“Sono triste, ma cercherò di assorbire buone vibrazioni per domani” – Franco Morbidelli in sala stampa ha l’ormai solita aria delusa del pilota che non riesce proprio a fare i conti con una moto che non vuole saperne di andare forte. Soprattutto in quei circuiti dove c’è più grip del solito. E’ l’ultima, per lui, con la M1 e avrebbe voluto un addio diverso: “Purtroppo è difficile pensare di fare bene. Partiamo uno quindicesimo e l’altro diciannovesimo (Quartararo e lui, ndr), bisogna fare i matti in partenza, ma è un problema pure riuscire a andare dritti. In questa situazione la tristezza del week end offusca un po’ tutto: offusca le emozioni e offusca la poesia di questa ultima gara con Yamaha”.
In verità la poesia, almeno se si considerano i due anni trascorsi nel team ufficiale, non s’è mai fatta profonda e il rapporto tra Franco Morbidelli e la M1 che fu di Valentino Rossi non è mai realmente sbocciato, complice qualche infortunio di troppo e, soprattutto, complice un gap tecnico con le moto europee che ha messo letteralmente in crisi anche Fabio Quartararo. Il futuro per Morbidelli, ora, si chiama Ducati, tra l’altro nel team che ha appena vinto il titolo delle squadre e con la moto che si sta giocando il mondiale con Jorge Martin. "Penso che Pecco abbia bene tutto in testa" - è stato il commento del Morbido. Prima, però, per l'italobrasiliano c’è un ultimo GP da onorare: “Nella Sprint ho utilizzato la stessa gomma che userò nel GP, quindi questo è positivo perché abbiamo incamerato informazioni. Il resto, per provare a fare un pochino meglio, lo faremo sul setting e lavoreremo di sicuro fino all’ultimo, come abbiamo sempre fatto, per fare un passo in avanti”.
Intanto ieri, però, Franco Morbidelli ha dovuto fare un passo indietro. Di tre secondi. Perché la direzione gara, dopo la bandiera a scacchi, ha penalizzato sia lui sia Luca Marini (e warning per Fabio Di Giannantonio) perché la pressione della gomma era sotto il limite consentito dalla discussa regola voluta da Michelin. “Per quanto mi riguarda ho poco da dire, tanto la mia Sprint è stata compromessa l stesso – ha spiegato Morbidelli in sala stampa – Più in generale, però, sapete cosa penso di questa regola, ma non voglio neanche parlarne. Alla fine a chi non deve sbagliare non sbaglia”. Un modo, quello di Morbidelli, per dire in maniera sibillina che si augura che nessuno vada a controllare le pressioni di Pecco Bagnaia e Jorge Martin. Non tanto una denuncia su un comportamento che non sarà equo in questo ultimo GP che decide una stagione, ma quasi una vera e propria speranza da parte del pilota italiano.
“Non posso pensare che la pressione delle gomme assegni il titolo. Non credo succederà, ma non si sa mai. Vediamo domani (oggi, ndr)”. E’, di fatto, ciò che Franco Morbidelli augura allo sport stesso, lasciando quindi che Pecco e Martin se la giochino senza l’intervento di una qualche mano terza che potrebbe rovinare una sfida che invece sta tenendo tutti con il fiato sospeso, colleghi compresi. Con Franco Morbidelli che, comunque, è tra quelli che di solito prende le posizioni di petto e evita di girarci intorno o di ricorrere al politichese. Preferendo, piuttosto, tagliare corto e tacere quando sente che tanto è inutile pure lamentarsi. Lo ha fatto anche ieri quando gli è stato fatto notare che nel 2022 è stato penalizzato pesantemente in griglia, a Mandalika, per aver ostacolato un avversario e che invece venerdì Jorge Martin ha preso solo 500 Euro di multa per aver fatto esattamente la stessa cosa (abbiamo raccontato tutto qui). “Non ho visto l’episodio di Martin nel specifico – ha spiegato il Morbido – Non mi va di parlare di queste cose qui perché ho già parlato abbastanza dello Steward Panel perché l’ho già fatto tante volte e non mi va più”.