A Valencia ci si dice addio. Funziona così da quando il Ricardo Tormo è il teatro dell’ultimo atto del motomondiale e, con un titolo ancora da assegnare, le notizie finiscono per raddoppiarsi. Anche se a volte le nuove notizie non sono nuove per niente. O, meglio, sono già state in qualche modo annunciate. Come quella, ad esempio, che Luca Marini e il Team VR46 si separeranno domenica, subito dopo l’ultima bandiera a scacchi del 2023. Il Maro, lo scriviamo ormai da tempo e l’abbiamo ribadito anche questa mattina, sarà compagno di squadra di Joan Mir in Honda Repsol e erediterà la moto che fino a domenica sarà di Marc Marquez e con cui il fenomeno di Cervera ha vinto ben sei titoli mondiali.
Un’operazione di mercato, quella che ha portato Marini in Honda, che ha inevitabilmente richiesto tempi più lunghi del previsto per via di piccole limature sugli accordi con sponsor e investitori, ma che non hanno impedito, intanto, che il Team Mooney VR46 uscisse definitivamente allo scoperto. Lo hanno fatto con un video (di cui abbiamo già parlato qui) e un decisamente più formale comunicato stampa. Righe istituzionali, ma che non riescono a nascondere anche l’emozione di quelli chiamati, come si dice in gergo giornalistico, al virgolettato. Su tutti il team director Uccio, Alessio Salucci. “Ho visto Luca crescere – scrive Uccio - fin da quando era bambino. E, dal punto di vista sportivo, ho avuto il piacere di vederlo diventare uno dei piloti più forti della MotoGP. Sono felice di aver condiviso con lui queste sei bellissime stagioni in questo progetto partito da Tavullia. Luca è un professionista impareggiabile e un grande lavoratore. Ci dispiace molto lasciarlo andare, sarà un rivale davvero tosto in futuro. Ma un’occasione di questo tipo è importante e è da non lasciare scappare. Gli auguro il meglio, insieme a tutta la squadra. Buona fortuna".
Parole, quelle dell’amico storico di Valentino Rossi, che raccontano un rapporto che chiaramente è andato oltre il semplice lavoro, con Marini che, nello stesso comunicato stampa, spiega di aver riflettuto molto sul da farsi, senza nascondere che la decisione presa, se da un lato genera comprensibile entusiasmo, dall’altra ha generato anche un po’ di sofferenza.
“Ho trascorso gran parte della mia carriera nel motomondiale – scrive il Maro - in questa squadra, molti dei momenti sportivi più significativi della mia carriera finora sono legati a questo gruppo. Questa sarà la mia ultima gara con il Mooney VR46 Team. Ho riflettuto molto prima di prendere questa decisione e valutato le nuove sfide che dovrò affrontare. Lascio alle spalle una squadra fantastica, che ha contribuito alla mia crescita sportiva e alla conoscenza della complessità che caratterizza questo sport. È tempo di abbracciare con entusiasmo il mio nuovo percorso, senza rinnegare ciò che è stato, ma con lo sguardo rivolto al futuro”. Un futuro che per Luca Marini, aspettando gli ultimi due annunci ufficiali attesi da Valencia, sarà con Honda, nel team più titolato della storia recente della MotoGp, e che per il Team VR46 sarà, invece, nel segno di Fabio Di Giannantonio, dopo la notizia che Fermin Aldeguer resterà in Moto2 con Boscoscuro, così come Tony Arbolino farà con Marc VdS.