Il titolo mondiale della MotoGP sarà assegnato all’ultimissimo atto di domenica. Si andrà fino alla fine, con buona pace di tutti quelli che avevano sperato in una chiusura al sabato. Perché Jorge Martin ha fatto tutto quello che doveva fare, centrando ancora una volta la Sprint perfetta, anche grazie alla migliore scelta delle gomme. Il giovane spagnolo di Pramac è scattato dalla sesta casella, recuperando subito tre posizioni al primo giro – compreso un corpo a corpo brevissimo con Pecco - e mettendosi poi - scortato da Marc Marquez che non ha voluto attaccarlo ma ha comunque rischiato di travolgerlo, stampandogli la gomma sulla spalla – alla caccia di Maverick Vinales e Brad Binder.
“Io dovevo dare tutto e l’ho fatto – ha raccontato Martin al parco chiuso – Era una gara da o vinco o cado e ho vinto”. Inizialmente per Martin sembrava anche essersi messa male, con un Maverick Vinales in fuga e un Brad Binder intenzionato a vendere carissima la pelle. Poi, però, lo spagnolo dell’Aprilia ha dovuto presto cedere il passo, anche lui condizionato dalle gomme intermedie molto meno performanti oggi delle morbide, e anche Brad Binder, finendo largo in curva, s’è arreso alle maggiori motivazioni di Martin. “Ho recuperato sette punti – ha aggiunto il pilota di Pramac – non sono pochi e adesso mi separano da Pecco quattordici lunghezze. Voglio vincere anche domani e farò di tutto per riuscirci, con gomme buone”.
“Gomme buone”. Due parole che suonano di chiara provocazione e che sono un evidente riferimento a quanto accaduto domenica scorsa in Qatar, quando Jorge Martin s’è ritrovato a fare i conti con un pneumatico posteriore che gli ha negato di lottare con quelli che si sono giocati il podio. Le gomme, quindi, resteranno il tema centrale della MotoGP 2023 fino all’ultimo atto dell’ultimo fine settimana di gara, con lo stesso Pecco Bagnaia che, oggi, dopo aver chiuso in quinta posizione, è rientrato al box controllando subito il suo pneumatico posteriore prima ancora di parlare con gli uomini della squadra. Non solo la scelta sbagliata sulla mescola, quindi, ma anche qualche problema di troppo per il campione del mondo in carica, che adesso si trova nella scomoda posizione di chi, domani, dovrà necessariamente chiudere nelle prime cinque posizioni per evitare di vedersi soffiare il numero uno dal cupolino. Per il campione del mondo è stata una gara tutta in salita e se Martin ha potuto contare in un Marc Marquez meno guerrafondaio del solito nei primissimi giri, è da dire che Pecco ha potuto fare altrettanto con Fabio Di Giannantonio, che verosimilmente ne aveva di più, ma non ha azzardato il sorpasso, accontentandosi della sesta piazza.
Quanto agli altri che hanno spartito il podio della Sprint con Martin, già detto di Brad Binder ancora una volta migliore KTM al traguardo e oggi secondo, è da segnalare la terza piazza conquistata da Marc Marquez. Non tanto per i punti, visto che Marquez è abituato a ben altri risultati, quanto per il significato: un’ultima gioia da condividere con Honda, prima di dirsi definitivamente addio dopo undici anni insieme e sei titoli mondiali messi nel sacco. “Sono contento – ha detto il 93 – Abbiamo azzeccato la scelta delle gomme e siamo riusciti a regalarci questo podio. Domani difficilmente potremo utilizzare la morbida e quindi sarà difficile replicare, ma ci proveremo. Intanto, però, godiamoci questo podio, perché era inaspettato”.