Sono le 11:37 di venerdì a Valencia, è appena finita la prima sessione di prove e i piloti hanno qualche minuto per provare la partenza lì, dal rettilineo da cui dovranno partire sia nella sprint del sabato che per la gara della domenica. È un momento che hanno richiesto loro dopo aver capito che, con il doppio delle partenze, le partenze hanno il doppio dell’importanza. Jorge Martín si mette davanti agli altri e in qualche modo li ostacola. Ci sono buone probabilità che a segnalare la cosa sia stato un team avversario, perché difficilmente la Direzione Gara avrebbe notato una cosa simile. Alle 17:05 arriva la comunicazione ufficiale a Jorge Martín: “Sei stato visto posizionarti davanti a piloti in attesa di lanciarsi per la prova di partenza e questo va contro alle istruzioni specifiche date a tutti i team/competitor. È quindi una violazione dell’Articolo 3.3.2.2 del FIM Grand Prix World Championship Regulations”.
Di seguito, la sanzione: “Per le motivazioni sopracitate lo Stewards Panel ti impone una multa di 500 Euro”.
Ad una prima occhiata la notizia sembra del tutto ininfluente: 500 Euro di multa, se ti impegni, li puoi rimediare anche per eccesso di velocità in autostrada. Il punto però è un altro, perché per la stessa manovara lo scorso anno il metro di giudizio è stato molto diverso mentre l'arbitro non è cambiato. Siamo in Indonesia per il GP di Mandalika del 2022, Franco Morbidelli “ostacola la procedura di partenza di altri piloti” e viene penalizzato di tre posizioni sulla griglia di partenza. Una sanzione spropositata che Franco aveva commentato così ai microfoni di Sky: “Ho saltato la fila nella prova di partenza a fine turno, è colpa mia, la penalità è giusta”.
Ora, ammesso e non concesso che ad essere completamente fuori scala sia stato il trattamento riservato a Franco e non quello pensato per Jorge, a stridere come un gatto che si fa le unghie sulla finestra è la completa mancanza di continuità da parte dello Stewards Panel. Tre posizioni in griglia di partenza non sono uno scherzo, a dimostrarlo è il fatto che se fossero state comminate a Jorge Martin per questo Gran Premio vedremmo corse diverse.
È giusto, per carità, che un mondiale non venga deciso da una regola come questa: non piacerebbe a nessuno, sarebbe sbagliato e toglierebbe credibilità ad un campionato che si corre per nove mesi l’anno e in cui centinaia di aziende investono svariati milioni di euro a stagione.
La vera follia è stata l'idea di comminare una multa di 500 Euro, che per un pilota della MotoGP chiaramente sono spiccioli. Vuoi dare una sanzione monetaria? Dev’essere proporzionale al reddito di un pilota della MotoGP, altrimenti è una presa in giro come lo sono stati i 10.000 Euro imposti ad Aleix Espargarò per aver schiaffeggiato Franco Morbidelli. 500 euro di multa se fai il pilota di MotoGP non li prendi neanche se ti presenti in conferenza stampa in pantaloni cortiSoprattutto però, ammettendo che c'era dichiarando che il comportamento di Martín nelle prove di partenza merita una sanzione, la Direzione Gara si trova nella condizione di dover spiegare perché a Franco Morbidelli sono state scalate tre posizioni in griglia di partenza e a Jorge Martin 500 Euro dal conto in banca.
In un mondo ideale Freddie Spencer e soci avrebbe scelto di non punire in alcun modo Jorge Martín, spiegando ai diretti interessati che un comportamento simile all’ultima gara della stagione (e per un pilota che si gioca il titolo) non può essere sanzionato: quasi nessuno si sarebbe accorto di questa sua manovra al termine delle FP1, quasi nessuno avrebbe avuto da ridire. Così invece ci ritroviamo a parlarne, a chiedere il perché di questa sanzione o, a dirla tutta, il perché di questa Direzione Gara.