero che dovevamo stare attenti. Fin dall'inizio della stagione siamo stati molto attenti con lui, alla fine questo ha un po’ influenzato alcune gare”. Quest’anno, però, l’atteggiamento di Ducati sembra completamente diverso e in ogni caso Jorge Martin mette subito le cose in chiaro: “Non credo ci saranno ordini di scuderia, ma se la Ducati dovesse dirmi qualcosa non ascolterei”.
Il pilota spagnolo, quindi, dice di essere pronto a tutto, ma spiega pure di non avere ragione, almeno al momento, di dubitare che da Borgo Panigale possano arrivare imposizioni antipatiche. “Fino a ora sono stato l’unico che è riuscito a battere Pecco, non c’è stato nessun altro che lo abbia fatto - ha aggiunto - Battendolo in Germania sono cresciuto e lui lo ha visto. E ogni fine settimana sono stato lì. Sto ottenendo risultati che parlano da soli, spero che Ducati lo apprezzi”. Anche il rapporto con Pecco Bagnaia, comunque, resta buono, c’è grande rispetto e al momento non c’è ragione per pensare che possa accendersi una feroce e pericolosa rivalità. “Adesso – ha concluso martin – quelle rivalità tossiche lì non esistono più. C'è rispetto, un buon rapporto, rischiamo la vita ogni fine settimana e non abbiamo più bisogno di odiarci. Possono volare scintille a volte, ma non è il livello di odio che avevano Senna e Prost, o Lorenzo e Pedrosa, o Marc e Valentino. Prima erano in due a lottare per il titolo, adesso ci sono più rivali e più parità e tutto si calma”.